Assetto Corsa Ultimate Edition

di Andrea Casetti

A fine agosto 2016 Assetto Corsa esordì sul mercato delle console convincendo la nostra redazione a tal punto da aggiudicarsi un voto eccellente (trovate la recensione dell'epoca a questo link), forte di una implementazione del modello di guida capace di entusiasmare, rifuggendo ogni deviazione verso il famigerato genere simcade che tanto spopola sulle console e confermando l'anima totalmente simulativa che il pubblico ha tanto apprezzato su PC.

Il successo di pubblico su console, tuttavia, è stato inferiore alle attese, vuoi per la scarsa propensione dell'utente da salotto ad adattarsi a simulazioni pure, vuoi per la necessità di un buon volante per apprezzare al 100% quanto di buono messo insieme dagli sviluppatori di Kunos Simulation (che a dirla tutta hanno bistrattato un tantino il nostro fidato Dualshock), vuoi per un prezzo che non appariva particolarmente accattivante vista la mole iniziale di contenuti ("solo" un centinaio scarso di vetture e una ventina di tracciati) che certo non può competere con i primi della classe.

Questione di DLC

Il team di sviluppo, tuttavia, ha di tanto in tanto rimpolpato parco auto e circuiti a suon di DLC a pagamento che hanno assottigliato (ma non colmato del tutto) il gap in termini numerici rispetto ai vari Gran Turismo e Forza Motorsport. Quello che differenzia Assetto Corsa rispetto a qualsiasi altra produzione videoludica è la cura con cui ogni singola vettura è stata modellata e rappresentata. E non stiamo parlando di modelli 3D, bensì di parametri di telemetria, risposta ai comandi, prestazioni e quanto altro.

Dopo aver emesso i sopra citati DLC, gli sviluppatori hanno reso disponibile infine Assetto Corsa Ultimate Edition (ACUE, da qui in poi), una sorta di aggiornamento alla data odierna del titolo originale, a cui sono stati aggiunti tutti i DLC fin qua rilasciati, includendo il Prestige Pack, i Porsche Pack, Red Pack, Ready to Race Pack, Japanese Pack e infine il Ferrari 70th Anniversary DLC. Tutta questa mole di aggiornamenti hanno complessivamente portato a 178 il numero di vetture incluse nel gioco, così come i tracciati sono ora 16, percorribili in 33 differenti configurazioni.

Altre migliorie

Se da un lato i vari aggiornamenti hanno ampliato la possibilità di scelta del parco auto e dei percorsi, dall'altro sono stati smussati alcuni difetti prettamente visivi come il tearing, popup e cali sporadici di frame rate al fine di garantire un'esperienza di gioco migliore, anche se il livello grafico di GT Sport non è stato avvicinato. Alcuni difetti tuttavia permangono, come ad esempio  l'implementazione del Dualshock 4 che è rimasta immutata, con una fortissima disparità rispetto al volante tale da rendere impietoso il confronto tra due utenti armati di periferiche differenti. Una maggiore cura nel rendere il nostro amato Dualshock un tantino più efficace (magari aggiungendo l'implementazione dei sensori inerziali per mimare lo sterzo, come avviene nella stragrande maggioranza degli altri racing) avrebbe potuto avvicinare una porzione di pubblico che di fatto è rimasto tagliata fuori.

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Allo stesso modo dobbiamo recriminare come le visuali dall'esterno (quelle canoniche dal retro della vettura) soffrano ancora di un po' di eccessivi movimenti innaturali nei cambi di direzione che portano le vetture a sfiorare l'inguidabilità e costringendo di fatto il giocatore a rientrare nell'abitacolo sfruttando le seppur splendide visuali interne (ma che potrebbero essere indigeste ad alcuni).

Gameplay immutato

Nemmeno la già criticata modalità Carriera è stata rivisitata, la quale continua ad essere una successione sequenziale di prove senza premi di sorta, senza una vera e propria progressione percepita dall'utente, tant'è che tutte le auto (così come i circuiti) sono disponibili sin da subito.

Per il resto si tratta dello stesso gioco che abbiamo apprezzato un paio di anni fa, una specie di estensione sensoriale per i fortunati possessori di un volante con force feedback, capace di farci percepire tutto ciò che il reale volante di una supersportiva ci farebbe sentire, come quel preciso avvallamento dell'asfalto nel momento in cui dovessimo approcciare quella determinata curva di quel particolare circuito con una frenata al limite.

ACUE, quindi, continua ad essere un inno alla guida, un'acclamazione alla rigorosità del modello di simulazione messo insieme dagli sviluppatori romani che sono stati capaci di mettere insieme uno dei più solidi simulatori di guida in circolazione (anche considerando il vasto panorama delle produzioni PC). Chi gioca ad ACUE lo fa per imparare a conoscere ognuna delle 178 vetture presenti nel gioco cominciando a "darle del lei" per poi proseguire ad affinarne la conoscenza, scoprirne man mano i limiti e prevedendone progressivamente i punti in cui sottosterzo (o sovrasterzo) prenderanno il sopravvento, per poi riuscire nell'intento di portarla al limite e quindi essere finalmente pronti a gareggiare contro l'agguerrita community online in sfide all'ultima staccata.

Novità

La domanda ora, quindi è se questo vale davvero la pena sborsare i circa 40 euro corrispondenti al prezzo di acquisto di questo ACUE. Vediamo quindi il contenuto dei pacchetti aggiuntivi rispetto alla versione originale.

Con il Prestige Pack il gioco si è arricchito di nove auto aggiuntive che comprendono, supersportive marchiate Ferrari, Audi, Lamborghini, Nissan, BMW eccetera.

Il Porsche Pack, come suggerisce il nome stesso, ha visto l'approdo di numerose auto iconiche della Casa tedesca, tra cui non è possibile non menzionare la 911 Carrera S, la Cayman GT4 Clubsport.

Il Red Pack, invece, ha accolto a braccia aperte il circuito austriaco Red Bull Ring, in aggiunta a sette altre vetture prettamente italiane (come suggerisce il colore protagonista di questo pacchetto, il rosso appunto) divise tra Ferrari, Lamborghini e Maserati.

Il Ready to Race Pack ha visto ampliare il parco auto grazie a un gruppetto di 10 altre vetture da corsa suddivise tra Audi, Lotus, Maserati, McLaren e Toyota.

Il Japanese Pack ha invece aperto gli sportelli di sette pepatissme sportive giapponesi (più alcune varianti tuned) tra cui Toyota Supra MK IV, Mazda RX-7 Spirit R, Nissan GT-R R34 Skyline V-Spec e così via.

Il Ferrari 70th Anniversary DLC, infine, ha celebrato il settantesimo anniversario della Casa del Cavallino Rampante con sette icone tra cui la 250 GTO (1962), la 288 GTO del (1984), la 812 Superfast (2017), senza contare la splendida F2004 che Schumacher aveva portato alla conquista di uno dei suoi titoli mondiali.