Assassin's Creed II: Discovery
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A poco più di un anno dall'uscita di Altair's Chronicles, l'assassino di casa Ubisoft ritorna sul Ds; mentre il primo titolo della serie sviluppato per il portatile Nintendo presentava una trama inedita ed esclusiva, in questo caso la vicenda narrata seguirà fedelmente quella delle altre versioni previste.. Nel XXI secolo i misteri dei templari ed i controversi tribunali dell'Inquisizione spagnola paiono ormai solo i fantasmi di un antico passato, non per Desmond Miles però, un modesto barista costretto a rivivere le vicissitudini di un suo antenato, Ezio Auditore. Ezio é un nobile fiorentino del rinascimento, la cui vita é stata appena distrutta dall'uccisione della sua famiglia per conto di Rodrigo Borgia. Dopo aver appreso di essere anch'egli un discendente della setta degli Assassini, Ezio troverà nel suo stesso animo la forza ed il coraggio di vendicarsi.
Archiviato senza troppi rimpianti il motore poligonale alla base di Altair's Chronicles, Discovery riparte da una struttura bidimensionale, più classica e maggiormente indicata per il Ds. L'azione si svolgerà esclusivamente nello schermo superiore, con il touch screen deputato invece ad ospitare la mappa o eventualmente per riepilogare gli obbiettivi della missione. Le meccaniche alla base del gioco alternano con discreta fortuna delle sezioni in stile platform, combattimenti e fasi stealth, con queste tre diverse impostazioni che si mescolano con percentuali differenti a seconda del tipo di missione: libera, furtività, ed inseguimento.
Nel primo caso potremo muoverci nei panni di Ezio con relativa tranquillità, sarà sempre consigliabile non farci sorprendere dei nemici, attaccandoli alle spalle quando possibile, o celandoci in appositi nascondigli al loro passaggio, ma anche se individuati potremo continuare verso i nostri obbiettivi senza troppi patemi. Maggiore attenzione ai nostri movimenti dovremo prestarla nelle missioni contrassegnate da “furtività”, in questo caso dovremo studiare per bene il pattern dei nemici (tenendo magari d'occhio la mappa o allargando il proprio campo visivo con L), perché se verremo individuati troppe volte dovremo arrenderci davanti ad un impietoso Game Over. Concludendo, i livelli “inseguimento” saranno invece caratterizzati da un ritmo altissimo, la maggior parte del tempo sarà speso saltando con il giusto tempismo da un tetto all'altro ed arrampicandoci sulle pareti dei palazzi, tutto questo per sfuggire a guardie di vario genere o per raggiungere in tempo il proprio obbiettivo.
Se il primo Assassin's Creed per Ds sembrava perdersi in propositi ludici troppo ambiziosi, uno dei maggiori pregi di questo seguito é dato dalla semplicità delle meccaniche. I combattimenti si basano unicamente sulla pressione di un tasto d'attacco (più la parata), ma nonostante ciò daranno vita ad una molteplicità di azioni a seconda del contesto. Anche la linearità della maggior parte dei livelli ci sembra un accettabile corrispettivo in cambio di un già citato alto ritmo e di una buona varietà nell'azione. Anche se il gioco non riserva particolari extra durante e dopo la conclusione dell'avventura, fa piacere il simpatico utilizzo (seppur limitato) della fotocamera del DSi, che permetterà di utilizzare il proprio viso (o ciò che più vi aggrada) per sostituire il volto dell'Assassino nei vari identikit affissi per la città. Il gioco risulta discretamente curato anche sotto il comparto tecnico; ottime le animazioni e la fluidità del personaggio, buoni gli ambienti ispirati a varie città europee (in primis le italiane Firenze e Venezia) anche se alcuni paesaggi tenderanno un po' troppo ad assomigliarsi. Per quel che riguarda il sonoro davvero apprezzabile il doppiaggio di tutti i protagonisti, con tanto di accento italiano nella parlata anglofona di Ezio (i sottotitoli sono comunque presenti anche nella nostra lingua).
Il ritorno di Assassin's Creed sul Ds rappresenta un piccolo passo in avanti rispetto al predecessore; l'avventura scorre via veloce mantenendo però sempre alto il coinvolgimento del giocatore grazie a delle meccaniche semplici ma ben congeniate.
Archiviato senza troppi rimpianti il motore poligonale alla base di Altair's Chronicles, Discovery riparte da una struttura bidimensionale, più classica e maggiormente indicata per il Ds. L'azione si svolgerà esclusivamente nello schermo superiore, con il touch screen deputato invece ad ospitare la mappa o eventualmente per riepilogare gli obbiettivi della missione. Le meccaniche alla base del gioco alternano con discreta fortuna delle sezioni in stile platform, combattimenti e fasi stealth, con queste tre diverse impostazioni che si mescolano con percentuali differenti a seconda del tipo di missione: libera, furtività, ed inseguimento.
Nel primo caso potremo muoverci nei panni di Ezio con relativa tranquillità, sarà sempre consigliabile non farci sorprendere dei nemici, attaccandoli alle spalle quando possibile, o celandoci in appositi nascondigli al loro passaggio, ma anche se individuati potremo continuare verso i nostri obbiettivi senza troppi patemi. Maggiore attenzione ai nostri movimenti dovremo prestarla nelle missioni contrassegnate da “furtività”, in questo caso dovremo studiare per bene il pattern dei nemici (tenendo magari d'occhio la mappa o allargando il proprio campo visivo con L), perché se verremo individuati troppe volte dovremo arrenderci davanti ad un impietoso Game Over. Concludendo, i livelli “inseguimento” saranno invece caratterizzati da un ritmo altissimo, la maggior parte del tempo sarà speso saltando con il giusto tempismo da un tetto all'altro ed arrampicandoci sulle pareti dei palazzi, tutto questo per sfuggire a guardie di vario genere o per raggiungere in tempo il proprio obbiettivo.
Se il primo Assassin's Creed per Ds sembrava perdersi in propositi ludici troppo ambiziosi, uno dei maggiori pregi di questo seguito é dato dalla semplicità delle meccaniche. I combattimenti si basano unicamente sulla pressione di un tasto d'attacco (più la parata), ma nonostante ciò daranno vita ad una molteplicità di azioni a seconda del contesto. Anche la linearità della maggior parte dei livelli ci sembra un accettabile corrispettivo in cambio di un già citato alto ritmo e di una buona varietà nell'azione. Anche se il gioco non riserva particolari extra durante e dopo la conclusione dell'avventura, fa piacere il simpatico utilizzo (seppur limitato) della fotocamera del DSi, che permetterà di utilizzare il proprio viso (o ciò che più vi aggrada) per sostituire il volto dell'Assassino nei vari identikit affissi per la città. Il gioco risulta discretamente curato anche sotto il comparto tecnico; ottime le animazioni e la fluidità del personaggio, buoni gli ambienti ispirati a varie città europee (in primis le italiane Firenze e Venezia) anche se alcuni paesaggi tenderanno un po' troppo ad assomigliarsi. Per quel che riguarda il sonoro davvero apprezzabile il doppiaggio di tutti i protagonisti, con tanto di accento italiano nella parlata anglofona di Ezio (i sottotitoli sono comunque presenti anche nella nostra lingua).
Il ritorno di Assassin's Creed sul Ds rappresenta un piccolo passo in avanti rispetto al predecessore; l'avventura scorre via veloce mantenendo però sempre alto il coinvolgimento del giocatore grazie a delle meccaniche semplici ma ben congeniate.