ATV Offroad Fury
di
Oltre alla modalità "Carriera Pro" il gioco include opzioni per affrontare direttamente i percorsi senza essere coinvolti in lunghi tornei e alcune sezioni dedicate al freestyle. Quest'ultima disciplina consiste nell'eseguire svariate acrobazie in sella all'ATV in un determinato limite di tempo. Tali evoluzioni vengono valutate direttamente dalla PlayStation 2 in base alla loro durata, all'ampiezza del salto che le comprende e al numero di "figure" che si riescono a concatenare. Sebbene questa modalità sia decisamente divertente, gli sviluppatori hanno stranamente deciso di non includerla nelle gare da sostenere durante la Carriera Pro, relegandola dunque ad un ruolo estremamente marginale
UN BIZZARRO MODELLO DI GUIDA
Guidare i mezzi in ATV Offroad richiede un certo periodo di pratica, dettato soprattutto dalla particolare tipologia di guida adottato. Infatti, se é vero che per quanto riguarda le normali manovre necessarie agli spostamenti del veicolo (accelerazione, sterzata, frenata...) un ATV segue i normali schemi di controllo adottati nella gran parte dei giochi di guida, le differenze diventano notevoli quando entra in gioco il controllo del pilota. Infatti, oltre a saper condurre il mezzo, é anche necessario badare al bilanciamento del guidatore, grazie al quale si può avere una completa gestione dei salti. Per affrontare uno dei tantissimi dossi presenti sui circuiti é dunque necessario "caricare" la spinta mantenendo indietro il pad direzionale e quindi spostarlo rapidamente in avanti nel momento in cui il mezzo raggiunge la sommità del dosso: una barra indicatrice posta di lato al tachimetro permette di controllare la quantità di spinta accumulata per avere un'idea dell'ampiezza del salto
Questo continuo bisogno di controllare lo stato del pilota sull'ATV rende lo stile di guida molto complesso e impegnativo, trasformando anche una gara apparentemente semplice in un evento da affrontare con molta concentrazione. Particolare attenzione é da rivolgere all'atterraggio dopo ogni salto: una errata posizione delle ruote al momento dell'impatto col terreno può provocare la rovinosa caduta del pilota dall'ATV, con conseguente perdita di tempo rispetto agli altri piloti in gara. Dunque, anche mentre la moto é "in aria" é necessario continuare a bilanciare il pilota spostandolo in avanti o all'indietro
UN BIZZARRO MODELLO DI GUIDA
Guidare i mezzi in ATV Offroad richiede un certo periodo di pratica, dettato soprattutto dalla particolare tipologia di guida adottato. Infatti, se é vero che per quanto riguarda le normali manovre necessarie agli spostamenti del veicolo (accelerazione, sterzata, frenata...) un ATV segue i normali schemi di controllo adottati nella gran parte dei giochi di guida, le differenze diventano notevoli quando entra in gioco il controllo del pilota. Infatti, oltre a saper condurre il mezzo, é anche necessario badare al bilanciamento del guidatore, grazie al quale si può avere una completa gestione dei salti. Per affrontare uno dei tantissimi dossi presenti sui circuiti é dunque necessario "caricare" la spinta mantenendo indietro il pad direzionale e quindi spostarlo rapidamente in avanti nel momento in cui il mezzo raggiunge la sommità del dosso: una barra indicatrice posta di lato al tachimetro permette di controllare la quantità di spinta accumulata per avere un'idea dell'ampiezza del salto
Questo continuo bisogno di controllare lo stato del pilota sull'ATV rende lo stile di guida molto complesso e impegnativo, trasformando anche una gara apparentemente semplice in un evento da affrontare con molta concentrazione. Particolare attenzione é da rivolgere all'atterraggio dopo ogni salto: una errata posizione delle ruote al momento dell'impatto col terreno può provocare la rovinosa caduta del pilota dall'ATV, con conseguente perdita di tempo rispetto agli altri piloti in gara. Dunque, anche mentre la moto é "in aria" é necessario continuare a bilanciare il pilota spostandolo in avanti o all'indietro