Athens 2004
di
Francesco 'Oasis' Menna
Rieccoci qua a parlare dunque, a distanza di poco tempo dalla preview, di Athens 2004. La versione definitiva è giunta da poco in redazione e ci siamo subito scatenati coi nostri pad per battere record su record. E, ovviamente, per dire a voi lettori appassionati, cosa ne pensiamo del nuovo simulatore sportivo multievento presentato da Sony e che annovera tra i suoi appassionati, nientepopodimenoche Yuri Chechi, portabandiera italiano nella rassegna olimpica. Esordiamo dicendo che più o meno tutte le indicazioni che ci erano state date dalla versione demo sono state confermate, ma le sorprese di certo ci sono state. Andiamo a vedere dove...
Cominciamo subito con il diro che il ventaglio di discipline olimpiche prese in esame da Sony è davvero ampio: dal nuoto (in quattro stili differenti), alle discipline di tiro con l'arco e al piattello, dai 100 M ai 1500 M, dal salto triplo al salto con l'asta, per un totale di quasi trenta specialità sportive. Da notare la mancanza di alcuni sport che invece erano presenti in Track And Field 2 e di cui si sente un po' la mancanza in Athens. Stiamo parlando della scherma, del Taekwondo, della canoa, della barra orizzontale, dei tuffi. Tuttavia è altrettanto vero che nel titolo Konami non vi erano il lancio del disco, del peso, il corpo libero, o il volteggio. Forse però sarebbe stata più gradita l'introduzione, in Athens, di alcune discipline meno ginniche(come appunto arti marziali e scherma), per dare una maggiore varietà. Varietà che invece nel vetusto gioco Konami era tutt'altro che assente.
Ma non pensate che Athens non sia un gioco completo: al contrario, di varietà ce n'è in abbondanza. Eseguire in maniera perfetta i vari esercizi nelle diverse discipline necessiterà di tre fattori: abilità nel button mashing, precisione e sangue freddo. Considerate anche che alcune discipline richiederanno un grande sforzo tattico. Per esempio, gli 800 metri non richiedono button mashing, ma solo sapere maneggiare le leve analogiche per non far affaticare troppo il vostro atleta in attesa dello sprint finale. Contate poi che, nella stessa disciplina, possa essere necessario sia una grande abilità nel button mashing, sia nel sangue freddo: è il caso del sollevamento pesi in cui dovrete stare attenti e pronti a schiacciare L1 mentre siete al massimo dello sforzo per caricare la barra di potenza. Di varietà, in poche parole, ce n'è in abbondanza, pur senza arrivare ai fasti di Track And Field 2.
Un gioco che riapre un genere.
Athens è un buon gioco, lo abbiamo detto più volte, e ha il pregio, quindi, di far rivivere in maniera convincente una tipologia di giochi(quelli sportivi multievento), che sembrava morto e sepolto. Evidentemente, invece, questo genere ha ancora parecchio da dire, dato l'enorme divertimento che riesce ancora a provocare, specie se giocato in multiplayer. C'è anche da dire che la licenza ufficiale del CIO, fa la sua parte: ogni nazione ha le sue uniformi, realizzate con discreta cura e varietà.
In più, come detto anche in fase di preview, alla Sony si sono anche improvvisati indovini per realizzare gli impianti sportivi dove realmente si terranno le competizioni (impianti ancora da ultimare in molti casi).
Il risultato è comunque molto gradevole, e quindi va fatto un plauso a chi è riuscito a virtualizzare gli stadi addirittura prima che la loro controparte reale fosse stata realizzata. Un'altra caratteristica singolare sta nel fatto che, in alcuni casi, la stessa disciplina affrontata dagli uomini o dalle donne, comporti un gameplay diverso, come nel caso del corpo libero. Come ben sapete, questo tipo di giochi dà il meglio di sé in multiplayer, e in effetti così è. Tuttavia, la modalità single player, per affinare la vostra tecnica, sarà spassosa ugualmente. Peccato che non sia stata implementata una opzione online, sarebbe stata una chicca notevole e avrebbe potuto rendere l'intero titolo di una caratura ancora superiore.
Magagne & Affini
Passiamo alle note dolenti. Innanzitutto parliamo della componente visiva: se da una parte gli stadi e il pubblico (finalmente tridimensionale e non spalmato sulle tribune) sono realizzati in maniera ottima, c'è qualche appunto da fare sulla modellazione degli atleti. Non sono realizzati nemmeno malissimo, intendiamoci, poiché dimostrano una fluidità di movimenti notevole (grazie ad un sapiente uso del motion capture) , ma la carenza nel numero di poligoni e nella qualità delle textures in alcuni casi penalizza il quadro estetico nel suo complesso. Insomma, si ha la sensazione che siano troppo squadrati e che le textures dei muscoli non siano poi allo stato dell'arte, in particolare sulle aggraziate atlete donne. Anche l'espressività dei volti, a voler proprio essere pignoli, poteva essere realizzata decisamente meglio. Altro, e più importante difetto: la non omogeneità del gameplay. A discipline piuttosto facili in cui guadagnerete medaglie su medaglie, si alterneranno discipline incredibilmente ostiche. Per esempio, mentre risulteranno relativamente facili gli 800 M e i 1500 M, le discipline di nuoto saranno parecchio più impegnative. Questa differenza di difficoltà mina un po' la qualità complessiva del gioco, almeno in single player. A ciò possiamo aggiungere l'assenza di una vera modalità Campagna.
Si potranno si affrontare tutte le discipline una dietro l'altra, ma senza lo straccio di una cerimonia di apertura e di chiusura, come avveniva in altri titoli multisportivi. La componente sonora è di buon livello, pur non facendo gridare al miracolo; gli effetti, così come le musiche e il parlato sono comunque di buona fattura, con anche una discreta localizzazione dello speaker italiano (interpretato da Marco Balzarotti, doppiatore di moltissimi personaggi dei cartoni animati).
Concludiamo dicendo che Athens è un passo avanti (nella qualità del genere) e indietro (nel tempo, quando questa tipologia di giochi era apprezzata). E' un gioco validissimo, ma manca di quell'attenzione ai particolari che rende un buon titolo un capolavoro. Da provare comunque, e da avere se potete giocare con amici. In questo caso risulta davvero adrenalinico e infinito.
Athens 2004
7.5
Voto
Redazione
Athens 2004
Dopo Track And Field 2 sul glorioso NES, sembrava che il genere degli sportivi multievento fosse quasi stato lasciato a sé stesso. I titoli usciti in seguito sono risultati, nelle maggior parte dei casi, di qualità molto inferiore al vecchio capolavoro Konami. Sony, stavolta ha fatto (quasi) centro, sfornando un titolo che finalmente può accontentare tuti coloro che affollavano le sale giochi degli anni'80 sfidandosi al primo Track And Field arcade. Athens 2004 diverte infatti soprattutto in multiplayer, ma non disdegna anche la modalità in singolo. Forse sarebbe stato ancora più apprezzato se si fosse sviluppata anche una modalità online. Le discipline disponibili sono tantissime e sono una più appassionante dell'altra. Peccato per alcune imperfezioni grafiche e per la non perfetta omogeneità di difficoltà tra le varie discipline. Per il resto, Sony può dirsi orgogliosa di questo titolo che ogni appassionato della rassegna dei cinque anelli dovrebbe avere sulla sua fida Ps2..In esclusiva...