Assassin's Creed Rogue Remastered

di Roberto Vicario

Assassin’s Creed: Rouge è stato probabilmente uno dei capitoli più sfortunati della serie Ubisoft. Uscito nel 2014, unicamente sulla precedente generazione di console, ha vissuto all’ombra di Assassin’s Creed: Unity, che al contrario si era preso le luci della ribalta sulla current gen.

Un capitolo che, nel suo essere un “contentino” per gli appassionati della saga ancora in possesso di una console old gen, portava in dote l'interessante punto di vista di Shay Patrick Cormac, assassino traditore dell’Ordine per abbracciare il credo dei Templari.

A distanza di qualche anno, e dopo l’ondata di forte rinnovamento portata da Assassin’s Creed: Origins, Ubisoft ha deciso di riproporre questa avventura con una remastered che mira a dare al progetto l’attenzione di cui non ha goduto diversi anni fa.

Salpiamo all’avventura!

Recensito nel 2014 su queste pagine (anzi andate a rileggervi, se vi va, la nostra recensione a questo link!) Rouge già ai tempi aveva lasciato un retrogusto amaro. Non perché il titolo fosse brutto, ma perché aveva regalato solamente una grande illusione.

L’idea di raccontare la storia dall’altro lato della barricata, sfruttando per di più un personaggio come Shay, in grado di porsi delle domande sui metodi degli assassini per raggiungere i loro obiettivi, era un’idea davvero ricca di fascino. Purtroppo però, la grande chance fu sprecata da una narrazione raffazzonata, svogliata e che non riusciva mai a spingersi più in là di un tono monocorde.

A fare da contraltare a queste problematiche c’erano però tanti elementi già visti e assaporati in Black Flag. Il senso di esplorazione dato dalle terre del nord e di confine, la Morrigan e le sue grandi traversate oceaniche e, in senso più generale, quella percezione di epica avventura che trasportava il giocatore indietro nel tempo tra natura selvaggia, battaglie navali e segreti da scoprire.

Grazie al lavoro di rimasterizzazione tutto questo è rimasto intatto, ed in alcuni casi addirittura esaltato. Dopo le calde sabbie dell’Egitto, tornare a solcare i mari salati del Nord America ha un piacevolissimo retrogusto. In più, l’utilizzo del 4K su One X e PS4 Pro rendono ancora più affascinanti i paesaggi, le increscature delle onde o la visione dell’aurora boreale.

Tutto questo ha retto il passare del tempo, anzi, come diceva in alcuni casi è stato addirittura esaltato. Nonostante andando nel dettaglio qualche sbavatura data dell’età si percepisce chiaramente (specie nelle texture e nei modelli poligonali dei personaggi), viaggiare per mare e andare alla scoperta della miriade di segreti disseminati dagli sviluppatori, rimane ancora oggi un’esperienza completamente godibile.

Purtroppo, tutto questo non ha lo stesso gusto una volta che Shay scende sulla terra ferma. In questo caso il confronto con le innovazione apportate da Origins, rende Rouge ancora più “vecchio” di quello che effettivamente risulta. Il sistema di combattimento, le animazioni che governano l’ex assassino e soprattutto le meccaniche stealth non riesco più a soddisfare, così come una intelligenza artificiale decisamente insufficiente. Per non parlare delle sezioni ambientate nel presente, vero tallone d’Achille delle ultime produzioni pre periodo di pausa. Inutile sottolineare il fatto che, paradossalmente, giocare le sezioni a terra di questo Rouge, fanno apprezzare ancora di più il lavoro svolto su Origins.


Comprare o non comprare?

Cosa rimane quindi di questa remastered? Bè sostanzialmente tre cose: il grande senso di avventura, la voglia di scoperta e la completezza narrativa. Mentre i primi due elementi sono stai esaltati dalla remastered, con gli appaganti viaggi a bordo della Morrigan, il terzo è uno di quegli elementi che potrebbero cogliere solamente i fan della saga. Di fatto, se vi siete persi questo capitolo in passato, potrebbe essere una buona occasione - chiudendo più di un occhio su alcuni elementi del gameplay - per aggiungere ulteriori tasselli al grande puzzle narrativo che formato dalla saga. Se invece le avventure di Shay fanno già parte del vostro bagaglio ludico, non c’è motivo di riprendere in mano questa avventura.