Atelier Rorona: Alchemist of Arland

Atelier Rorona Alchemist of Arland
Che fareste se foste l'apprendista alchimista dell'unico laboratorio del regno di Arland e se il vostro maestro lasciasse nelle vostre mani il compito di evitare la chiusura dell'esercizio? É quello che capita alla giovane Rorolina (per tutti Rorona), apprendista per debito di riconoscenza della pigra Astrid, che si ritrova da un giorno all'altro con le sorti del laboratorio sulle spalle: se non accontenterà il re per i successivi tre anni, superando con successo dodici missioni trimestrali, sarà costretta a lasciare la sua casa per seguire la maestra chissà dove. Così, tra ricette alchemiche, raccolte di ingredienti, scaramucce coi mostri, intrighi politici e chiacchiere con gli amici, Rorona si prepara a diventare un'esperta alchimista.

Il team Gust torna sulle nostre console con un titolo della serie Atelier, anche se il vecchio nome Iris viene accantonato in forza di una nuova storyline, contemporaneamente ad una nuova concezione tecnica. Dismessi gli abiti bidimensionali a cui ci hanno finora abituati, gli sviluppatori ci propongono un mondo a tre dimensioni, sebbene certo non allo stato dell'arte ma comunque fedele al loro stile “da manga”. Lo scopo del gioco sarà, come accennato, quello di superare le dodici missioni che ci verranno assegnate dal re di Arland - non lui in persona, i suoi attendenti - con l'obbligo di rispettare i termini di tempo imposti. La maggior parte di queste missioni consisteranno nel sintetizzare tramite l'alchimia gli oggetti richiesti, ma non mancheranno le variazioni come la caccia al mostro.

Ecco Rorona nell'atto di usare un incantesimo in battaglia
Ecco Rorona nell'atto di usare un incantesimo in battaglia
I mostri c'inseguiranno in maniera perniciosa, ma non é difficile schivarne qualcuno
I mostri c'inseguiranno in maniera perniciosa, ma non é difficile schivarne qualcuno
I siparietti comici o semi-comici si susseguiranno
I siparietti comici o semi-comici si susseguiranno


Per conseguire questi obiettivi sarà presto o tardi necessario recarsi nelle locazioni circostanti alla città per raccogliere gli ingredienti necessari alle sintesi, locazioni che naturalmente saranno infestate da mostri e creature selvatiche da affrontare. Per fortuna Rorona potrà portare con sé fino a due amici, come la viziata Cordelia o il cavaliere Sterk, per darle man forte nelle battaglie: queste si svolgeranno secondo uno schema piuttosto semplice e classico, vale a dire quello degli scontri a turni, con ordini impartiti tramite menù. Una cosa particolare di Atelier Rorona é il fatto che non siano presenti “punti magia”, e tutti gli attacchi e le abilità speciali consumino direttamente la barra della vita del personaggio - abbastanza buffo quando si tratta di poteri di guarigione, comunque vantaggiosi.
Per quanto le scaramucce coi mostri possano talvolta richiedere una certa dose di attenzione e cautela, soprattutto quando ci si avventura per la prima volta in luoghi appena sbloccati, ciò che veramente comporta una notevole dose di attenzione in Atelier Rorona é il fattore “tempo”. Oltre alle richieste del re, infatti, ci verranno proposte un gran quantitativo di missioni secondarie, vere e proprie “commissioni” da parte di personaggi specifici o in generale da un incaricato della comunità. Oltre a garantirci una ricompensa in denaro, utile per l'acquisto soprattutto dei tomi alchemici contenenti nuove ricette, queste missioni avranno lo scopo di accrescere la nostra amicizia con queste persone, in modo da ottenere missioni sempre più redditizie (e difficili).

Il problema é che quasi tutte queste missioni hanno un limite di giorni per essere svolte e che le due principali attività di Rorona - ossia la sintesi alchemica e i viaggi nelle locazioni esterne - richiederanno sempre una certa spesa in termini di tempo. Per quanto all'inizio sia pertanto possibile accogliere a piene mani tutte le richieste e portarle a termine con facilità, in seguito le cose si faranno più delicate: fallire o annullare una missione non comporterà il game-over (a meno che non sia una delle quest regali) ma certo il committente non ne sarà soddisfatto. Quando poi i committenti cominceranno a richiedervi di realizzare oggetti e componenti che soddisfino particolari requisiti di qualità o dotati di caratteristiche rare, allora le cose cominceranno a farsi veramente serie.

Graficamente siamo di fronte ad un prodotto ibrido: tutti i portrait dei personaggi e le icone degli oggetti sono bidimensionali, realizzati molto bene sfruttando le potenzialità di un supporto HD, e brillano per varietà come espressioni e pose, pur essendo essenzialmente statici. Tutto ciò che é tridimensionale appare a primo acchito piuttosto semplice, ma in realtà molto di questo é dovuto alla scelta stilistica applicata: siamo comunque al cospetto di modelli molto curati dal punto di vista del numero di poligoni e texturizzati in cell shading, con animazioni fluide sebbene molto “da cartone animato” che si muovono in ambienti abbastanza gradevoli, anche se un po' spogli. Diciamo che dal punto di vista essenziale e pratico la grafica va bene ed é gradevole, ma certo non siamo al top.
Niente da eccepire invece per quanto concerne il sonoro, visto che il gioco propone una gamma abbastanza ampia di temi musicali, adatti alle varie locazioni, e non mancano anche delle variazioni sul brano per i combattimenti; l'unica musica che alla lunga può diventare un po' ripetitiva é quella del laboratorio, specie quando capita di rimanere parecchi minuti impegnati a esaminare gli oggetti nell'inventario e a destreggiarsi nelle sintesi alchemiche. Il gioco ci offre due tracce per i doppiaggi: l'ottimo originale Giapponese e un discreto Americano; i sottotitoli sono disponibili in Inglese oppure in Francese.

Lionela si affida alle sue marionette magiche
Lionela si affida alle sue marionette magiche
Ecco la marionettista coi suoi gatti: sono realmente vivi o é lei a muoverli inconsciamente?
Ecco la marionettista coi suoi gatti: sono realmente vivi o é lei a muoverli inconsciamente?
Sterk é probabilmente il combattente più forte che avrete a disposizione
Sterk é probabilmente il combattente più forte che avrete a disposizione


Prendere confidenza col sistema di gioco é semplicissimo, oltre per la natura non particolarmente complessa del sistema anche grazie alla presenza di esplicativi tutorial ogni qualvolta un nuovo elemento viene inserito nel calderone. Se all'inizio avrete l'impressione di un titolo banale e vi sembrerà di poter serenamente alternare le fase di raccolta e quelle di sintesi, ben presto al crescere delle richieste e delle locazioni vi renderete conto che organizzare il vostro tempo e le vostre energie può essere più complesso del previsto. Difficilmente vi troverete con l'acqua alla gola nella quest principale - anzi, solitamente potreste riuscire a superarla anche entro il primo mese dall'assegnazione dell'obiettivo trimestrale - ma ciò non toglie che non vi troverete mai senza niente da fare.

Atelier Rorona ha però almeno due elementi che, pur non potendo essere considerati difetti, ci hanno fatto un po' storcere il naso. Il primo é il fatto che la trama proceda secondo le succitate dodici quest regali, e salvo qualche “sabotaggio” ordito da chi ha interesse a far chiudere il laboratorio mancherà una vera e propria presenza ostile: il vero nemico é il “tempo” e sembra quasi di essere uno studente universitario alle prese con le scadenze degli esami, o se preferite un iscritto ad un master di alchimia. Manca quindi in un certo senso “il mordente”, il vero stimolo ad andare avanti per vedere “cosa succederà poi”, perché anche l'introduzione di nuovi personaggi o meccaniche non cambierà il concept: si va avanti a ricerche di ingredienti e sintesi alchemiche.

L'altro elemento é una sorta di semplificazione dell'alchimia rispetto alla serie Iris. Quando avete una ricetta potrete spesso utilizzare ingredienti differenti, e per quanto la qualità e le proprietà dell'oggetto finale dipendano dal materiale impiegato, la sua natura non cambia. Spieghiamo meglio: se state sintetizzando una pezza di stoffa, potete partire dal cotone, dalle piume d'uccello, dalla pelle di lupo o altri elementi, che magari non sono intercambiabili in altre sintesi, ed anche se il risultato erediterà dal materiale grezzo la qualità e le caratteristiche speciali, di base rimarrà sempre una pezza di stoffa. Negli altri Atelier, invece, variare gli ingredienti portava spesso a risultati sostanzialmente differenti (nell'esempio precedente, stoffa fine, stoffa morbida, stoffa robusta...).

Fortunatamente pensano l'ambientazione molto pacifica e il carisma dei personaggi a rendere la vicenda un po' più frizzante, con continui battibecchi tra i protagonisti, problemi personali di questo o quello, incomprensioni e interminabili teatrini. Riuscire a seguire tutto può essere impegnativo, e probabilmente il gioco é studiato in modo che i famosi tre anni (dodici quest) scorrano più velocemente di quanto non si possa pensare, diciamo trenta-quaranta ore, ma magari in seguito si possa ri-giocare il tutto cercando di dedicarsi maggiormente a ciò che in un primo tempo si é trascurato. Atelier Rorona non sarà probabilmente un capolavoro, ma é un titolo ben fatto, per certi versi originale, sicuramente rilassante, a tratti spassoso e nel complesso gradevole che fa ben sperare per le future realizzazioni del team Gust.

Un Puni di quelle dimensioni può preoccupare
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Rorona avrà più amici di quanti non pensi inizialmente
Rorona avrà più amici di quanti non pensi inizialmente
Una bastonata ben assestata ci darà l'iniziativa nel primo round di combattimento
Una bastonata ben assestata ci darà l'iniziativa nel primo round di combattimento


Atelier Rorona: Alchemist of Arland
7

Voto

Redazione

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Atelier Rorona: Alchemist of Arland

Gust prova a proporre il suo concept di gioco alle nuove generazioni con un nuovo filone della serie Alchemist, mettendo da parte non solamente il nome di Iris ma anche alcuni elementi classici. Il risultato é più quello di un affannoso master in alchimia piuttosto che di una vera e propria avventura, ma le buone idee ci sono e nel complesso non stiamo parlando di qualcosa da prendere sottogamba. Certo la strada verso il capolavoro é lunga, ma Rorona e soci non hanno fretta.

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