Atelier Escha & Logy: Alchemist of Dusk Sky
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Nel villaggio di frontiera di Colseit, che ha avuto un rapido sviluppo grazie all'approdo delle mongolfiere, vive la giovane alchimista Escha Malier. Escha é stata assunta per il reparto ricerca e sviluppo del governo, ed il primo giorno di lavoro fa conoscenza con Logix Ficsario - Logy per tutti - un alchimista proveniente da Central City. I due dovranno quindi cominciare a risolvere con l'alchimia i vari problemi che affliggono la comunità, e contemporaneamente indagare sulla possibilità di raggiungere le misteriose rovine volanti dove neppure gli aerostati riescono ad approdare. Ma occhio alle scadenze: questa non é una vacanza, é lavoro!
Atelier Escha & Logy: Alchemist of the Dusk Sky é il 15 titolo della serie Atelier di Gust, nonché il secondo - dopo il prequel Ayesha - sviluppato sotto il vessillo di Tecmo Koei. Abbiamo detto che Ayesha é il prequel, ma questo significa semplicemente che i due giochi sono ambientati l'uno dopo l'altro nel medesimo mondo, ma a parte qualche “vecchia faccia” che ritorna e qualche sporadico riferimento alla storia precedente, in generale l'avventura di Escha e Logy (o “escatology”, come lo pronunciano i Giapponesi, dando vita a un innocente gioco di parole) seguirà un canovaccio indipendente.
All'inizio della vicenda potremo scegliere se eleggere a protagonista Escha oppure Logy: a prescindere dalla scelta compiuta entrambi i personaggi saranno disponibili nel party sin dall'inizio, e pertanto dal punto di vista del gameplay vero e proprio non cambierà granché. Quello che cambierà sarà però il “punto di vista” con cui vivrete alcune situazioni di trama: il protagonista scelto, oltre a non poter essere rimosso dal party attivo, sarà infatti sempre presente in tutte le scenette e i dialoghi, e talvolta esprimerà i suoi pensieri e le sue meditazioni.
A prescindere dalla scelta, come s'é detto, l'avventura seguirà tendenzialmente il medesimo schema. Com'é ormai tradizione per la serie (per lo meno da Rorona in poi), dovrete perennemente fare i conti col calendario: il gioco vi porrà infatti un obiettivo “Primario” che dovrete conseguire entro il tempo limite di 4 mesi, il quale potrebbe cominciare con un'esplorazione e tramutarsi poi in una serie di combattimenti e/o di sintesi alchemiche. Intorno a questo, in uno schema concentrico, saranno posti altri 8 obiettivi “Secondari” che, se raggiunti, vi garantiranno bonus e benefit di un certo livello, ed infine intorno saranno posizionati altri 16 obiettivi “Minori” utili per ottenere premi extra.
Come sempre, le principali attività a cui dedicarsi saranno due: l'alchimia e l'avventura. Escha e Logy sono alchimisti di scuola differente: la ragazza utilizza il classico “calderone” reso famoso dalla serie, mentre il ragazzo, proveniente dalla più ricca Central City, é utente di apparecchiature più sofisticate che all'inizio del gioco non saranno disponibili, ma che verranno introdotte proseguendo nella trama. In generale, l'alchimia si basa sul concetto di “sintetizzare” (cioé creare nuovi oggetti o potenziare i vecchi) partendo dai componenti reperibili nei negozi o nelle aree pericolose.
Man mano che si incrementa la propria esperienza nel campo e si mette mano a nuovi grimori contenenti “ricette” si renderanno ovviamente disponibili nuovi oggetti da sintetizzare. Non solo: l'esperienza permetterà ai due alchimisti di sfruttare al meglio alcune caratteristiche dei reagenti, permettendo per esempio di enfatizzare una componente elementale piuttosto che un'altra o di decidere quali proprietà speciali degli oggetti di base migrino nel prodotto finito. L'alchimia non risulta dunque essere un mero “buttare nel calderone”, ma richiede un minimo di attenzione e di pratica per ottenere risultati superiori.
L'avventura si basa invece sul recarsi nelle varie aree circostanti la città - anche se le distanze si allungheranno ben presto - in cerca di materiali e di mostri da sconfiggere. Molto spesso gli obbiettivi impostici implicheranno il raggiungimento di zone impervie o sconfiggere nemici particolari, pertanto si riproporrà la classica formula che identifica la serie: utilizzare l'alchimia per potenziarsi in vista delle avventure, affrontare le avventure per ottenere nuovi elementi alchemici. Un “serpente che si morde la coda”, se vogliamo, che però tiene ancora la serie in una forma smagliante.
Una volta avuto accesso alle aree esplorabili, potrete gironzolare in cerca di materiali: i mostri si aggireranno intorno a voi e cercheranno di aggredirvi, ma con un po' di accortezza sarà spesso possibile evitarli oppure, agendo per primi, affrontarli col beneficio dell'iniziativa. Qualsiasi attività, sia essa la sintesi alchemica, il viaggio, la raccolta dei componenti o il combattimento, consumerà tempo prezioso, quindi (come già detto) tenete sempre un occhio sul calendario. Le attività svolte “sul campo” (raccolta e battaglie) andranno inoltre a riempire un indicatore che, se svuotato, permetterà di ottenere oggetti rari oppure di affrontare mostri speciali.
I combattimenti si svolgeranno a turni: ciascun combattente troverà il proprio posto sulla barra di progresso nella parte alta dello schermo e a seconda dell'azione svolta al proprio turno sarà poi riposizionato. Oltre a questa turnazione classica, il gioco farà largo uso delle azioni di supporto: spendendo parte dell'indicatore che si riempirà progressivamente nell'angolo inferiore destro, infatti, potrete far intervenire uno (o più) degli altri personaggi durante l'attacco di un compagno, oppure anteporlo a difesa. La possibilità di scambiare la prima linea con le riserve e di caricare attacchi speciali di gruppo fa il resto per rendere il gameplay progressivamente più accattivante.
Dal punto di vista grafico, Gust ha dimostrato negli anni di sapersi progressivamente migliorare: sebbene l'ottimo stile di artwork e portait non avesse bisogno di alcun ritocco, é innegabile che dai tempi di Rorona sia siano fatti passi da gigante su tutto il resto, ed anche paragonando E&L al precedente Ayesha é visibile una cura ancora più certosina nei modelli, negli ambienti, nelle textures e negli effetti. Il tutto rimane sempre concepito in maniera “fumettosa”, colorato con tinte pastello e gestito dal cell-shading e comunque concepito in una chiave piuttosto semplice, ma é indubbio che il risultato finale sia quanto di meglio sia finora uscito dalle mani del team.
Soddisfacente anche il giudizio sul comparto audio: la colonna sonora propone un buon numero di musiche, correlate alle locazioni, alle situazioni e persino ai singoli personaggi, tutte piacevoli e mai noiose, neppure quando vi soffermate a lungo nella stessa zona, oppure nell'Atelier per fare numerose sintesi. Per la gioia dei puristi, che se ne sono visti privare nel capitolo di Ayesha, torna la selezione del banco linguistico per i doppiaggi: Inglese o originale Giapponese - decisamente migliore. I testi di gioco sono interamente in Inglese.
Prendere confidenza col sistema di gioco é ancora una volta piuttosto semplice: le prime sintesi e i primi combattimenti sono certamente accessibili a chiunque, e qualsiasi altra aggiunta progressiva é accompagnata da appositi tutorial - oltre al fatto che in caso di dubbio si può optare per un veloce salvataggio prima di “sperimentare”. Il gioco é strutturato in modo che nei primi quadrimestri sia relativamente semplice e veloce raggiungere l'obiettivo primario, lasciando così parecchio “free time” al giocatore in modo da poter perseguire quelli secondari. In seguito le cose si fanno più complesse, ma in generale un giocatore accorto non dovrebbe avere particolari problemi a proseguire nella trama sempre e comunque.
Trama che naturalmente si snoda attraverso numerose ore di gioco, tra sintesi, esplorazioni, combattimenti e - non ultimi - numerosissimi dialoghi. Oltre al fatto che, com'é tradizione per la serie, la vicenda può avere differenti esiti a seconda delle vostre “prestazioni”, non é da sottovalutare il fatto che la presenza di due protagonisti, e dunque di due “punti di vista” e due specifiche sotto-storie, implichi almeno un completo re-run dopo averlo terminato la prima volta. Sebbene siano presenti riferimenti ad Aetlier Ayesha, inoltre, la trama fa del suo meglio per essere indipendente e dunque godibile, riallacciandosi un po' al concept “accademico” proprio di Rorona e Meruru piuttosto che a quello “avventuroso” di Totori o della stessa Ayesha.
In sostanza, Atelier Escha & Logy: Alchemist of the Dusk Sky riesce ancora una volta a reinterpretare la formula vincente di Gust con una veste grafica migliorata e tante innovazioni che rendono il tutto più vario pur nel rispetto della tradizione. Un capitolo che non mancherà di divertire i fan e che potrebbe irretire anche qualche nuova leva.
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Atelier Escha & Logy: Alchemist of the Dusk Sky é il 15 titolo della serie Atelier di Gust, nonché il secondo - dopo il prequel Ayesha - sviluppato sotto il vessillo di Tecmo Koei. Abbiamo detto che Ayesha é il prequel, ma questo significa semplicemente che i due giochi sono ambientati l'uno dopo l'altro nel medesimo mondo, ma a parte qualche “vecchia faccia” che ritorna e qualche sporadico riferimento alla storia precedente, in generale l'avventura di Escha e Logy (o “escatology”, come lo pronunciano i Giapponesi, dando vita a un innocente gioco di parole) seguirà un canovaccio indipendente.
All'inizio della vicenda potremo scegliere se eleggere a protagonista Escha oppure Logy: a prescindere dalla scelta compiuta entrambi i personaggi saranno disponibili nel party sin dall'inizio, e pertanto dal punto di vista del gameplay vero e proprio non cambierà granché. Quello che cambierà sarà però il “punto di vista” con cui vivrete alcune situazioni di trama: il protagonista scelto, oltre a non poter essere rimosso dal party attivo, sarà infatti sempre presente in tutte le scenette e i dialoghi, e talvolta esprimerà i suoi pensieri e le sue meditazioni.
A prescindere dalla scelta, come s'é detto, l'avventura seguirà tendenzialmente il medesimo schema. Com'é ormai tradizione per la serie (per lo meno da Rorona in poi), dovrete perennemente fare i conti col calendario: il gioco vi porrà infatti un obiettivo “Primario” che dovrete conseguire entro il tempo limite di 4 mesi, il quale potrebbe cominciare con un'esplorazione e tramutarsi poi in una serie di combattimenti e/o di sintesi alchemiche. Intorno a questo, in uno schema concentrico, saranno posti altri 8 obiettivi “Secondari” che, se raggiunti, vi garantiranno bonus e benefit di un certo livello, ed infine intorno saranno posizionati altri 16 obiettivi “Minori” utili per ottenere premi extra.
Come sempre, le principali attività a cui dedicarsi saranno due: l'alchimia e l'avventura. Escha e Logy sono alchimisti di scuola differente: la ragazza utilizza il classico “calderone” reso famoso dalla serie, mentre il ragazzo, proveniente dalla più ricca Central City, é utente di apparecchiature più sofisticate che all'inizio del gioco non saranno disponibili, ma che verranno introdotte proseguendo nella trama. In generale, l'alchimia si basa sul concetto di “sintetizzare” (cioé creare nuovi oggetti o potenziare i vecchi) partendo dai componenti reperibili nei negozi o nelle aree pericolose.
Man mano che si incrementa la propria esperienza nel campo e si mette mano a nuovi grimori contenenti “ricette” si renderanno ovviamente disponibili nuovi oggetti da sintetizzare. Non solo: l'esperienza permetterà ai due alchimisti di sfruttare al meglio alcune caratteristiche dei reagenti, permettendo per esempio di enfatizzare una componente elementale piuttosto che un'altra o di decidere quali proprietà speciali degli oggetti di base migrino nel prodotto finito. L'alchimia non risulta dunque essere un mero “buttare nel calderone”, ma richiede un minimo di attenzione e di pratica per ottenere risultati superiori.
L'avventura si basa invece sul recarsi nelle varie aree circostanti la città - anche se le distanze si allungheranno ben presto - in cerca di materiali e di mostri da sconfiggere. Molto spesso gli obbiettivi impostici implicheranno il raggiungimento di zone impervie o sconfiggere nemici particolari, pertanto si riproporrà la classica formula che identifica la serie: utilizzare l'alchimia per potenziarsi in vista delle avventure, affrontare le avventure per ottenere nuovi elementi alchemici. Un “serpente che si morde la coda”, se vogliamo, che però tiene ancora la serie in una forma smagliante.
Una volta avuto accesso alle aree esplorabili, potrete gironzolare in cerca di materiali: i mostri si aggireranno intorno a voi e cercheranno di aggredirvi, ma con un po' di accortezza sarà spesso possibile evitarli oppure, agendo per primi, affrontarli col beneficio dell'iniziativa. Qualsiasi attività, sia essa la sintesi alchemica, il viaggio, la raccolta dei componenti o il combattimento, consumerà tempo prezioso, quindi (come già detto) tenete sempre un occhio sul calendario. Le attività svolte “sul campo” (raccolta e battaglie) andranno inoltre a riempire un indicatore che, se svuotato, permetterà di ottenere oggetti rari oppure di affrontare mostri speciali.
I combattimenti si svolgeranno a turni: ciascun combattente troverà il proprio posto sulla barra di progresso nella parte alta dello schermo e a seconda dell'azione svolta al proprio turno sarà poi riposizionato. Oltre a questa turnazione classica, il gioco farà largo uso delle azioni di supporto: spendendo parte dell'indicatore che si riempirà progressivamente nell'angolo inferiore destro, infatti, potrete far intervenire uno (o più) degli altri personaggi durante l'attacco di un compagno, oppure anteporlo a difesa. La possibilità di scambiare la prima linea con le riserve e di caricare attacchi speciali di gruppo fa il resto per rendere il gameplay progressivamente più accattivante.
Dal punto di vista grafico, Gust ha dimostrato negli anni di sapersi progressivamente migliorare: sebbene l'ottimo stile di artwork e portait non avesse bisogno di alcun ritocco, é innegabile che dai tempi di Rorona sia siano fatti passi da gigante su tutto il resto, ed anche paragonando E&L al precedente Ayesha é visibile una cura ancora più certosina nei modelli, negli ambienti, nelle textures e negli effetti. Il tutto rimane sempre concepito in maniera “fumettosa”, colorato con tinte pastello e gestito dal cell-shading e comunque concepito in una chiave piuttosto semplice, ma é indubbio che il risultato finale sia quanto di meglio sia finora uscito dalle mani del team.
Soddisfacente anche il giudizio sul comparto audio: la colonna sonora propone un buon numero di musiche, correlate alle locazioni, alle situazioni e persino ai singoli personaggi, tutte piacevoli e mai noiose, neppure quando vi soffermate a lungo nella stessa zona, oppure nell'Atelier per fare numerose sintesi. Per la gioia dei puristi, che se ne sono visti privare nel capitolo di Ayesha, torna la selezione del banco linguistico per i doppiaggi: Inglese o originale Giapponese - decisamente migliore. I testi di gioco sono interamente in Inglese.
Prendere confidenza col sistema di gioco é ancora una volta piuttosto semplice: le prime sintesi e i primi combattimenti sono certamente accessibili a chiunque, e qualsiasi altra aggiunta progressiva é accompagnata da appositi tutorial - oltre al fatto che in caso di dubbio si può optare per un veloce salvataggio prima di “sperimentare”. Il gioco é strutturato in modo che nei primi quadrimestri sia relativamente semplice e veloce raggiungere l'obiettivo primario, lasciando così parecchio “free time” al giocatore in modo da poter perseguire quelli secondari. In seguito le cose si fanno più complesse, ma in generale un giocatore accorto non dovrebbe avere particolari problemi a proseguire nella trama sempre e comunque.
Trama che naturalmente si snoda attraverso numerose ore di gioco, tra sintesi, esplorazioni, combattimenti e - non ultimi - numerosissimi dialoghi. Oltre al fatto che, com'é tradizione per la serie, la vicenda può avere differenti esiti a seconda delle vostre “prestazioni”, non é da sottovalutare il fatto che la presenza di due protagonisti, e dunque di due “punti di vista” e due specifiche sotto-storie, implichi almeno un completo re-run dopo averlo terminato la prima volta. Sebbene siano presenti riferimenti ad Aetlier Ayesha, inoltre, la trama fa del suo meglio per essere indipendente e dunque godibile, riallacciandosi un po' al concept “accademico” proprio di Rorona e Meruru piuttosto che a quello “avventuroso” di Totori o della stessa Ayesha.
In sostanza, Atelier Escha & Logy: Alchemist of the Dusk Sky riesce ancora una volta a reinterpretare la formula vincente di Gust con una veste grafica migliorata e tante innovazioni che rendono il tutto più vario pur nel rispetto della tradizione. Un capitolo che non mancherà di divertire i fan e che potrebbe irretire anche qualche nuova leva.