Assassin's Creed III

di Tommaso Alisonno
La Frontiera non é però disabitata: qua e là sorgono insediamenti più o meno vasti, alcuni dei quali sono stati teatro di scontri tra l'esercito Britannico e gli insorti: Lexington, Concord e Valley Forge sono alcuni di questi - certamente in più noti. Questi episodi porteranno sovente la trama principale a svolgersi nella Frontiera, dandole pertanto la stessa importanza delle due città propriamente dette, ma é innegabile che in questo vasto territorio abbonderanno le missioni secondarie.
In quanto mezzo sangue, Connor é infatti un abile cacciatore, e il confronto con la selvaggina avrà un ruolo di contorno molto marcato in Assassin's Creed III (anche se probabilmente gli animalisti non lo gradiranno). Il protagonista potrà utilizzare trappole piazzate nei posti giusti per catturare piccoli animali (lepri, volpi, procioni...), attirare le prede con le esche, abbattere cervi con arco e frecce, oppure cercare di sorprenderli dall'alto con le sue armi da mischia - in ultima analisi, un colpo di pistola é spesso letale, ma rovina la pelliccia. La maggior parte degli animali fuggirà alla sua presenza, ma quelli più grossi e aggressivi (puma, lupi, orsi...) non si tratterranno dal cercare di ucciderlo, scatenando così un QTE per la cattura.

Perché cacciare? Beh, fermo restando che trovarsi di fronte un orso infuriato lascia poche vie di fuga diverse dall'ucciderlo, c'é naturalmente un tornaconto economico nella raccolta di pelle, carne, zanne e quant'altro é possibile estrarre dalla carcassa. Queste risorse potranno essere vendute o impiegate per la fabbricazione di materiali o oggetti speciali, come sacche per un maggior numero di munizioni o addirittura nuove armi - ammesso di possedere i progetti e il personale per realizzarle. Presso la tenuta sarà inoltre possibile realizzare dei convogli in modo da inviare la merce presso i mercati e realizzare guadagni nettamente superiori alla vendita normale, sebbene non manchino i rischi di aggressioni lungo strada. Piccolo problema: l'interfaccia per gestire queste spedizioni richiede di selezionare volta per volta ogni singolo capo di pelle o di carne, col risultato di essere terribilmente farraginoso...


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TOMAHAWK E MOSCHETTI
Così come accadde tra il primo e il secondo AC, il team di Ubisoft ha approfittato del gap temporale tra Revelation e AC3 per rimodernare il sistema di gioco e adattarlo al differente periodo storico. Come sempre piloterete Connor (e Desmond ed Heytan) con l'analogico sinistro, mentre il destro governerà l'inquadratura; uno dei tasti frontali é preposto alla “Camminata veloce”, la quale tra l'altro scosta le persone senza attirare l'attenzione, mentre uno dei laterali attiva “l'alto profilo” e la “corsa acrobatica” tramite la quale si può correre, saltare e arrampicarsi - l'uso congiunto di questi due comandi rende la corsa più dinamica, ma anche più scarsamente controllabile. Chi conosce la saga sa che i protagonisti sono in grado di correre e arrampicarsi come veri esperti di Parkour.

Tra gli altri tasti frontali troviamo l'attacco con l'arma in mischia e quello con l'arma a distanza: la selezione può essere fatta da un apposito menù di pausa (tasto laterale) oppure con la croce direzionale, nella quale é possibile configurare qualsiasi arma tra quelle trasportate - tra le altre annoveriamo le lame retrattili, le lame leggere come pugnali e tomahawk, le sciabole, le mazze e le asce pesanti, pistole, dardi avvelenati, arco e frecce. Particolarmente interessante il “Dardo da caccia” con cavo metallico, utile per strattonare nemici o addirittura impiccarli alle sporgenze.

L'ultimo tasto frontale é utilizzato per l'iterazione con l'ambiente: parlare, acquistare, derubare, corrompere, aprire, scassinare e così via. In combattimento, questo comando attiva la parata, che se effettuata al momento giusto porta ad un istante di slow-motion durante il quale é possibile effettuare una contromossa, come una proiezione, un attacco letale o il disarmare l'avversario. Piccolo dettaglio: i vari tipi di nemici che affronterete (soldati, granatieri, Jager ufficiali, pugili...) utilizzeranno tattiche differenti, e con ciascuno di questi alcuni attacchi o contrattacchi potrebbero risultare inefficaci, o addirittura controproducenti. Rimangono le “serie di uccisioni” già viste nella serie, ma anche per queste vale la regola che alcuni nemici ne sono immuni.


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Inoltre, i nemici godono ora di un certo grado di gioco di squadra: attaccano simultaneamente (ma sarete ancora in grado di contrastarli tutti col giusto tempismo) o sfruttando le aperture mentre siete impegnati a colpirne un altro. Spesso capita che due-tre avversari ingaggino la mischia mentre altri più numerosi prendono la mira col moschetto: in casi come questi, se non si riesce a raggiungere i fucilieri prima che aprano il fuoco, può sempre tornare utile afferrare un avversario e utilizzarlo come scudo umano. Il lock sul nemico viene adesso effettuato semplicemente puntandolo con il direzionale nella sua direzione: é comunque possibile putntarlo con un tasto laterale in modo da tenerlo “inquadrato” anche durante i vari movimenti.

Storicamente, la diffusione delle armi da fuoco rese sconveniente l'utilizzo delle armature: per tutta la sua vicenda Connor, pur cambiando diversi abiti, acquistando anche delle variazioni sulla sua tenuta di base (l'equivalente delle vecchie tinture), avrà sempre il medesimo indicatore delle vita, il quale però si rigenererà automaticamente in breve tempo se riuscirà ad evitare i conflitti. In realtà esiste un modo per ridurre i danni subiti, ma stiamo parlando di un oggetto speciale ottenibile superando una serie di missioni opzionali (e non specificheremo oltre...).

LA MIA ARMATA
Dopo averli conosciuti in Brotherhood e Revelations, sarebbe stato difficile concepire AC3 senza gli adepti Assassini: questi sono infatti presenti, sebbene abbiano subito una certa variazione. Tanto per cominciare,ce ne sono solo 6, specifici e completi di nome, cognome e background, e ciascuno di essi é legato a un settore di Boston e New York: per poter aggiungere l'adepto alle proprie file é necessario completare tutte le quest “liberazione” (dai Templari) di quel settore, in modo da accedere all'ultima missione, il cui premio é appunto il nuovo adepto.

Non solo: ciascun adepto arriverà con un'abilità speciale che, una volta sbloccata, sarà resa disponibile a tutta la piccola armata. La prima é naturalmente l'omicidio, il quale cerca di essere il più furtivo possibile, ma talvolta travalica in scontro aperto. In seguito é possibile utilizzare i propri seguaci per agitare le folle, per cecchinare dai tetti, per “stuzzicare” le guardie e farsi inseguire, per piazzarsi in agguato nei vari nascondigli, fino a creare una finta scorta di soldati che vi permetta di infiltrarvi in zone sorvegliate sottoforma di falsi prigionieri. Manca la vecchia “pioggia di frecce”, ma poter chiamare fino a 6 assassini in vostro soccorso può decisamente volgere le cose a vostro favore contro numerosi avversari.

Come in Brotherhood e Revelations, inoltre, sarà presente una mappa tramite cui mandare i propri adepti in missione nelle 13 colonie, ottenendo premi in denaro e altri oggetti annientando nel contempo l'influenza templare - e soprattutto, cosa da non scartare, aumentando l'esperienza e l'efficienza degli sgherri.



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