Baldur's Gate II: Dark Alliance
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Dopo essermi recato in Halifax qualche tempo fa, un gioco mi era rimasto nella testa: Dark Alliance 2. E' naturale che sia così, in quanto, gli altri due giochi presentati quel giorno erano platform-adventure, un genere non esattamente amato da me, a differenza degli rpg. Le prime impressioni avute su DA2 sono state decisamente confermate quando ho inserito il mio bel dvd del gioco completo nella fida Xbox e ho avuto modo di toccare con mano la versione completa del gioco. Come in molti di voi sapranno, Baldur's Gate è una delle saghe più importanti nel panorama degli rpg di stile occidentale. Meglio ricordare le differenze tra lo stile occidentale e quelo orientale in questo tipo di giochi: sinteticamente, il primo, è più di azione e più simile a un picchiaduro a scorrimento nelle fasi di combattimento(oltre a BG, Diablo è un altro esempio di questo genere), mentre il secondo è più strategico, con fasi di combattimento ben definite e con più elementi "ragionati"(per esempio, Final Fantasy, Suikoden e Breath of Fire). Fatto questo doveroso preambolo, entriamo quindi nel mondo di DA2.
Spacco tutto o uso la forza della mente?
Il primo quesito che si porrà a ogni giocatore è la scelta del proprio personaggio. Sfortunatamente, non potrete crearlo da voi, ma potrete solo scegliere tra 5 personaggi predefiniti: il guerriero, l'elfa monaca, il necromante, il ladro nano e la chierica. Ognuno di questi personaggi ha doti uniche e naturali predisposizioni a certe abilità. Quindi niente di nuovo, rispetto al resto del panorama rpg. Ma d'altronde, non ci si poteva aspettare una vera rivoluzione di un genere, trattandosi di un seguito. Una volta definito il vostro personaggio, sarete trasportati nel primo livello, che servirà un po' da tutorial, pur essendo piuttosto impegnativo da essere portato a termine. La storia di DA2, non è lo stato dell'arte. Dovremo infatti fermare un vampiro che ha intenzione di trasformare il mondo nel suo regno di zombie privato. Insomma, il massimo dello scontato, ma, d'altronde, non potevamo aspettarci neanche chissà quale sceneggiatura. Arriviamo quindi alle caratteristiche vere e proprie del gioco. Si tratta di un rpg con uno stampo praticamente quasi da hack'n'slash. Le orde di nemici arriveranno su di voi senza risparmio e dovrete usare tutta la vostra abilità per disfarvene e guadagnare così punti esperienza e denaro da spendere per migliorare il vostro equipaggiamento. Naturalmente, a seconda del personaggio che userete, imparerete a usarne le caratteristiche: se sceglierete il guerriero cercherete lo scontro fisico, col necromante preferirete evocare i vostri non morti e dargli supporto con attacchi magici a distanza, con la chierica potrete fare un certo mix delle abilità di combattimento in mischia e magiche.
La città di Baldur's Gate
Baldur's Gate sarà un po' il vostro quartier generale. Qui potrete parlare con le persone che vi affideranno le loro quest, acquistare, vendere o elaborare oggetti dal mercante, e anche fare donazioni alla Chiesa di Helm per avere punti esperienza o nuove abilità. C'è da dire che le quest secondarie saranno un numero molto limitato(personalmente ne ho affrontate quattro e non ne ho trovate altre), e il gioco è accentrato quasi unicamente sulla quest principale. Una volta che avrete accettato una quest, apparirà sulla mappa il luogo in cui si trova il dungeon relativo e, per recarvici, basterà cliccare il punto sulla mappa. Questo sistema, non dà la possibilità di scorrazzare sulla mappa, facendovi arrivare direttamente nel dungeon in questione. Una componente che può far storcere il naso, e non è l'unica, ma ne parleremo più avanti. Baldur's Gate è l'unica città presente nel gioco, così come il mercante è l'unico.
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