Atrox
di
Redazione Gamesurf
Come abbiamo già detto il gioco è ispirato molto visibilmente a Starcraft e infatti chiunque ci abbia mai giocato ritroverà in Atrox molti elementi simili, per non dire uguali. Partendo dall'interfaccia, cioè la prima cosa che si vede, si nota una certa somiglianza nella schermata di selezione della campagna con il sopraccitato titolo Blizzard: per ognuna delle tre razze infatti vengono presentate delle informazioni particolareggiate sulla fisionomia e le armi tipiche esattamente come in Starcraft. C'è un piccolo difetto, e cioè che cliccando su una campagna, ne verrà creata una nuova e non potremo vedere l'avanzamento ma solamente leggere il briefing della prima missione. Sarà infatti obbligatorio salvare la partita e caricarla ogni volta e se non lo faremo perderemo i progressi fatti.
Nessuno avrà problemi ad adattarsi al gioco, che in effetti è molto semplice e rispetta tutti i canoni prestabiliti dai suoi predecessori; tanto giocatori alle prime armi quanto i veterani prenderanno subito confidenza con i menu e le interfacce varie. A proposito di interfacce, proprio come in Starcraft, cambieranno a seconda della razza che stiamo guidando, diventando di metallo per i tecnologici alieni, e simili a familiari computer per gli umani. L'interfaccia occupa un quarto dello schermo di gioco, lasciandoci parecchio spazio per gestire le unità. L'interfaccia è divisa in tre parti: a sinistra c'è un utile minimappa, in centro ci vengono mostrate le azioni che possiamo impartire all'unità o al gruppo di unità selezionato, e a destra ci vengono date informazioni sull'unità selezionata in termini di capacità d'attacco e di difesa, punti ferita e punti energia. Il gioco può essere controllato interamente col mouse ma è utile anche ricordarsi alcuni collegamenti da tastiera per le operazioni ripetitive.
Nel gioco incontreremo due risorse principali: una sorta di pozza di catrame chiamato Quark, estraibile con dei particolari marchingegni che ricordano gli estrattori di Starcraft, e il Muon reperibile in pozze di energia presenti vicino ai depositi di Quark. Per estrarre la prima risorsa dovremo impiegare gli appositi estrattori, mentre dovremo costruire delle unità apposite per recuperare il prezioso Muon. Prezioso perché è la risorsa più importante del gioco, senza la quale è impossibile costruire e produrre niente. Proprio perché è prezioso ci viene messa a disposizione una comoda funzione: selezionando gli estrattori di quark è possibile convertire 100 unità di una risorsa in 50 dell'altra. Questo sicuramente è comodo poiché gli estrattori lavorano ad un ritmo maggiore e quindi costruirne tanti significa assicurarsi tanto quark da convertire in Muon.
I programmatori con le tre razze disponibili non ci hanno voluto mettere davanti le stesse cose sotto un vestito apparentemente diverso, infatti ogni razza ha dei punti deboli e dei punti di forza. Per esempio, i terrestri hanno degli aerei che possono dare problemi ai nemici già all'inizio di una partita, ma andando avanti gli Intellion avranno a disposizione unità terrestri pressoché indistruttibili. L'intelligenza artificiale è a buoni livelli e ci colpirà sempre con le unità che faremo fatica a respingere; userà tattiche efficaci basate su gruppetti misti di unità, e adatterà il suo comportamento alla specie che sta controllando.
Nel gioco è stato inserito un elemento tipico dei giochi di ruolo, che a noi è piaciuto molto; infatti, come nei giochi di ruolo, le unità che resistono a più battaglie acquisiscono bonus sugli attacchi e sulla difesa molto convenienti. Quando un'unità uccide un nemico guadagnerà dei punti esperienza, che variano a seconda del tipo di nemico ucciso, e quando avrà guadagnato un determinato numero di punti esperienza passerà di livello e aumenteranno le sue statistiche di combattimento. Per selezionare un'unità che vogliamo far avanzare di livello possiamo selezionarla e controllare le informazioni sull'esperienza accumulata nella parte destra del menu, oppure cercare le unità che presentano dei pallini verdi sotto la figura nella zona di gioco.
Le missioni delle campagne per il giocatore singolo hanno obiettivi molto vari, che variano dal salvare un gruppo di alleati prigionieri dei nemici al distruggere tutti i nemici in una mappa, ma ci saranno anche missioni più delicate, come condurre due eroi alla base attraversando un territorio pieno zeppo di nemici.
Quasi tutte le mappe si prestano ad essere giocate seguendo due metodi opposti ma ugualmente efficaci: il primo consiste nell'ammassare tante risorse e produrre un esercito enorme con il quale schiacciare i nemici, oppure possiamo agire in modo tattico, guidando piccoli gruppetti di soldati comandati da un'unità di livello più alto in imboscate e attacchi veloci e silenziosi.
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Atrox
Atrox
Insomma, Atrox non ci ha convinti del tutto ma non ci ha nemmeno fatto una brutta impressione. È un gioco apprezzabile da chiunque sia lontanamente interessato al genere anche se ci sentiamo di consigliare altri titoli (vedi box alternative). Questo titolo è divertente, adatto a partite rapide fatte per rilassarsi un po' ma non lascerà il segno nella storia dei videogiochi.