Aztec
di
Redazione Gamesurf
Il tempo di far calmare le acque e tornare due giorni dopo al villaggio dove lo attende una spiacevole sorpresa. I suoi genitori sono stati catturati e imprigionati dalle guardie, l'unica persona amica é l'anziano medico che, confidando nell'innocenza del ragazzo, lo mette al corrente dei pericoli e lo avverte della strana pestilenza che si sta diffondendo tra la popolazione. Da questo punto in poi sarà compito del giocatore guidare Piccolo Serpente nella ricerca delle prove che lo scagionino dalle accuse e nel tentativo di scoprire cosa o chi sta portando la morte tra la sua gente
La visuale é in prima persona ed é realizzata attraverso l'uso di una tecnologia denominata Omni3D, che permette di ruotare lo sguardo di 365 lateralmente e di alzarlo ed abbassarlo in un arco di circa 180. Tuttavia non si tratta di un 3D reale, ma di immagini ovviamente precalcolate e utilizzate con la tecnica descritta sopra. Ciò vuol dire che non é possibile muoversi liberamente attraverso gli ambienti, ma che il cambio di schermata é evidente, come nelle vecchie avventure 2D. Per ruotare lo sguardo é possibile utilizzare i tasti cursore o spostare il puntatore del mouse nella direzione desiderata
Quando quest'ultimo assume la forma di un pugno con l'indice alzato, é possibile muoversi verso quella direzione. Uscendo da una zona della città é possibile scegliere la prossima destinazione su una mappa che mostra le possibili mete. Sempre attraverso l'uso del mouse é possibile richiamare la barra dell'inventario alla base dello schermo, tasto destro, e interagire con gli oggetti ogniqualvolta il puntatore si presenti sotto forma di mano chiusa. Capita molto spesso che passando su alcuni oggetti, personaggi o locazioni particolari si presenti invece un punto interrogativo: in questo caso effettuando un click si accede alla schermata dell'enciclopedia relativa a tale argomento. E' possibile così conoscere curiosi aspetti della vita quotidiana, prendendo una pausa dalla parte ludica. Tuttavia il gioco in sé non é certamente in grado di entusiasmare un'utenza di appassionati in ricerca dell'avventura da overdose di adrenalina
La visuale é in prima persona ed é realizzata attraverso l'uso di una tecnologia denominata Omni3D, che permette di ruotare lo sguardo di 365 lateralmente e di alzarlo ed abbassarlo in un arco di circa 180. Tuttavia non si tratta di un 3D reale, ma di immagini ovviamente precalcolate e utilizzate con la tecnica descritta sopra. Ciò vuol dire che non é possibile muoversi liberamente attraverso gli ambienti, ma che il cambio di schermata é evidente, come nelle vecchie avventure 2D. Per ruotare lo sguardo é possibile utilizzare i tasti cursore o spostare il puntatore del mouse nella direzione desiderata
Quando quest'ultimo assume la forma di un pugno con l'indice alzato, é possibile muoversi verso quella direzione. Uscendo da una zona della città é possibile scegliere la prossima destinazione su una mappa che mostra le possibili mete. Sempre attraverso l'uso del mouse é possibile richiamare la barra dell'inventario alla base dello schermo, tasto destro, e interagire con gli oggetti ogniqualvolta il puntatore si presenti sotto forma di mano chiusa. Capita molto spesso che passando su alcuni oggetti, personaggi o locazioni particolari si presenti invece un punto interrogativo: in questo caso effettuando un click si accede alla schermata dell'enciclopedia relativa a tale argomento. E' possibile così conoscere curiosi aspetti della vita quotidiana, prendendo una pausa dalla parte ludica. Tuttavia il gioco in sé non é certamente in grado di entusiasmare un'utenza di appassionati in ricerca dell'avventura da overdose di adrenalina
Aztec
Aztec
Aztec è un titolo contraddittorio, da un lato c'è l'enciclopedia che farebbe la gioia di mamme e insegnanti, dall'altro una parte giocata abbastanza "debole", che non è certamente in grado di coinvolgere il giocatore veterano. Condannarlo senza appello sarebbe ingiusto, almeno per quanto riguarda la completezza e l'organizzazione dell'enciclopedia elettronica, facilmente navigabile come un normale ipertesto e accessibile anche dal gioco stesso. Probabilmente un pubblico giovane potrebbe anche gradire le avventure di Piccolo Serpente e la difficoltà certamente non elevata, potrebbe essere interpretata anche in quest'ottica. Tuttavia chi è interessato alla sola parte giocata farebbe meglio a pensarci su e magari a rivolgersi verso produzioni prettamente ludiche.