Banjo Kazooie
di
Redazione Gamesurf
INTRODUZIONE DOVEROSA
Dopo la colata di pregi e di esclamazioni entusiastiche testé terminata, potremmo passare alla presentazione della trama alla base delle spericolate avventure di Banjo (l'orso) e Kazooie (il pennuto). Se non ve ne frega molto dopotutto avreste anche ragione, ma giusto perché bisogna fare le cose per bene vi diciamo che una strega brutta e cattiva (in pratica l'alter ego di Montag) ha rapito la bellissima (si vabbé) sorellina di Banjo per "rubarle" l'aspetto fisico e diventare una strega degna di ammaliare anche Amelia. Andata, parliamo del gioco vero e proprio. In primis si può scegliere tra tre lingue, inglese, francese e tedesco, stranamente non figura l'italiano, strano no?
Scelta la lingua (usata nei dialoghi come testo scritto) passiamo alla selezione della partita da giocare: come da tradizione Nintendo é possibile utilizzare la batteria a tampone all'interno della cartuccia per salvare tre posizioni di gioco, se non avete una memory card potete quindi vivere felici e contenti. Il primo approccio al gioco non é forse dei migliori dato che sembra di trovarsi di fronte a un clone di Mario 64 e nulla di più, dove al posto di un idraulico abbiamo un paio di animali psicotici buttati in un'ambientazione bambinesca e con delle scelte di stile piuttosto discutibili. Che il target di un titolo del genere sia apertamente infantile (oddio, diciamo che é indirizzato ai ragazzini) é un dato di fatto, se questo non toglie il fatto che possa comunque venir apprezzato da QUALSIASI giocatore sano di mente, ha comunque portato con se degli aspetti negativi per i meno zuccherosi dei giocatori
Esempio: date le limitate capacità di storing delle cartucce non vi é alcun parlato digitalizzato, tutti i protagonisti parlano emettendo versetti tragicomici che vengono tradotti in testo ai piedi dello schermo. Personalmente ho iniziato ad odiare visceralmente tutti i vari rigurgiti animali presenti nel gioco, ma il meglio viene quando parla la metifica strega che si esprime in rima... sempre e comunque, argh, una sofferenza indicibile.Vien da sé dire che si tratta di aspetti praticamente irrilevanti ai fini del gioco e che dopotutto sono aspetti platealmente soggettivi, tanto da non fare quasi testi tra i veri problemi del gioco, di cui parliamo ora: non ce ne sono
Dopo la colata di pregi e di esclamazioni entusiastiche testé terminata, potremmo passare alla presentazione della trama alla base delle spericolate avventure di Banjo (l'orso) e Kazooie (il pennuto). Se non ve ne frega molto dopotutto avreste anche ragione, ma giusto perché bisogna fare le cose per bene vi diciamo che una strega brutta e cattiva (in pratica l'alter ego di Montag) ha rapito la bellissima (si vabbé) sorellina di Banjo per "rubarle" l'aspetto fisico e diventare una strega degna di ammaliare anche Amelia. Andata, parliamo del gioco vero e proprio. In primis si può scegliere tra tre lingue, inglese, francese e tedesco, stranamente non figura l'italiano, strano no?
Scelta la lingua (usata nei dialoghi come testo scritto) passiamo alla selezione della partita da giocare: come da tradizione Nintendo é possibile utilizzare la batteria a tampone all'interno della cartuccia per salvare tre posizioni di gioco, se non avete una memory card potete quindi vivere felici e contenti. Il primo approccio al gioco non é forse dei migliori dato che sembra di trovarsi di fronte a un clone di Mario 64 e nulla di più, dove al posto di un idraulico abbiamo un paio di animali psicotici buttati in un'ambientazione bambinesca e con delle scelte di stile piuttosto discutibili. Che il target di un titolo del genere sia apertamente infantile (oddio, diciamo che é indirizzato ai ragazzini) é un dato di fatto, se questo non toglie il fatto che possa comunque venir apprezzato da QUALSIASI giocatore sano di mente, ha comunque portato con se degli aspetti negativi per i meno zuccherosi dei giocatori
Esempio: date le limitate capacità di storing delle cartucce non vi é alcun parlato digitalizzato, tutti i protagonisti parlano emettendo versetti tragicomici che vengono tradotti in testo ai piedi dello schermo. Personalmente ho iniziato ad odiare visceralmente tutti i vari rigurgiti animali presenti nel gioco, ma il meglio viene quando parla la metifica strega che si esprime in rima... sempre e comunque, argh, una sofferenza indicibile.Vien da sé dire che si tratta di aspetti praticamente irrilevanti ai fini del gioco e che dopotutto sono aspetti platealmente soggettivi, tanto da non fare quasi testi tra i veri problemi del gioco, di cui parliamo ora: non ce ne sono
Banjo Kazooie
8.5
Voto
Redazione
Banjo Kazooie
Se avete un Nintendo 64 dovete avere Banjo & Kazooie, se amate i giochi di piattaforme dovete comprare Banjo & Kazooie, se odiate le piattaforme, dovete comprare Banjo & Kazooie. Qualcuno dice che sono giochi per bambini, e vabbé, chissenefrega, se divertirsi "da bambini" (il che non è poi un male mi sembra) vuol dire potersi trastullare con giochi di questo calibro, prego, sono qua per questo. Non mi aspettavo tanto, speravo che Bk fosse un buon gioco, ma non fino a questo punto, non fino a ofuscare in parte la stella di Mario 64 (che rimarrà comunque abbastanza luminescente grazie agli anni che comunque si porta con nonchalanché sulle spalle). Indugiare ancora sui tantissimi aspetti positivi di BK mi sembra una ripetizione, semplicemente qualsiasi gioco di piattaforme del suo genere scompare se paragonato a BK.