Assassin's Creed: Unity

di Tommaso Alisonno


Un Assassino a Parigi



Arno Victor Dorian era solo un bambino quando suo padre fu ucciso: adottato dal signor De la Serre, ancora non sapeva che ben presto si sarebbe trovato coinvolto nella millenaria lotta tra gli Assassini e i Templari. E non sapeva neppure che, pochi anni dopo, nella sua Parigi sarebbe scoppiata la Rivoluzione: siamo infatti alla fine del XVIII secolo, e i moti rivoltosi si fanno sempre più accesi. Questa, in sunto, é la storia all'inizio di Assassin's Creed Unity, primo capitolo della saga Ubisoft esplicitamente realizzato per PC di fascia alta e la nuova generazione di Console.
Ritoccato il Parkour e il sistema di combattimento

Ancora una volta, la storia é però narrata sotto un doppio punto di vista: sebbene il gioco vero e proprio sia interpretato nei panno di Arno, ancora una volta la saga propone queste “sequenze” sottoforme di “ricordi genetici” che un'altra persona, nella fattispecie il giocatore stesso, rivive tramite un apparecchio, denominato Helix (per chi conosce la saga, aggiungeremo che Helix e prodotto da Abstergo Entertainment e Powered by Animus...). Il giocatore, di fatto, comincerà a vivere la vita di Arno solo dopo essere stato contattato telematicamente da due Assassini che si firmano “Vescovo” e “Diacono” - e ogni tanto dovrà anche affrontare le bizze e i bug dell'Helix.

Un Concept Rivisitato



Ambientazione a parte, Assassin's Creed Unity propone ancora una volta un contesto open-world, questa volta incarnato dalla meravigliosa Parigi di fine '700 (più qualche digressione, sia spaziale, sia temporale) in cui potremo aggirarci più o meno liberamente: una cosa che salta subito all'occhio é il fatto che, una volta superate le prime sequenze ambientate a Versailles, di fatto il gioco ci lascia immediatamente ampia liberta di movimento - a differenza di altri capitoli del brand in cui capitava sovente che intere aree fossero precluse da esigenze di trama.

Con “aggirarci liberamente” ci riferiamo naturalmente a uno dei capisaldi della saga, ossia il movimento libero in pieno stile Parkour: già da questo elemento, la serie segna in Unity in balzo in avanti, implementando due differenti tasti da premere insieme a quello della corsa per ottenere un movimento “ascendente”, mirato ossia a cercare di raggiungere una posizione più elevata possibile, o “discendente”, e quindi con la madre terra come obiettivo. Utilizzando alternativamente questi due tasti durante la corsa é possibile studiare svariati percorsi, e di conseguenza ottenere una corsa più fluida e veloce.
Un Open World nella meravigliosa Parigi di fine '700


Inoltre, dopo aver “imbrogliato” con ACIII e ACIVBF, Ubisoft ci ha finalmente dato la possibilità di entrare e uscire da svariate abitazioni ed esplorarne l'interno senza soluzione di continuità - il ché é particolarmente importante in Unity, dove i tempi di caricamento in caso di cambio di locazione sono tutt'altro che trascurabili. Cambia completamente il cosiddetto “occhio d'aquila”: quello di Arno é infatti una sorta di radar che evidenzia per un certo tempo tutti i nemici, gli oggetti e i nascondigli circostanti, permettendo di vederli anche attraverso gli oggetti, ma che necessita di un tempo di ricarica dopo ogni uso.

Ritoccato anche il sistema di combattimento: pur restando sostanzialmente fedele al concept della saga, il quale si basa essenzialmente sul tempismo delle schivata e delle parate, adesso é strutturato in maniera più punitiva, soprattutto perché i nemici attaccheranno simultaneamente o durante una delle animazioni di Arno. Avremo a disposizione un tasto d'attacco, uno di schivata e uno di parata - il quale però é pressoché inutile se non utilizzato con il giusto tempismo; a questi si aggiunge l'attacco rapido a distanza, con una pistola o con la “lama fantasma”, o l'utilizzo dell'item, per esempio una bomba fumogena. Al di fuori del combattimento, inoltre, é possibile accovacciarsi e nascondersi dietro muri e sporgenze.



MultiPlayer e Sviluppo



Ma la novità più consistente in ambito di GamePlay é indubbiamente l'introduzione del MultiPlayer cooperativo: alcune missioni, slegate alla trama principale e dunque non necessarie per “finire il gioco”, prevedono infatti la presenza di 2-4 Assassini. Queste missioni presentano di conseguenza un numero di nemici maggiore rispetto a quelle tradizionali, obbligando i giocatori ad un approccio su più fronti, sebbene molto spesso questo si riduca in una sorta di mega-rissa. Ciascuna missione co-op sarà comunque introdotta da opportune cinematiche e presenterà determinati PNG, risultando così perfettamente inserita nel contesto della storia e dell'ambientazione.
vimager1, 2, 3

Lo sviluppo del personaggio avverrà su diversi binari, il più importante dei quali é quello dell'equipaggiamento: Arno potrà trasportare un'arma da mischia (a una o a due mani, o lunga) e una a distanza (pistola o fucile); a queste si aggiungono gli abiti veri e propri, divisi in 6 differenti parti. Il tutto va a definire i valori di Salute, furtività, Corpo a Corpo e Distanza di Arno, e conseguentemente il suo “livello orientativo”, da 1 a 5, utile per valutare la difficoltà delle missioni e la forza dei nemici, anch'esse espresse da un valore compreso tra 1 e 5. Le armi possono essere acquistate normalmente, con denaro in-game o coi “crediti Helix” (microtransazioni), oppure ottenute come premio di determinate missioni.

Il secondo binario é quello delle abilità, che Arno dovrà acquistare spendendo punti-incremento ottenibili solo come premio delle missioni. importante notare come nessuna di queste abilità sia indispensabile per completare il gioco, e pertanto non sia sufficiente cercare di ottenerle tutte: scegliendo in base al proprio stile di gioco (furtivo, atletico, rissoso, da cecchino, ...) é possibile ottenere ottimi vantaggi anche con pochi punti - fermo restando che un “Maestro Assassino” punterà all'eccellenza in tutto. Il gioco é inoltre sincronizzabile con la Companion-App “Nomad” per Mobile e la Browser-App “Initiates” per ulteriori bonus.

Tecnicamente Bello, Ma...



L'impatto grafico con Unity é certamente notevole: Ubisoft ci ha abituato, soprattutto nella trilogia di Ezio Auditore, ad una cura certosina degli ambienti, e a Parigi questo aspetto sfrutta appieno la nuova generazione: la capitale Francese é una gioia per gli occhi, le facciate dei monumenti sono ricreate egregiamente, gli interni sono ricchi di dettagli, la composizione “a spiovente” della maggior parte dei tetti a portato a una reintepretazione delle corse sugli stessi. Ugualmente maestosi gli effetti di luce dinamica: passare dall'interno all'esterno e viceversa é sempre spettacolare. Ottimi anche i modelli e le animazioni: é veramente impressionante la quantità di PNG presenti su schermo durante le rivolte.



Purtroppo, tutto questo splendore ha un prezzo in termini di peso e complessità: abbiamo già accennato alla lunghezza dei caricamenti, e visto che trattiamo la versione PS4 una settimana dopo l'uscita, non possiamo fare a meno di citare un frame rate che, dopo due patch, ancora non riesce a mantenersi stabilmente sopra i 30 FpS promessi, nonché altri glitch relativi al comportamento della folla. Fortunatamente, alcuni dei problemi più gravi riscontrati nei primi giorni (tra cui le compenetrazioni e le “cadute nel vuoto”) sembrerebbero risolti, ma é lecito aspettarsi ulteriori patch.

Buono il giudizio sul sonoro: tutti gli effetti sonori sono perfettamente ricreati, ed i doppiaggi sono di buona qualità - sebbene sia innegabile che alcune battute del crew alla lunga tendono a diventare ripetitive. La colonna sonora, come sempre nella saga, é limitata ai combattimenti e ad altre scene pregnanti, mentre durante l'esplorazione classica lascia spazio al sonoro ambientale. Non mancano i canti rivoluzionari intonati del popolo Francese, tra cui naturalmente la Marsigliese.



Luci e Ombre su Presente e Futuro



Assassin's Creed Unity riesce con successo a reinterpretare il concept della saga senza snaturarlo: i nuovi sistema di Parkour e di combattimento uniti ad un più efficiente approccio verso la componente stealth rendono il tutto particolarmente intrigante. Purtroppo però la perfezione non é ancora giunta: al di là dei succitati problemi di natura tecnica, il sistema presenta ancora nemici poco vari e con un'IA non certo eccellente, sebbene in verità il sistema di “livello” ne renda molti veramente pericolosi all'inizio della vicenda, alzando un po' l'asticella delle difficoltà.

La trama é ricca di intrighi, di tradimenti e doppi giochi: fedele a quanto ormai introdotto negli ultimi capitoli del brand, gli Assassini e i Templari che Arno incontrerà non saranno rispettivamente “buoni e cattivi”, ma abbonderanno in entrambe le fazioni i sentimenti personali, le contestazioni e le rivalità. La Rivoluzione, che inizialmente sembra essere semplicemente un fondale su cui si svolge la vicenda personale di Arno, diventerà ben presto un elemento fondamentale anche per la vita del protagonista - più o meno dall'incontro con Napoleone Bonaparte in poi (che naturalmente non sarà l'unico personaggio storico presente).
E' lecito aspettarsi ulteriori Patch


Come in tutti gli Assassin's Creed, anche in Unity abbonderanno i collezionabili da raccogliere in giro per la città: coccarde e manufatti saranno dispersi in giro, e alcuni glifi espressi nella maniera criptica di Nostradamus porteranno all'ottenimento della “armatura finale”. Non mancheranno neppure le missioni secondarie, come il restauro dei Club cittadini, le indagini di Vidocq o le cosiddette “storie di Parigi”. E poi, ovviamente, c'é tutto il comparto co-op.

In conclusione, se siete disposti a passare sopra ad una componente tecnica che, nonostante sia esteticamente bellissima, ancora abbisogna di qualche giro di vite (ma Ubisoft ci sta lavorando), Unity é indubbiamente un Assassin's Creed soddisfacente, ed essendo particolarmente slegato dalla “saga di Desmond” e dunque da tutta la serie fino ad ora, riesce ad essere particolarmente appetibile anche per i neofiti. Anche il multiplayer cooperativo costituisce una piacevole ventata - a patto di organizzarvi in club: in caso contrario rischiate di avere a che fare con gente che disattiva la chat vocale e attacca a testa bassa. Ma per la perfezione, attendiamo e speriamo nel prossimo capitolo.