Assassin's Creed: Revelations

di Sonny Ubertini
Non tutti i tagli effettuati però saranno graditi, perché a dispetto di quanto visto in ACII e Brotherhood, i Gilfi non saranno più presenti. Niente enigmi atti a nascondere un video segreto quindi, anche se comunque particolari sezioni puzzle in prima persona saranno presenti nell'isola virtuale dell'Animus: Desmond infatti potrà accedere a 5 sequenze speciali totalmente dedicate a lui che potranno essere sbloccate raccogliendo i 100 frammenti dell'Animus presenti a Costantinopoli, mentre le 10 pagine di diario apriranno l'accesso ad un'area segreta. Oltre ad approfondire il personaggio (piuttosto snobbato durante la saga) avremo a che fare anche con interessanti variazioni di gameplay che spesso e volentieri accennano a quello dello stranoto Portal.





Anche in questo episodio Ezio potrà arricchire il proprio inventario, dall'armatura alle armi, così come procurarsi le classiche munizioni (pistola, balestra ecc. - ma per fortuna, niente moschetto -), oltre ai medicinali e alle bombe (esclusivamente nel mercato nero), sempre tramite una compra/vendita dei negozi che ci renderà ogni certo periodo una particolare somma, spendibile (oltre che in armi) anche nell'abbigliamento o nella letteratura. Se poi ci si dedicherà alle missioni per conto della gilda capiterà spesso di ottenere oggetti rari. La ricerca delle 5 chiavi condurrà Ezio in particolari zone, per lo più mirate a sezioni platform (l'equivalente delle tombe degli assassini dei passati capitoli, per intenderci), che a livello di gameplay si riveleranno molto varie e divertenti, dando sfoggio ad un ottimo level design. Ottenute le chiavi sarà possibile quindi rivivere i ricordi di Altair (rispetto ad Ezio meno curato per quanto concerne gli oggetti dell'inventario ma più dotato a livello di abilità), in sequenze brevi caratterizzate sia da combattimenti che da sezioni platform. Come nei precedenti capitoli, inoltre, Altair potrà recuperare salute ed energia con il passare del tempo, senza ausilio di medicinali.


Linea insanguinata

Revelations ci ripropone anche le ottime capacità tecniche del team di programmazione, dimostrate ampiamente da una Costantinopoli affascinante e suggestiva, che fornisce una nuova esperienza - a livello di design - ricreando atmosfere esotiche da Mille e una notte. La città é un mix di culture e ambientazioni, dai mercati alle abitazioni degli eredi del Sultano, la cui varietà si contrappone costantemente alla palette cromatica, in questo capitolo più grigia che in passato, probabilmente voluta per dare l'impressione di un'atmosfera più cupa ed adulta, e al contempo evidenziare gli ottimi effetti di luce, completamente in real time, in cui potremo assistere a cambi di luminosità anche per una semplice nuvola di passaggio. Revelations si riconferma quindi uno dei migliori prodotti visivi in circolazione, con colpi d'occhio e panorami mozzafiato, e con una cura certosina perfettamente riscontrabile ad ogni scalata. Un salto di qualità per quanto riguarda i modelli poligonali dei personaggi (e non solo per quanto riguarda Ezio), estremamente dettagliati e fluidi, dai tratti somatici agli abiti.

Menzione particolare soprattutto alle animazioni facciali che hanno subito un cambiamento quasi radicale, ora molto più realistiche ed espressive, tanto che inizialmente rischierete di non riconoscere Desmond da come lo avevate lasciato. É però il sonoro che lascia qualche dubbio: le musiche sono orchestrate ottimamente come in passato, il doppiaggio rimane su livelli medio/alti, ma per qualche motivo gli effetti (speciali o ambientali che siano) arrivano con diversi secondi di ritardo. Questo molto probabilmente é dovuto ad un errore di regia, che ironicamente in questo capitolo si é dimostrata addirittura migliore che in passato per quanto riguarda i video, dando un tocco di stile e fascino ai dialoghi come pochi titoli hanno saputo fare. Regia con alti e bassi quindi, specialmente per quelle poche sezioni scriptate nel gioco, offrendo una buona prestazione nel prologo (con picchi d'eccellenza per l'incredibile video in CG) ed un'altra letteralmente da mani sui capelli nel finale.

Visto il leggero ritardo nell'essere proposto su pc, tecnicamente il prodotto dovrebbe rivelarsi migliore che su console, visti i tempi che corrono. E infatti proprio su pc il principale tallone d'Achille della saga (ovvero i rallentamenti) sembra essere sparito, mantenendo costanti i 60 frame e andando così a riconfermare la superiorità visiva della versione PC (vista anche una richiesta hardware piuttosto leggera), come fu anche per Brotherhood.



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Crociata

Ritorna anche il multiplayer, scommessa di Ubisoft vinta in Brotherhood e per l'occasione perfezionata. Come in passato ci sarà un sottile background storico a giustificarne gli eventi, riassumibile in una guerra virtuale per scalare i ranghi tra i Templari e poterne accedere alle conoscenze. Dopo un breve tutorial liberamente skippabile si dovrà selezionare un avatar ed una propria skin. Da lì si potrà scegliere in quale modalità cimentarsi, dal classico deathmatch a nuove modalità come contagio, dove bisognerà nascondersi per evitare di essere contagiati, mentre in caso contrario si dovranno trovare più giocatori possibili da infettare a loro volta. Ci sono state lievi calibrazioni al gameplay, specialmente per quanto riguarda la modalità di gioco principale, con l'eliminazione del vecchio radar, ora sostituito da una barra dell'attenzione che aumenta in base alla vicinanza del bersaglio. Presente anche un segnalatore sopra i personaggi che ci indica le mosse disponibili, cosa essenziale e finalmente risolutiva per quanto riguarda il contrattacco, che in brotherhood si era sempre mostrato, più che inefficace, impreciso.


Prede e cacciatori allo stesso tempo quindi. Proprio per questo i vostri sensi saranno essenziali, poiché una volta vicini i vostri cacciatori “sussurreranno” dandovi una chance per poterli schivare. Più sarete discreti e più punti riceverete, più sarete sbandati e meno ricompense otterrete e sarete facilmente in balia degli altri, visto che sopravvivendo oltre un certo periodo il gioco vi metterà dietro più cacciatori. Uccidendo otterrete dell'esperienza utile ad aumentare di livello e quindi sbloccare nuovi equipaggiamenti, ora più vari e personalizzabili rispetto al passato. Il Matchmaking può risultare lento, ma va detto che i server si sono dimostrati stabili e fluidi. Sempre in vena di rete, l'acerrimo DRM di Ubisoft si é rivelato piuttosto semplice e poco invadente. Dopo aver inserito il codice online la prima volta infatti sarà possibile giocarci anche in modalità offline, senza fastidi di sorta, rendendo quindi l'accesso online obbligato solo una volta in tutto il gioco.