Assassin's Creed Syndicate

di Roberto Vicario
Unica eccezione sotto questo aspetto riguarda le uccisioni finali di alto profilo, da compiere alla fine di ogni capitolo. Qui l'approccio sarà decisamente più sandbox, con l'obiettivo finale che potrà essere ucciso in diversi modi sfruttando delle opportunità di assistenza o di furtività che verranno segnalate sulla mappa di gioco. Un sistema che ricorda vagamente quello visto in Hitman, anche se decisamente meno accentuato. Queste sezioni di gioco ci hanno divertito, e sebbene rimanga tutto sempre incanalato all'interno delle scelte evidenziate, la possibilità di prendere strade diverse, e quella spruzzata di libertà che in piccolissima parte si respira, é sicuramente un valore aggiunto che merita di essere esplorato ed ampliato in futuro, magari allungandolo a tutte le tipologie di omicidio in game.

Nuove possibilità insomma, che vengono accentuate da una crescita del personaggio che ancora una volta sarà legata a tre rami di abilità principale: lo stealth, il combattimento e uno più generale. Ognuno dei due personaggi avrà una crescita separata, con alcune abilità specifiche per l'uno o per l'altra e questo obbligherà il giocatore a dover portare avanti di pari passo entrambi i personaggi.



Questo sarà fondamentale soprattutto in ottica free roaming perché Londra, fortunatamente, offre davvero un sacco di cose da fare e anche finita la storia non vi lascerà liberi. Ogni zona della città é un quartieri controllato da una banda rivale chiamata Blighters e al soldo di Lord Starrick. Proprio le bande é un'altra delle novità introdotte in questo capitolo, con i fratelli Frye che si troveranno a rivaleggiare per la supremazia tra le strade con la loro combriccola di uomini chiamata Rooks. I nostri Rooks potranno inoltre essere potenziati all'interno della nostra base, grazie ad un ramo di migliorie interamente dedicato a loro.

Ogni quartiere, dicevamo, avrà un livello di difficoltà, una serie di aree all'interno delle quali dovremo compiere delle missioni per poter essere liberate. Una volta che tutte le aree di un quartiere saranno state ripulite, partirà una vera e propria guerra fra bande (un modo molto elegante per rinominare una semplice e sincera scazzottata) per il controllo del quartiere. Uccidere il capo, ci darà il controllo di quella parte di Londra.



All'interno dei quartieri le missioni saranno sempre molto simili tra loro ma discretamente divertenti da giocare: dovremo liberare bambini dalla schiavitù all'interno di alcune fabbriche, uccidere membri della gang rivale, oppure catturare soggetti per la polizia, sfruttando la nuova possibilità di prendere in ostaggio alcuni personaggi passando inosservati all'interno di territori nemici.

Oltre a questo ci sarà la solita miriade di collezionabili tra casse, oggetti, fratture dell'Helix, oppure migliorare la nostra base che questa volta sarà un treno in costante movimento per la città. Molto interessanti si sono invece rivelate le missioni legate ai personaggi secondari. Ognuno di essi avrà missioni specifiche da farci portare a termine, e una volta che ci saremo riusciti, il loro livello di lealtà nei nostri confronti salirà.
Londra, fortunatamente, offre davvero un sacco di cose da fare.

Questo ci permetterà di acquisire man mano diversi elementi di personalizzazione per il nostro personaggio, un metodo sinceramente molto intelligente per far giocare anche queste side mission che spesso, in passato, sono state snobbate. Infine, non mancheranno le indagini per le missioni investigative chiamate Deadfrul Crimes (vi piace il collegamento?), sempre molto guidate ma con un pizzico di libertà maggiore rispetto al passato.

Visto che l'abbiamo citata, spendiamo due parole anche sulla personalizzazione dei due fratelli. Oltre alle già discusse abilità, ogni personaggio potrà vantare un'arma bianca (niente più spade ma tirapugni o eleganti bastoni con lama!) una pistola e la solita miriade di oggetti secondari. Come sempre personalizzare l'abito, la cappa, la cintura o migliorare le armi, ci permetterà di salire di livello in termini di furtività, danno e cosi via. Un sistema già visto in sostanza all'interno di Unity, e qui riproposto.

Menzione finale per le carrozze, ultima delle novità di cui vi parliamo all'interno di questo paragrafo. Di tutte quelle inserite é sicuramente quella che meno ci ha convinto, muoversi per le strade di Londra con i cavalli é decisamente scomodo a causa anche di una fisica non proprio perfetta (amche se migliorata rispetto al passato hands on) e che viene ulteriormente accentuata all'interno di alcune missioni di inseguimento o combattimento sulle carrozze stesse che poco si amalgamano a tutto il contesto di gioco. Fortunatamente si può fare a meno di utilizzarle per gran parte del gioco, ma di sicuro si tratta dell'introduzione meno valida di tutta l'offerta.



Una Londra viva e pulsante



Arriviamo così a parlare del sempre discusso comparto tecnico. Assassin's Creed: Syndicate sembra avere imparato dal suo predecessore proponendo una componente visiva forse meno di impatto ma decisamente più stabile sotto l'aspetto dei bug.

Intendiamoci, Londra é perfettamente realizzata: la nebbia notturna, i luoghi iconici, il distacco visivo tra i quartieri poveri e industriali con quelli più ricchi e nobili, sono tutti elementi che si percepiscono e riescono a creare quel grado di atmosfera estremamente positivo. Stesso discorso per gli NPC che rendono le strade della città vive e pulsanti. Tutto però sembra leggermente ridimensionato sotto l'aspetto della mera potenza grafica, a favore di una fluidità decisamente più apprezzata ed apprezzabile.

Detto questo dobbiamo ammettere che di lavoro da fare ce n'é ancora parecchio. Durante la nostra review session siamo comunque incappati in qualche grossolano problema di intelligenza artificiale dei nemici e qualche piccolo bug qua e la. Tuttavia niente di così tragico rispetto a quello che alcuni giocatori avevo trovato lo scorso anno con Unity.

Sotto l'aspetto audio il doppaggio é come sempre altalenante: convincente per alcuni personaggi e molto meno per altri. In linea di massima comunque il lavoro raggiunge la sufficienza e a parte qualche timbro di voce palesemente sbagliato, i dialoghi riescono a dare il giusto carisma e la giusta personalità ai singoli personaggi.

Tirando le somme possiamo tranquillamente affermare che Assassin's Creed: Syndicate risulta in tutto e per tutto un capitolo estremamente godibile della saga. Niente é snaturato, niente é evoluto, ma quello che si é cercato di fare é stato offrire un prodotto pulito, solido, e divertente, in modo da riconquistare quella fiducia che molti giocatori l'anno scorso hanno perso nei confronti della saga. In questo senso possiamo dire che a fronte di qualche rinuncia più o meno palese (componente tecnica inferiore e online su tutti) l'esperimento é riuscito.

Con Syndicate adesso gli sviluppatori hanno una base solidissima da cui ripartire, sperando che la serie faccia finalmente (magari già l'anno prossimo) quel salto di qualità che tutti noi ovviamente ci auguriamo. Nel frattempo divertitevi con questo nuovo capitolo.