Baldur's Gate: Dark Alliance

di Redazione Gamesurf
Gli oggetti trovati durante i combattimenti possono essere utilizzati o rivenduti ad eventuali mercanti, dai quali é anche possibile acquistare armi, armature ed equipaggiamento. L'esplorazione vera e propria nel gioco é dunque molto limitata e di trascurabile impatto sul procedere nell'avventura
Oltre a combattere sarà talvolta richiesto al giocatore di esibirsi in sequenze di salti più tipiche di un platform-game o magari di interagire con leve ed interruttori per ottenere l'accesso a nuove zone della mappa

Parlando di combattimenti, il giocatore dovrà vedersela oltre che con avversari umani (o quasi) anche con un nutrito bestiario tipico di Dungeons And Dragons: largo dunque a ratti giganti, coboldi, bugbear, gelatine di vario genere e persino beholder. Man mano che vengono uccisi dei nemici aumenta il numero di punti esperienza accumulati dal personaggio, permettendo così di accrescere il livello del proprio eroe e di apprendere nuovi talenti ed incantesimi
WELCOME TO THE THIRD PLACE
Parlando di realizzazione tecnica e aspetto grafico, Baldur's Gate: Dark Alliance si rivela un vero e proprio gioiellino
Non solo infatti la fluidità, la cura e la definizione della grafica del gioco sono rare a vedersi, ma gli sviluppatori sono anche riusciti ad evitare i problemi grafici ormai considerati tipici da PlayStation 2 che affliggono moltissimi giochi anche parecchio noti: nessuna scalettatura e ben pochi sfarfallii molesti infastidiranno la permanenza del giocatore nei Reami Dimenticati
A questo si aggiunge anche una gran quantità di tocchi di classe, come una splendida realizzazione dell'acqua, un eccellente sistema di illuminazione semi-dinamica e moltissimi effetti particellari: il risultato finale é quantomeno lodevole e capace di deliziare gli occhi dei giocatori, nonché di mostrare come si comporta PlayStation 2 quando viene sfruttata a dovere
Quali sono dunque i difetti in Baldur's Gate: Dark Alliance? Presto detto: si può parlare di un design dei livelli abbastanza piatto, sotto alcuni aspetti penalizzato da un motore grafico capace di gestire solamente corridoi con angoli di novanta gradi (con conseguente eccessiva regolarità dei labirinti) e che a questo punto poteva essere sostituito da una sistema di generazione casuale dei livelli analogo a quello di Diablo o Darkstone (a beneficio della longevità)