Azurik: Rise of Perathia

Azurik Rise of Perathia
di
GRANDE PUFFO DA GIOVANE
Dal punto di vista tecnico, Azurik: Rise of Perathia non riesce pienamente a convincere, ma non può nemmeno deludere. Senza dubbio, in questi primi vagiti della nuova console Microsoft, altre software house hanno saputo spremere la macchina in modo certo più convincente di quanto ha mostrato di saper fare il team Adrenium. A fronte di un buon dettaglio concesso al protagonista e ai nemici principali, corredati da buone texture e da un discreto utilizzo del bump mapping, troviamo però troppo spesso texture anonime di scarsa qualità per gli elementi di contorno e del fondale
Azurik: Rise of Perathia
L'eroe blu in azione... alcune texture lasciano a desiderare

La grandezza degli ambienti é certo un punto di merito per la produzione Microsoft, ma suggestivi effetti acquatici e di fuoco non bastano a risollevare un impatto visivo largamente sotto tono
Se ai già citati problemi di gestione del salvataggio e delle telecamere si aggiunge poi una colonna sonora priva di spunti e di passaggi significativi, ben si può comprendere come Azurik: Rise of Perathia non sia forse quel gioco che in molti si aspettavano...
Azurik: Rise of Perathia
6.5

Voto

Redazione

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Azurik: Rise of Perathia

Azurik: Rise of Perathia parte con alcune buone e indiscutibili qualità, come la suggestiva ambientazione, la vastità degli scenari e una trama di fondo forse un po' banale, ma comunque accettabile. Il problema è che queste qualità da sole seppur corroborate da un buon sistema di combattimento e di utilizzo dei poteri elementali non possono far fronte a una realizzazione tecnica traballante, che oltre a portare in dote alti e bassi visivi discutibili, si trascina stancamente a causa di una pessima gestione delle inquadrature e di un sistema di salvataggio sin troppo frustrante. Aggiungiamo un pizzico di noia e dispersività e otterremo un titolo da evitare, soprattutto agli attuali prezzi di importazione.