Assassin's Creed: Revelations
La Missione di Altair
Ogni volta che Ezio metterà le mani su una delle chiavi di Masyaf avrà immediatamente accesso a un ricordo che Altair ha impresso in essa: tradotto in soldoni, questo significa che il Fiorentino rivivrà alcune vicende dell'Assassino Arabo (un Animus nell'Animus?). I ricordi di Altair non sono molto numerosi né particolarmente lunghi - anche perché ciascuno di essi é solo la parte finale delle missioni di ricerca delle chiavi - ma sono un ottimo modo per conoscere qualcosa di più sul misterioso personaggio, qualcosa che il primo A'sC (e Bloodlines) non ci ha rivelato.
Altair non ha a disposizione il vasto arsenale di Ezio, essendo limitato alla spada, alla lama celata e a i coltelli da lancio, ma così come capitava nel primo episodio della saga, le sue ferite “guariranno” da sole nel tempo, man mano che i ricordi si ri-sincronizzeranno.
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La Missione di Desmond
Al di fuori dei ricordi di Ezio, Desmond può sempre tornare nella “spiaggia” dell'Animus: talvolta il sistema stesso lo espellerà dai ricordi, e sarà in quelle situazioni che potrà scambiare qualche fugace parola col Soggetto 16 - il quale probabilmente, sebbene virtuale, non é mica del tutto sano di mente. Stando in questa locazione, il protagonista riceverà anche degli stralci di discussione dall'esterno: si riconosceranno le voci conosciute di Sean e di Rebecca, più quella di tale Willam, che in Brotherhood faceva capolino solo alla fine.
Oltre ai ricordi di Ezio, Desmond potrà accedere ad alcuni banchi di memoria speciali: i banchi della SUA memoria. Per farlo, però, dovrà prima raccogliere sufficienti “frammenti di Animus” dispersi nella Costantinopoli virtuale di Ezio. Quello che distingue e caratterizza i ricordi di Desmond é il fatto che questi siano realizzati sottoforma di una sorta di puzzle-game in prima persona. Lo scopo sarà quello di raggiungere “l'uscita” del ricordo: inizialmente semplicemente percorrendo delle piattaforme e effettuando qualche salto, ma in seguito si acquisirà il “potere” di creare dal nulla fino a tre piattaforme o rampe, da posizionare in modo da poter raggiungere i punti prefissati.
Andando più in profondità nei ricordi le cose si faranno ancora più complicate, giacché in certe zone le piattaforme che piazzeremo, anziché rimanere stabili, subiranno l'azione di alcune correnti di forza, mentre in altre saranno presenti delle grate mobili o dei fasci di luce che sgretoleranno le piattaforme la contatto.
Il Mondo di Assassin's Creed
Dal primo, già di per sé rimarchevole, Assassin's Creed in poi, Ubisoft ha segnato un lento ma costante miglioramento sotto l'aspetto tecnico, e Revelations non fa eccezione: ancora una volta gli sviluppatori hanno saputo donare una bellezza incredibile ai luoghi, alle strutture ed alle ambientazioni del gioco, curando nel minimo dettaglio gli elementi architettonici e le textures. A questo si aggiunge il fatto che Costantinopoli, luogo dove si svolge la stragrande maggioranza della vicenda, é effettivamente un pot-purri di culture, principalmente arabe, ottomane e bizantine, ma con una certa presenza di zingari di etnia Rom e con qualche Occidentale qua e là; soprattutto, Costantinopoli e un'esplosione di colori, nelle policrome tinte e nell'abbondanza di dettagli delle vesti delle persone.
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Una simile cura diventa particolarmente profonda nella realizzazione delle vesti, delle armature e delle armi dei modelli destinati al combattimento: Ezio prima di tutti, ma anche gli altri Assassini e naturalmente le varie tipologie di guardie che dovrete affrontare. Ottima anche la cura nella realizzazione dei volti e in tutte le animazioni, con un risultato grafico veramente ottimo, strepitoso addirittura al verificarsi di effetti particolari come, ad esempio, quelli legati al fuoco.
In linea con le produzioni precedenti anche il giudizio sul sonoro, che ha nell'ottimo doppiaggio in Italiano uno dei principali punti di forza: é abbastanza noto il fatto che lo storico doppiatore di Ezio ha dovuto cedere il campo a una voce più roca e matura, ma il risultato - una volta fattoci l'orecchio - é innegabilmente ottimo al pari del precedente. Colonna sonora come sempre limitata a combattimenti o situazioni, ma pur sempre gradevole e ben fatta.
Piu' qualità, più varietà, meno ripetitività
Una delle sensazioni che Revelations trasmette nell'arco di tutta la vicenda é che gli sviluppatori abbiamo cercato quanti più modi possibili per rendere l'esperienza di gioco varia e curata nei minimi dettagli. Ecco pertanto che ogni singola missione secondaria sarà basata su un vero e proprio canovaccio, svariati micro-copioni, o micro-storie, da svolgere e completare nell'arco di 10-20 minuti ciascuno. Tanto per fare un esempio, dimenticatevi delle “prove di corsa a tempo”, differenti solo per la difficoltà dei percorsi, viste nei precedenti capitoli, e preparatevi a delle vere e proprie gare in tempo reale con avversari IA che potreste ostacolare, oltre alla possibilità che la gara sia interrotta sul più bello da un evento imprevisto.
Anche per il reclutamento degli Assassini, per quanto sia possibile ottenere dei “ricambi” salvando i popolani dalle guardie, saranno presenti alcuni eventi particolari, i quali aiuteranno a dare spessore e personalità ai futuri “Maestri” dei nascondigli. La cosa si applica anche alle missioni ricevute dalle gilde dei Ladri, dei Mercenari e degli Zingari (che sostituiscono le Concubine). Solo la conquista e la difesa delle basi segue sempre la stessa trafila, ma con un po' di attenzione é possibile conquistare tutta Costantinopoli e poi non doversi preoccupare troppo per la difesa.
L'altra sensazione é che questa più approfondita realizzazione dei singoli eventi sia andata giocoforza a discapito della quantità: la mappa di gioco non sarà più costellata di missioni e commissioni varie come in precedenza, e sebbene non mancheranno gli oggetti da cercare e raccogliere, lo sviluppo del gioco si basa maggiormente su pochi definiti punti saldi.
Questo ha portato anche a qualche sacrificio: in Revelations non sarà, per esempio, possibile chiamare una cavalcatura, e la vicenda si svolge quasi interamente a Costantinopoli, con pochissime digressioni. Spariscono anche i ”volantini” da staccare per ridurre l'allerta dei Templari, mentre permangono i banditori da corrompere e i testimoni da eliminare. Ai fastidiosi borseggiatori dei capitoli precedenti si é preferito stavolta introdurre degli “Agenti Templari” che cercheranno di pugnalare Ezio di sorpresa, ma che potranno essere anticipati ed uccisi esattamente come avviene nel MultiPlayer (di cui parleremo tra un attimo).
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Ogni volta che Ezio metterà le mani su una delle chiavi di Masyaf avrà immediatamente accesso a un ricordo che Altair ha impresso in essa: tradotto in soldoni, questo significa che il Fiorentino rivivrà alcune vicende dell'Assassino Arabo (un Animus nell'Animus?). I ricordi di Altair non sono molto numerosi né particolarmente lunghi - anche perché ciascuno di essi é solo la parte finale delle missioni di ricerca delle chiavi - ma sono un ottimo modo per conoscere qualcosa di più sul misterioso personaggio, qualcosa che il primo A'sC (e Bloodlines) non ci ha rivelato.
Altair non ha a disposizione il vasto arsenale di Ezio, essendo limitato alla spada, alla lama celata e a i coltelli da lancio, ma così come capitava nel primo episodio della saga, le sue ferite “guariranno” da sole nel tempo, man mano che i ricordi si ri-sincronizzeranno.
La Missione di Desmond
Al di fuori dei ricordi di Ezio, Desmond può sempre tornare nella “spiaggia” dell'Animus: talvolta il sistema stesso lo espellerà dai ricordi, e sarà in quelle situazioni che potrà scambiare qualche fugace parola col Soggetto 16 - il quale probabilmente, sebbene virtuale, non é mica del tutto sano di mente. Stando in questa locazione, il protagonista riceverà anche degli stralci di discussione dall'esterno: si riconosceranno le voci conosciute di Sean e di Rebecca, più quella di tale Willam, che in Brotherhood faceva capolino solo alla fine.
Oltre ai ricordi di Ezio, Desmond potrà accedere ad alcuni banchi di memoria speciali: i banchi della SUA memoria. Per farlo, però, dovrà prima raccogliere sufficienti “frammenti di Animus” dispersi nella Costantinopoli virtuale di Ezio. Quello che distingue e caratterizza i ricordi di Desmond é il fatto che questi siano realizzati sottoforma di una sorta di puzzle-game in prima persona. Lo scopo sarà quello di raggiungere “l'uscita” del ricordo: inizialmente semplicemente percorrendo delle piattaforme e effettuando qualche salto, ma in seguito si acquisirà il “potere” di creare dal nulla fino a tre piattaforme o rampe, da posizionare in modo da poter raggiungere i punti prefissati.
Andando più in profondità nei ricordi le cose si faranno ancora più complicate, giacché in certe zone le piattaforme che piazzeremo, anziché rimanere stabili, subiranno l'azione di alcune correnti di forza, mentre in altre saranno presenti delle grate mobili o dei fasci di luce che sgretoleranno le piattaforme la contatto.
Il Mondo di Assassin's Creed
Dal primo, già di per sé rimarchevole, Assassin's Creed in poi, Ubisoft ha segnato un lento ma costante miglioramento sotto l'aspetto tecnico, e Revelations non fa eccezione: ancora una volta gli sviluppatori hanno saputo donare una bellezza incredibile ai luoghi, alle strutture ed alle ambientazioni del gioco, curando nel minimo dettaglio gli elementi architettonici e le textures. A questo si aggiunge il fatto che Costantinopoli, luogo dove si svolge la stragrande maggioranza della vicenda, é effettivamente un pot-purri di culture, principalmente arabe, ottomane e bizantine, ma con una certa presenza di zingari di etnia Rom e con qualche Occidentale qua e là; soprattutto, Costantinopoli e un'esplosione di colori, nelle policrome tinte e nell'abbondanza di dettagli delle vesti delle persone.
Una simile cura diventa particolarmente profonda nella realizzazione delle vesti, delle armature e delle armi dei modelli destinati al combattimento: Ezio prima di tutti, ma anche gli altri Assassini e naturalmente le varie tipologie di guardie che dovrete affrontare. Ottima anche la cura nella realizzazione dei volti e in tutte le animazioni, con un risultato grafico veramente ottimo, strepitoso addirittura al verificarsi di effetti particolari come, ad esempio, quelli legati al fuoco.
In linea con le produzioni precedenti anche il giudizio sul sonoro, che ha nell'ottimo doppiaggio in Italiano uno dei principali punti di forza: é abbastanza noto il fatto che lo storico doppiatore di Ezio ha dovuto cedere il campo a una voce più roca e matura, ma il risultato - una volta fattoci l'orecchio - é innegabilmente ottimo al pari del precedente. Colonna sonora come sempre limitata a combattimenti o situazioni, ma pur sempre gradevole e ben fatta.
Piu' qualità, più varietà, meno ripetitività
Una delle sensazioni che Revelations trasmette nell'arco di tutta la vicenda é che gli sviluppatori abbiamo cercato quanti più modi possibili per rendere l'esperienza di gioco varia e curata nei minimi dettagli. Ecco pertanto che ogni singola missione secondaria sarà basata su un vero e proprio canovaccio, svariati micro-copioni, o micro-storie, da svolgere e completare nell'arco di 10-20 minuti ciascuno. Tanto per fare un esempio, dimenticatevi delle “prove di corsa a tempo”, differenti solo per la difficoltà dei percorsi, viste nei precedenti capitoli, e preparatevi a delle vere e proprie gare in tempo reale con avversari IA che potreste ostacolare, oltre alla possibilità che la gara sia interrotta sul più bello da un evento imprevisto.
Anche per il reclutamento degli Assassini, per quanto sia possibile ottenere dei “ricambi” salvando i popolani dalle guardie, saranno presenti alcuni eventi particolari, i quali aiuteranno a dare spessore e personalità ai futuri “Maestri” dei nascondigli. La cosa si applica anche alle missioni ricevute dalle gilde dei Ladri, dei Mercenari e degli Zingari (che sostituiscono le Concubine). Solo la conquista e la difesa delle basi segue sempre la stessa trafila, ma con un po' di attenzione é possibile conquistare tutta Costantinopoli e poi non doversi preoccupare troppo per la difesa.
L'altra sensazione é che questa più approfondita realizzazione dei singoli eventi sia andata giocoforza a discapito della quantità: la mappa di gioco non sarà più costellata di missioni e commissioni varie come in precedenza, e sebbene non mancheranno gli oggetti da cercare e raccogliere, lo sviluppo del gioco si basa maggiormente su pochi definiti punti saldi.
Questo ha portato anche a qualche sacrificio: in Revelations non sarà, per esempio, possibile chiamare una cavalcatura, e la vicenda si svolge quasi interamente a Costantinopoli, con pochissime digressioni. Spariscono anche i ”volantini” da staccare per ridurre l'allerta dei Templari, mentre permangono i banditori da corrompere e i testimoni da eliminare. Ai fastidiosi borseggiatori dei capitoli precedenti si é preferito stavolta introdurre degli “Agenti Templari” che cercheranno di pugnalare Ezio di sorpresa, ma che potranno essere anticipati ed uccisi esattamente come avviene nel MultiPlayer (di cui parleremo tra un attimo).
Assassin's Creed: Revelations
9
Voto
Redazione
Assassin's Creed: Revelations
Ubisoft riesce ancora una volta a ricreare in maniera certosina un mondo vivo e pulsante, questa volta intorno alla città di Costantinopoli, sfruttando a dovere le capacità dei tre protagonisti Desmond, Ezio ed Altair per regalarci una nuova avventura nell'universo di Assassin's Creed. Numerose e gradevoli le variazioni nel GamePlay, che scartano gli elementi più ripetitivi per ottenere un risultato forse meno “grosso” ma sicuramente più vario e qualitativamente elevato. Migliorato anche il MultiPlayer, per un'esperienza di gioco assolutamente imperdibile per tutti i fan della saga.