B-17 Flying Fortress 2 - The Mighty Eight

di Redazione Gamesurf

Ma veniamo al sodo. Una volta inserito l'argenteo supporto nel nostro lettore e aver goduto di un evocativo filmato introduttivo (tutto in inglese, come il resto del gioco, del resto!), ci apparirà la semplice schermata delle opzioni, dove, in puro stile "aereo da guerra", potremo selezionare il tipo di missione e regolare i parametri di gioco, compresi quelli audio e video. Anche se la tentazione di mettersi subito alla cloche di comando del B-17 è stata fortissima, abbiamo optato dapprima per una accurata lettura del completo manuale di volo (gioite, reclute, è tutto in italiano!), attirati anche dalla ammiccante pin-up di copertina. L'agile libretto è diviso in pratiche sezioni di riferimento, per non lasciare niente al caso. Inizialmente, ci verrà fornita un'utile introduzione alla simulazione e cominceremo a familiarizzare con i primi comandi, scoprendo subito un'interessante caratteristica del gioco e, cioè, che saremo totalmente liberi di agire personalmente quando vorremo o di lasciar fare tutto al nostro computer con la semplice pressione di un tasto (un'icona in basso a destra ci aiuterà a capire in quale modalità ci troviamo).

Questo, che a qualcuno può sembrare un elemento quasi degradante, è invece un apprezzabile aiuto per chi non è avvezzo ai simulatori di volo e rischia, perciò, di rimanere traumatizzato dalla miriade di azioni che occorre compiere quasi in contemporanea, con l'unico risultato di rimanere a terra o finire solennemente spiaccicati al suolo...
Pertanto, abbiamo con saggezza preferito seguire pedissequamente la missione di briefing che ci ha dato la possibilità di conoscere i dieci membri del nostro equipaggio (selezionabili tra parecchie serie, tutte diverse) e di battezzare il puntatore di bordo con il nostro nome e cognome, mettendoci a capo di un mostruoso velivolo per il quale abbiamo scelto delle decorazioni appropriatamente aggressive.
Il passo successivo è stato quello di entrare nel nostro ufficio (siamo comandanti di un bombardiere, non dimentichiamolo!) al quartier generale delle forze aeree alleate. Tra le molteplici carte sparse qua e là, abbiamo trovato quella che ci da la descrizione bidimensionale del B-17G in dotazione, ma il desiderio di vederlo da vicino si fa sentire.
Con un preciso click del mouse ci troviamo proiettati a bordo di una jeep di ordinanza che, senza indugio, ci conduce sulla pista per saggiare la consistenza del nostro quadrimotore. Tutto sembra a posto, decorazioni comprese! Ora dovremo recarci in sala riunioni, dove un filmato dell'epoca ci mostrerà il nostro obiettivo: bombardare il porto francese di Brest e l'annessa fabbrica di sommergibili tedeschi. Uno sguardo alla dettagliata mappa per studiare la rotta di volo, una veloce firma di approvazione sul registro delle missioni e, finalmente, siamo a bordo!