Banjo Kazooie

di Redazione Gamesurf
GO DEEP
Parlando di Banjo e di Kazooie in quanto protagonisti non si può fare a meno di elargire un altra caterva e mezza di complimentoni ai caratteristi della Rare. Certo non saranno Mario, non raggiungeranno la popolarità di Sonic e probabilmente non ambiscono a nessuno di questi troni, ma semplicemente svolgono alla perfezione il loro ruolo. Cosa più importante che mai, poi, é che il fatto che siano in due non é stanto penstao giusto per motivi estetici, ma é tutto rivolto con la mente puntata verso la giocabilità, dato che i due si completano l'un l'altro. Solitamente si comanda l'orso Banjo, ma quando occorre correre ecco che Kazooie allunga le gambe e trasporta il mega peluche sulle sue spalle, bisogna picchiare qualche testa? Opera di Banjo, ma se invece dobbiamo andare a volare fin sopra a una montagna é meglio utilizzare le penne di Kazooie. Se infine si vuole usufruire di un fondamentale doppio salto tocca lasciarsi trasportare dall'apertura alare del rosso pennuto. E via di questo passo. E non é tutto.Sparsi per il gioco ci sono anche dei piccoli teschietti bianchi che servono per pagare le magie di Mumbo, uno stregone simpaticissimo che a seconda dei livelli in cui lo si incontra può trasformare Banjo e Kazooie in formiche, coccodrilli e tanto altro di cui non vi parliamo semplicemente per non rovinarvi la sorpresa (ma un accenno a un elettrodomestico lo dobbiamo fare... fatto)

Il sistema di controllo e la gestione delle telecamere sono stati forse i due aspetti che nessun clone di Mario 64 é riuscito mai a presentare in modo degno del "maestro". In BK si ritrova invece la stessa grandiosa sensazione di libertà assoluta, uno scrolling praticamente perfetto e mai "meccanizzato" (come in Crocper esempio) e una gestione delle telecamete più che buona. Forse in quest'ultimo aspetto del gioco si annidano gli unici problemini veri di BK: data la complessità delle strutture dei livelli (molto più articolare che in Mario 64), a volte la telecamera stenta a seguire i due animali, incastrandosi da qualche parte, ma é questione di pochi attimi e si rimette da sola a posto scegliendo una nuova visuale. Diciamo che per ovvi motivi non raggiunge l'efficienza di Mario 64, ma é comunque ben sopra la sufficienza e nettamente migliore rispetto ai giochi di questo genere che abbiamo potuto provare ultimamente. Il joypad tricornico del N64 si adatta benissimo a tutte le evoluzioni del dinamico duo, che sono tante (più di quelle di Mario 64) e che vanno imparate poco per volta durante il gioco, avendo l'acume di scoprire tutte le zone in cui una nanosa talpa ci mette al corrente di una nuova mossa