Assassin's Creed: Revelations
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Immersi nel gioco
Entrare nel mondo di Assassin's Creed dalle porte di Revelations, sia ben chiaro, sarebbe follia pura: per quanto il gioco non abbia niente di “difficile”, infatti, il sistema si appoggia talmente tanto a quello dei predecessori, così come la trama, che un neofita totale non saprebbe assolutamente dove sbattere la testa, anche se in questo senso i numerosi tutorial presenti in gioco - e non obbligatori - potrebbero dare una mano a raccapezzarsi. Partendo dal presupposto che chi legge abbia pertanto un'infarinatura dell'universo made in Ubisoft, andiamo a dare uno sguardo più attento alle differenze.
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Diciamo subito che l'Intelligenza Artificiale di base dei nemici si assesta ai livelli dei precedenti capitoli - leggasi: le guardie ci attaccano ancora una alla volta. In compenso, é avanzato il lavoro di differenziazione degli stili di combattimento e delle immunità, così che nelle battaglie più intricate potrebbe non essere sufficiente affidarsi al “contrattacco letale” ed alla “serie di uccisioni”, ma potrebbe essere necessaria qualche tecnica in più - o l'intervento dei discepoli Assassini.
Discorso decisamente più severo per quanto concerne le infiltrazioni: l'impressione che il gioco ci ha trasmesso é che le guardie siano ora più reattive alla nostra presenza nelle aree riservate e un po' più permissive nelle altre, evitando di sparaci addosso per un rapido salto sui tetti. Inoltre, i percorsi delle ronde sono più ampi e complessi, elemento che rende sia più stimolante la sfida di intrufolarsi senza essere individuati, sia particolarmente utile l'Occhio d'Aquila, in grado adesso di individuare le tracce delle guardie - e quindi i loro percorsi abituali.
Non mancheranno le missioni “extra”, ossia la caccia alle chiavi di Masyaf e all'armatura “finale” del gioco, con tanto di particolari strutture da esplorare senza il supporto dei discepoli e sempre con obiettivi particolari “secondari” necessari per ottenere la sincronia al 100%.
E il MultiPlayer?
La formula per il gioco online presentata in Brotherhood é presente nuovamente in Revelations, offrendo in più qualche novità. Tanto per cominciare, é stata inserita in maniera più robusta nella trama: i giocatori non sono più semplici “Dipendenti dell'Abstergo”, ma costituiscono l'elite di coloro i quali hanno passato tempo ad addestrarsi dentro l'Animus e sono ora pronti a un livello superiore di sfida. Man mano che si sale di livello in MultiPlayer, pertanto, si verrà a conoscenza di nuovi segreti dei Templari, rendendo questa modalità piuttosto interessante anche per chi fosse interessato esclusivamente alla trama. Nel gioco in sé e per sé le novità sono poche, ma importanti. La prima é l'introduzione della “Morte Onorevole”, o “Uccisione Contesa”, che si verifica quando c'é poco intervallo di tempo tra il comando di uccisione di un giocatore e quello di stordimento del bersaglio: il bersaglio cerca di difendersi, viene comunque ucciso, ma l'assalitore ottiene solo il punteggio minimo, oltre a rimanere rallentato per qualche istante.
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A proposito di stordimento: essere picchiati dagli avversari ci manderà per qualche secondo al tappeto, esattamente come in Brotherhood, ma se dovesse passare di lì un nostro compagno di squadra, questo potrà letteralmente darci una mano per ritirarci su immediatamente. Viceversa, un avversario colpito ma non ucciso potrà essere “finito” mentre si dimena a terra. Infine, mentre si attende il respawn sarà finalmente possibile cambiare il set di abilità attraverso il tasto direzionale piuttosto che entrare ogni volta nel menù di gioco.
Tra le modalità ritroviamo tutte quelle presentate in Brotherhood e nei successivi add-on, a cui si aggiungono le due nuove “Deathmatch” e “Caccia alle Reliquie”. La prima é veramente semplice: come in “Ricercato” lo scopo é quello di individuare il proprio bersaglio ed eliminarlo; la differenza risiede nel fatto che manca la bussola che ne indica la direzione e la distanza, ma d'altra parte non ci sono suoi “doppioni” in campo - una modalità insomma che premia il colpo d'occhio e la capacità di raggiungere il proprio bersaglio senza farsi notare. “Caccia alle Reliquie” é invece una ri-proposta del classico Capture the Flag: lo scopo é quello di raggiungere la base nemica, impadronirsi di un oggetto e portarlo alla propria base senza che gli avversari facciano altrettanto.
Conclusione
Chi ha giocato, possibilmente amato, eventualmente finito i precedenti capitoli di Assassin's Creed non dovrebbe affatto lasciarsi sfuggire Revelations: a monte di una realizzazione tecnica ancora più sorprendente e di svariate soluzioni di gameplay rivedute e corrette, sacrificando probabilmente le cose meno gradite, c'é infatti una trama che attende di essere chiarita ed una modalità MultiPlayer ancora più arricchita. Chi invece si fosse perso i capitoli precedenti, dovrebbe riflettere attentamente sulla possibilità o meno di inserirsi in un universo così particolare da un punto intermedio.
Chi infine ha finora trovato la saga di Desmond (ed Ezio) (ed Altair) insoddisfacente, non pensi che questo nuovo capitolo possa stravolgere il concept in maniera tale da stupirli: probabilmente é solo questione di gusto personale...
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Entrare nel mondo di Assassin's Creed dalle porte di Revelations, sia ben chiaro, sarebbe follia pura: per quanto il gioco non abbia niente di “difficile”, infatti, il sistema si appoggia talmente tanto a quello dei predecessori, così come la trama, che un neofita totale non saprebbe assolutamente dove sbattere la testa, anche se in questo senso i numerosi tutorial presenti in gioco - e non obbligatori - potrebbero dare una mano a raccapezzarsi. Partendo dal presupposto che chi legge abbia pertanto un'infarinatura dell'universo made in Ubisoft, andiamo a dare uno sguardo più attento alle differenze.
Diciamo subito che l'Intelligenza Artificiale di base dei nemici si assesta ai livelli dei precedenti capitoli - leggasi: le guardie ci attaccano ancora una alla volta. In compenso, é avanzato il lavoro di differenziazione degli stili di combattimento e delle immunità, così che nelle battaglie più intricate potrebbe non essere sufficiente affidarsi al “contrattacco letale” ed alla “serie di uccisioni”, ma potrebbe essere necessaria qualche tecnica in più - o l'intervento dei discepoli Assassini.
Discorso decisamente più severo per quanto concerne le infiltrazioni: l'impressione che il gioco ci ha trasmesso é che le guardie siano ora più reattive alla nostra presenza nelle aree riservate e un po' più permissive nelle altre, evitando di sparaci addosso per un rapido salto sui tetti. Inoltre, i percorsi delle ronde sono più ampi e complessi, elemento che rende sia più stimolante la sfida di intrufolarsi senza essere individuati, sia particolarmente utile l'Occhio d'Aquila, in grado adesso di individuare le tracce delle guardie - e quindi i loro percorsi abituali.
Non mancheranno le missioni “extra”, ossia la caccia alle chiavi di Masyaf e all'armatura “finale” del gioco, con tanto di particolari strutture da esplorare senza il supporto dei discepoli e sempre con obiettivi particolari “secondari” necessari per ottenere la sincronia al 100%.
E il MultiPlayer?
La formula per il gioco online presentata in Brotherhood é presente nuovamente in Revelations, offrendo in più qualche novità. Tanto per cominciare, é stata inserita in maniera più robusta nella trama: i giocatori non sono più semplici “Dipendenti dell'Abstergo”, ma costituiscono l'elite di coloro i quali hanno passato tempo ad addestrarsi dentro l'Animus e sono ora pronti a un livello superiore di sfida. Man mano che si sale di livello in MultiPlayer, pertanto, si verrà a conoscenza di nuovi segreti dei Templari, rendendo questa modalità piuttosto interessante anche per chi fosse interessato esclusivamente alla trama. Nel gioco in sé e per sé le novità sono poche, ma importanti. La prima é l'introduzione della “Morte Onorevole”, o “Uccisione Contesa”, che si verifica quando c'é poco intervallo di tempo tra il comando di uccisione di un giocatore e quello di stordimento del bersaglio: il bersaglio cerca di difendersi, viene comunque ucciso, ma l'assalitore ottiene solo il punteggio minimo, oltre a rimanere rallentato per qualche istante.
A proposito di stordimento: essere picchiati dagli avversari ci manderà per qualche secondo al tappeto, esattamente come in Brotherhood, ma se dovesse passare di lì un nostro compagno di squadra, questo potrà letteralmente darci una mano per ritirarci su immediatamente. Viceversa, un avversario colpito ma non ucciso potrà essere “finito” mentre si dimena a terra. Infine, mentre si attende il respawn sarà finalmente possibile cambiare il set di abilità attraverso il tasto direzionale piuttosto che entrare ogni volta nel menù di gioco.
Tra le modalità ritroviamo tutte quelle presentate in Brotherhood e nei successivi add-on, a cui si aggiungono le due nuove “Deathmatch” e “Caccia alle Reliquie”. La prima é veramente semplice: come in “Ricercato” lo scopo é quello di individuare il proprio bersaglio ed eliminarlo; la differenza risiede nel fatto che manca la bussola che ne indica la direzione e la distanza, ma d'altra parte non ci sono suoi “doppioni” in campo - una modalità insomma che premia il colpo d'occhio e la capacità di raggiungere il proprio bersaglio senza farsi notare. “Caccia alle Reliquie” é invece una ri-proposta del classico Capture the Flag: lo scopo é quello di raggiungere la base nemica, impadronirsi di un oggetto e portarlo alla propria base senza che gli avversari facciano altrettanto.
Conclusione
Chi ha giocato, possibilmente amato, eventualmente finito i precedenti capitoli di Assassin's Creed non dovrebbe affatto lasciarsi sfuggire Revelations: a monte di una realizzazione tecnica ancora più sorprendente e di svariate soluzioni di gameplay rivedute e corrette, sacrificando probabilmente le cose meno gradite, c'é infatti una trama che attende di essere chiarita ed una modalità MultiPlayer ancora più arricchita. Chi invece si fosse perso i capitoli precedenti, dovrebbe riflettere attentamente sulla possibilità o meno di inserirsi in un universo così particolare da un punto intermedio.
Chi infine ha finora trovato la saga di Desmond (ed Ezio) (ed Altair) insoddisfacente, non pensi che questo nuovo capitolo possa stravolgere il concept in maniera tale da stupirli: probabilmente é solo questione di gusto personale...