B-17 Flying Fortress 2 - The Mighty Eight

di Redazione Gamesurf
Per non parlare dell'effetto Doppler (se ci spostiamo dall'aereo, il suono aumenterà o diminuirà in maniera direttamente proporzionale), del meccanico "clackclackclack" del nastro rotatorio delle mitragliatrici di bordo (che si inceppano, realisticamente, sempre sul più bello!), o del sinistro fischiare dei proiettili della contraerea nemica (i bastardi sparano da tutte le parti e, con un impianto "surround", l'effetto è davvero incredibile!), che ci faranno così provare anche il sottile brivido dell'imprevedibilità. Tra l'altro, i programmatori hanno promesso, per i primi di febbraio 2001, una patch che migliorerà ulteriormente l'impatto grafico e sonoro.
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Se tanto realismo, a volte, incide a scapito della giocabilità e della longevità, possiamo dire che B-17 può essere considerato l'eccezione che conferma la regola. Entrare nello spirito del gioco non è del tutto semplice, specie se si è alle prime armi con questo genere di simulazioni; ma, quando cominceremo, con l'aiuto dell'inseparabile libretto di istruzioni (e di "distruzioni"!) a prendere la mano con tutta la vasta strumentazione disponibile, imparando a conoscere i tempi di risposta dei comandi e a convivere con i - forse troppo! - frequenti accessi all'HD, osservando progressivamente crescere di grado il nostro equipaggio, con l'acquisizione di maggiore esperienza nella gestione delle loro operazioni, allora probabilmente non lasceremo B-17 in balia dell'implacabile polvere dei nostri scaffali, ma sarà alquanto difficile resistere a non provare tutte le missioni o a non svolazzare per aria per il puro gusto di osservare il panorama circostante, prima di raggiungere il nucleo dell'azione. E vi garantiamo che, per raggiungere gli obiettivi massimi, sarà necessaria parecchia applicazione e una costante dedizione da parte nostra.


Del resto, dire che B-17 Flying Fortress è un gioco per pochi non sarebbe esatto, anche se effettivamente non è proprio per tutti. Messo a confronto con prodotti analoghi (ci vengono in mente i vari Jane's o l'osannato Combat Flight Simulator), diremmo che è decisamente più "abbordabile" sotto vari aspetti (e, principalmente, per il livello di difficoltà e di manovrabilità), in particolar modo per tutti gli appassionati di velivoli storici, oltre che di simulazione. Se, dunque, vogliamo accostarci ad un genere per noi poco conosciuto e desideriamo provare l'ebbrezza del volo, pur con i piedi ben piantati per terra, allora il possente bombardiere B-17G non aspetta altro che un nostro comando per poter decollare dalle virtuali piste di casa nostra.

Luca Masala