Barbie Super Sports
di
QUINDICI ANNI FA
La bambola simbolo più longeva del mondo arriva anche sulla PlayStation. Ma sbagliamo a considerarla una novità o una stranezza. Mattel si era già attivata in questo senso più di quindici anni fa, quando un gioco chiamato "Barbie" uscì per il computer "videoludico" più popolare di quel periodo, il Commodore 64. Considerato che questo home computer all'epoca era adolescente, Mattel aveva fatto le cose in grande, servendosi del floppy disk come supporto di base ed utilizzando, per i dialoghi fra Ken e Barbie, campionamenti vocali di qualità molto elevata per le caratteristiche del chip sonoro del 64. Quindi, una ditta che produce giochi come la Mattel, aveva già intuito le potenzialità del mercato videoludico già all'epoca. Dove poi siano finiti i buoni propositi di allora, é difficile dirlo, visto che in quindici anni non sono stati fatti dei significativi passi in avanti. Forse é vero che le società che hanno guidato una specifica fase dello sviluppo industriale e tecnologico difficilmente rimangono leader nella fase successiva. Fatto sta che ora Mattel é pronta per riprovarci con questo Barbie Super Sports
UN TARGET LOGICO
Quindici anni non passano invano: ora Mattel, saggiamente, dichiara con quell'etichetta sul gioco, "software for girls", il tipo di audience cui é rivolto questo titolo, ovvero, com'é facile desumere, lo stesso cui sono indirizzate le bambole, quindi bambine tra i 5 e i 13 anni d'età circa. Barbie Super Sports deve essere quindi giudicato in relazione a questo specifico target. Di solito é difficile catalogare con precisione questi giochi: essendo rivolti ai bambini c'é sempre un piccolo intento educativo nell'interazione proposta dal videogame, allo stesso tempo però, il software educativo, che sembrava avere un gran futuro un paio di decenni fa, oggi é praticamente estinto e i giochi per il pubblico molto giovane si limitano ad essere dei semplici videogame, sebbene semplificati nel controllo e con un livello di sfida e di competizione quasi nullo. Fondamentalmente, questa é una definizione che si adatta a questo Barbie Super Sports, che vuole essere in primo luogo puro divertimento per i giocatori più giovani, dando allo stesso tempo ai genitori la sicurezza di un contenuto consono
La bambola simbolo più longeva del mondo arriva anche sulla PlayStation. Ma sbagliamo a considerarla una novità o una stranezza. Mattel si era già attivata in questo senso più di quindici anni fa, quando un gioco chiamato "Barbie" uscì per il computer "videoludico" più popolare di quel periodo, il Commodore 64. Considerato che questo home computer all'epoca era adolescente, Mattel aveva fatto le cose in grande, servendosi del floppy disk come supporto di base ed utilizzando, per i dialoghi fra Ken e Barbie, campionamenti vocali di qualità molto elevata per le caratteristiche del chip sonoro del 64. Quindi, una ditta che produce giochi come la Mattel, aveva già intuito le potenzialità del mercato videoludico già all'epoca. Dove poi siano finiti i buoni propositi di allora, é difficile dirlo, visto che in quindici anni non sono stati fatti dei significativi passi in avanti. Forse é vero che le società che hanno guidato una specifica fase dello sviluppo industriale e tecnologico difficilmente rimangono leader nella fase successiva. Fatto sta che ora Mattel é pronta per riprovarci con questo Barbie Super Sports
UN TARGET LOGICO
Quindici anni non passano invano: ora Mattel, saggiamente, dichiara con quell'etichetta sul gioco, "software for girls", il tipo di audience cui é rivolto questo titolo, ovvero, com'é facile desumere, lo stesso cui sono indirizzate le bambole, quindi bambine tra i 5 e i 13 anni d'età circa. Barbie Super Sports deve essere quindi giudicato in relazione a questo specifico target. Di solito é difficile catalogare con precisione questi giochi: essendo rivolti ai bambini c'é sempre un piccolo intento educativo nell'interazione proposta dal videogame, allo stesso tempo però, il software educativo, che sembrava avere un gran futuro un paio di decenni fa, oggi é praticamente estinto e i giochi per il pubblico molto giovane si limitano ad essere dei semplici videogame, sebbene semplificati nel controllo e con un livello di sfida e di competizione quasi nullo. Fondamentalmente, questa é una definizione che si adatta a questo Barbie Super Sports, che vuole essere in primo luogo puro divertimento per i giocatori più giovani, dando allo stesso tempo ai genitori la sicurezza di un contenuto consono