Batman: Arkham Asylum
di
NON SERVE AVERE SUPERPOTERI PER ESSERE UN EROE.
“... Si avvolge nel mantello,é proprio Batman...!” Ecco, recitava così il ritornello della sfortunata sigla di una delle tante edizioni del cartone animato dell'Uomo Pipistrello e dubitiamo sinceramente che il geniale Bob Kane, nell'anno del Signore 1939, ne avrebbe gradito l'ascolto. Per quanti non ne fossero a conoscenza, il signore appena citato, coadiuvato da Bill Finger, creò all'inizio degli anni '40 uno dei supereroi (senza poteri speciali) più amato di sempre e baluardo della scuderia DC Comics. In due parole, il giovanissimo Bruce Wayne, dopo aver assistito all'assassinio dei genitori da parte di un ladro da due soldi, decide di ergersi a paladino della giustizia, celato dietro la maschera di un pipistrello e aiutato da un fiume di tecnologia superavanzata che compenserà la peculiare assenza di superpoteri.
Oggi, nella classica veste multipiattaforma, Batman arriva sui nostri monitor in una ennesima incarnazione videoludica: in passato, non si può certo dire che i giochi basati sulle gesta del signor Wayne abbiano goduto di particolare successo. No, in verità, sono stati quasi tutti dei relativi fiaschi, in termini di giudizi fra critica e pubblico; Arkham Asylum, in maniera anche tutto sommato sorprendente, inverte totalmente tale trend, riscattando tutte le passate produzioni. Il che, stupisce non poco anche pensando al fatto che i programmatori, ovvero i signori londinesi della RockSteady, hanno fino ad ora un solo titolo all'attivo, il discreto sparatutto Urban Chaos Riot Reponse, classe 2006. Ma, prima di scendere nel dettaglio, meglio partire dall'inizio, che é sempre la cosa migliore.
La versione da noi testata si presenta nella classica edizione in scatola stile DVD, con una bella immagine di Batman e corredata da un manuale (in Inglese), scarno ma efficace. La relativamente lunga installazione ci catapulterà nel menù principale, dove settare i consueti parametri quali audio,video,comandi et similia. Il gioco offre la piena compatibilità con un controller XBox 360 (per il quale é già ampiamente configurato) ma a titolo informativo, durante le nostre sessioni abbiamo preferito il connubio, a nostro avviso imbattibile, mouse e tastiera.
La produzione patrocinata da Eidos inizia con un bellissimo filmato iniziale, nel quale vedremo Batman condurre un ammanettato e fin troppo allegro Joker all'interno dell'Arkham Asylum, struttura di correzione per criminali “speciali”. Vale la pena spendere due parole sulla locations che ci vedrà impegnati per tutte le dodici (circa) ore di gioco che necessiteremo per completare l'avventura. Il manicomio criminale Arkham fa la sua prima apparizione nei fumetti di Batman nel numero 258, nell'Ottobre del 1974. L'Arkham Asylum é chiaramente ispirato alle opere di Lovercraft e nasce dalla china di Dennis O'Neal, sotto la supervisione di Len Wein. E'proprio in questa struttura dallo stile cupo e neogotico che Joker conoscerà la sua psicologa, la dottoressa Harleen Quinzel che diventerà la sua amante, perdendo il senno e diventando una pazza assassina.
Il filmato iniziale, come detto poche righe sopra, ci vedrà impegnati a recapitare lo scomodo pacco nel manicomio : si tratta, in effetti, di una sequenza interattiva grazie alla quale inizieremo a prendere confidenza con il sistema di controllo e la visuale di gioco. Batman Arkham Asylum é fondamentalmente un picchiaduro, con la telecamera posta poco dietro alle spalle del protagonista; una scelta azzeccata, a nostro avviso, che consente nel contempo un controllo ottimale unito ad un ottimo grado di immedesimazione.
Dopo i primi minuti, carichi di tristi presagi (Joker ci sta chiaramente conducendo in una trappola mortale, nonostante la situazione paia a nostro favore), il titolo sfoggia la sua componente action, buttandoci nella mischia : i combattimenti corpo a corpo saranno all'ordine del giorno, fra pugni, calci e letali combo che si sbloccheranno man mano che proseguiremo nell'avventura. L'anima dura di questo videogame trova la sua epitome proprio negli scontri - invero, frequentissimi, che i programmatori hanno pensato di semplificare con tre semplici tasti: uno per colpire, uno per parare o schivare ed uno per le eventuali combo. Tuttavia, questa relativa “semplicità” che da un lato a volte sembra sminuire alcune situazioni di lotta, in altri casi si trasforma in un ottimo stratagemma per venire a capo di situazioni dove i ceffi al soldo di Joker arrivano a gruppi di cinque o più.
Inoltre, non di soli pugni vive il pipistrello ma, come il cinema ed i fumetti ci insegnano, anche e soprattutto di raffinati e letali gadget ipertecnologici che ci renderanno la vita, se non più facile, quanto meno più interessante. Ad esempio, i rampini ci permetteranno di arrampicarci sui vari punti sensibili della struttura, da dove domineremo la situazione e potremo scegliere la giusta strategia d'attacco; il Batarang, una sorta di boomerang bene affilato, ci farà comodo per colpire i nemici a distanza ed il gel esplosivo ci aprirà dei varchi nei punti più delicati del complesso. Inoltre, Batman dispone di uno strumento insostituibile: la possibilità di attivare il Detective Mode, ovvero la facoltà di scansionare ai raggi X tutto quello che ci circonda, scoprendo eventuali aree nascoste, la posizione dei nemici, tracce e indizi di vario genere e natura...le foto qui intorno dovrebbero chiarire meglio tale concetto. Manca, invece, la possibilità di guidare la BatMobile, ma la potente vettura di Bruce Wayne mal si sarebbe sposata con gli ambienti angusti di un manicomio criminale quale é l'Arkham Asylum.
Le meccaniche dell'Intelligenza Artificiale dei nemici non sono esattamente lo stato dell'arte - basta, ad esempio, dire che avvicinarsi accovacciati ad un nemico significa arrivargli alle spalle e ucciderlo con un solo colpo senza che questi si accorga di nulla, neanche se ci mettessimo a cantare a squarciagola - ma nel complesso il loro numero e la loro velocità di reazione rende l'azione sempre impegnativa. Alcuni boss, come lo Spaventapasseri (uno dei momenti più belli e coinvolgenti dell'intera produzione) o il mutante Bane, richiedono anche un buon tempismo ed un minimo di strategia,cosa questa che non guasta mai.
Il gioco Eidos non é solamente azione : la parte investigativa ed esplorativa ha sempre il suo peso e saremo costantemente invitati ad esplorare ogni anfratto della struttura, al fine di trovare i vari oggetti nascosti che sbloccheranno interessanti extra. Fra questi, troviamo ad esempio le Sfide dell'Enigmista, durante le quali la nostra materia grigia verrà chiamata in causa prepotentemente, oppure le bobine con i nastri dei colloqui con i dottori, dei criminali presenti nel manicomio. Inoltre, sbloccheremo costantemente le schede personali dei principali boss e dei personaggi chiave della storia, venendo a conoscenza di chicche davvero interessanti; non mancano poi “statuine”, potenziamenti di vario genere e natura ed altre amenità, che conferiscono una notevole dose di varietà ad un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso.
Sul fronte strettamente tecnico, ci troviamo di fronte ad un titolo di tutto rispetto: i programmatori hanno adottato una versione riveduta e corretta dell'Unreal Engine 3, coadiuvato dalla presenza delle routine fisiche di Ageia (a patto di avere in dotazione una scheda video Nvidia che le supporti). Il risultato é un gioco scorrevole e bello da guardare, snello ma appagante, con un buon conteggio di poligoni e di grandissima atmosfera. Certo, non mancano episodi di compenetrazione anche piuttosto evidenti (una delle immagini qui intorno renderà l'idea più di mille parole),ma nel complesso il lavoro svolto dai programmatori dona al titolo un aspetto così cupamente romantico che sarà impossibile non lasciarsi avvolgere dall'atmosfera di gotica sofferenza che permea l'intera produzione. Anche sul fronte del doppiaggio troviamo un lavoro eccellente : i dialoghi in Italiano sono ottimamente recitati e, se da una parte troviamo una certa ridondanza nel campionamento dei sound-fx, é altrettanto vero che le musiche sono di alto livello, così come la localizzazione nel nostro idioma, dei menù e dei sottotitoli.
Prima di chiudere, desideriamo criticare una volta di più il ridicolo sistema di salvataggio a checkpoint, il quale non solo impedisce di scegliere quando smettere di giocare, ma anche e soprattutto ci impedisce di rivivere alcuni livelli particolarmente interessanti, come quello del già citato Spaventapasseri. In definitiva, Batman Arkham Asylum é sicuramente il miglior videogame mai uscito con protagonista l'Uomo Pipistrello ed é anche uno dei giochi più interessanti presenti oggi sul mercato; lasciarselo scappare, dovrebbe essere un reato punibile con la detenzione nell'Arkham Asylum. A buon intenditor...!
“... Si avvolge nel mantello,é proprio Batman...!” Ecco, recitava così il ritornello della sfortunata sigla di una delle tante edizioni del cartone animato dell'Uomo Pipistrello e dubitiamo sinceramente che il geniale Bob Kane, nell'anno del Signore 1939, ne avrebbe gradito l'ascolto. Per quanti non ne fossero a conoscenza, il signore appena citato, coadiuvato da Bill Finger, creò all'inizio degli anni '40 uno dei supereroi (senza poteri speciali) più amato di sempre e baluardo della scuderia DC Comics. In due parole, il giovanissimo Bruce Wayne, dopo aver assistito all'assassinio dei genitori da parte di un ladro da due soldi, decide di ergersi a paladino della giustizia, celato dietro la maschera di un pipistrello e aiutato da un fiume di tecnologia superavanzata che compenserà la peculiare assenza di superpoteri.
Oggi, nella classica veste multipiattaforma, Batman arriva sui nostri monitor in una ennesima incarnazione videoludica: in passato, non si può certo dire che i giochi basati sulle gesta del signor Wayne abbiano goduto di particolare successo. No, in verità, sono stati quasi tutti dei relativi fiaschi, in termini di giudizi fra critica e pubblico; Arkham Asylum, in maniera anche tutto sommato sorprendente, inverte totalmente tale trend, riscattando tutte le passate produzioni. Il che, stupisce non poco anche pensando al fatto che i programmatori, ovvero i signori londinesi della RockSteady, hanno fino ad ora un solo titolo all'attivo, il discreto sparatutto Urban Chaos Riot Reponse, classe 2006. Ma, prima di scendere nel dettaglio, meglio partire dall'inizio, che é sempre la cosa migliore.
La versione da noi testata si presenta nella classica edizione in scatola stile DVD, con una bella immagine di Batman e corredata da un manuale (in Inglese), scarno ma efficace. La relativamente lunga installazione ci catapulterà nel menù principale, dove settare i consueti parametri quali audio,video,comandi et similia. Il gioco offre la piena compatibilità con un controller XBox 360 (per il quale é già ampiamente configurato) ma a titolo informativo, durante le nostre sessioni abbiamo preferito il connubio, a nostro avviso imbattibile, mouse e tastiera.
La produzione patrocinata da Eidos inizia con un bellissimo filmato iniziale, nel quale vedremo Batman condurre un ammanettato e fin troppo allegro Joker all'interno dell'Arkham Asylum, struttura di correzione per criminali “speciali”. Vale la pena spendere due parole sulla locations che ci vedrà impegnati per tutte le dodici (circa) ore di gioco che necessiteremo per completare l'avventura. Il manicomio criminale Arkham fa la sua prima apparizione nei fumetti di Batman nel numero 258, nell'Ottobre del 1974. L'Arkham Asylum é chiaramente ispirato alle opere di Lovercraft e nasce dalla china di Dennis O'Neal, sotto la supervisione di Len Wein. E'proprio in questa struttura dallo stile cupo e neogotico che Joker conoscerà la sua psicologa, la dottoressa Harleen Quinzel che diventerà la sua amante, perdendo il senno e diventando una pazza assassina.
Il filmato iniziale, come detto poche righe sopra, ci vedrà impegnati a recapitare lo scomodo pacco nel manicomio : si tratta, in effetti, di una sequenza interattiva grazie alla quale inizieremo a prendere confidenza con il sistema di controllo e la visuale di gioco. Batman Arkham Asylum é fondamentalmente un picchiaduro, con la telecamera posta poco dietro alle spalle del protagonista; una scelta azzeccata, a nostro avviso, che consente nel contempo un controllo ottimale unito ad un ottimo grado di immedesimazione.
Dopo i primi minuti, carichi di tristi presagi (Joker ci sta chiaramente conducendo in una trappola mortale, nonostante la situazione paia a nostro favore), il titolo sfoggia la sua componente action, buttandoci nella mischia : i combattimenti corpo a corpo saranno all'ordine del giorno, fra pugni, calci e letali combo che si sbloccheranno man mano che proseguiremo nell'avventura. L'anima dura di questo videogame trova la sua epitome proprio negli scontri - invero, frequentissimi, che i programmatori hanno pensato di semplificare con tre semplici tasti: uno per colpire, uno per parare o schivare ed uno per le eventuali combo. Tuttavia, questa relativa “semplicità” che da un lato a volte sembra sminuire alcune situazioni di lotta, in altri casi si trasforma in un ottimo stratagemma per venire a capo di situazioni dove i ceffi al soldo di Joker arrivano a gruppi di cinque o più.
Inoltre, non di soli pugni vive il pipistrello ma, come il cinema ed i fumetti ci insegnano, anche e soprattutto di raffinati e letali gadget ipertecnologici che ci renderanno la vita, se non più facile, quanto meno più interessante. Ad esempio, i rampini ci permetteranno di arrampicarci sui vari punti sensibili della struttura, da dove domineremo la situazione e potremo scegliere la giusta strategia d'attacco; il Batarang, una sorta di boomerang bene affilato, ci farà comodo per colpire i nemici a distanza ed il gel esplosivo ci aprirà dei varchi nei punti più delicati del complesso. Inoltre, Batman dispone di uno strumento insostituibile: la possibilità di attivare il Detective Mode, ovvero la facoltà di scansionare ai raggi X tutto quello che ci circonda, scoprendo eventuali aree nascoste, la posizione dei nemici, tracce e indizi di vario genere e natura...le foto qui intorno dovrebbero chiarire meglio tale concetto. Manca, invece, la possibilità di guidare la BatMobile, ma la potente vettura di Bruce Wayne mal si sarebbe sposata con gli ambienti angusti di un manicomio criminale quale é l'Arkham Asylum.
Le meccaniche dell'Intelligenza Artificiale dei nemici non sono esattamente lo stato dell'arte - basta, ad esempio, dire che avvicinarsi accovacciati ad un nemico significa arrivargli alle spalle e ucciderlo con un solo colpo senza che questi si accorga di nulla, neanche se ci mettessimo a cantare a squarciagola - ma nel complesso il loro numero e la loro velocità di reazione rende l'azione sempre impegnativa. Alcuni boss, come lo Spaventapasseri (uno dei momenti più belli e coinvolgenti dell'intera produzione) o il mutante Bane, richiedono anche un buon tempismo ed un minimo di strategia,cosa questa che non guasta mai.
Il gioco Eidos non é solamente azione : la parte investigativa ed esplorativa ha sempre il suo peso e saremo costantemente invitati ad esplorare ogni anfratto della struttura, al fine di trovare i vari oggetti nascosti che sbloccheranno interessanti extra. Fra questi, troviamo ad esempio le Sfide dell'Enigmista, durante le quali la nostra materia grigia verrà chiamata in causa prepotentemente, oppure le bobine con i nastri dei colloqui con i dottori, dei criminali presenti nel manicomio. Inoltre, sbloccheremo costantemente le schede personali dei principali boss e dei personaggi chiave della storia, venendo a conoscenza di chicche davvero interessanti; non mancano poi “statuine”, potenziamenti di vario genere e natura ed altre amenità, che conferiscono una notevole dose di varietà ad un gameplay altrimenti troppo simile a se stesso.
Sul fronte strettamente tecnico, ci troviamo di fronte ad un titolo di tutto rispetto: i programmatori hanno adottato una versione riveduta e corretta dell'Unreal Engine 3, coadiuvato dalla presenza delle routine fisiche di Ageia (a patto di avere in dotazione una scheda video Nvidia che le supporti). Il risultato é un gioco scorrevole e bello da guardare, snello ma appagante, con un buon conteggio di poligoni e di grandissima atmosfera. Certo, non mancano episodi di compenetrazione anche piuttosto evidenti (una delle immagini qui intorno renderà l'idea più di mille parole),ma nel complesso il lavoro svolto dai programmatori dona al titolo un aspetto così cupamente romantico che sarà impossibile non lasciarsi avvolgere dall'atmosfera di gotica sofferenza che permea l'intera produzione. Anche sul fronte del doppiaggio troviamo un lavoro eccellente : i dialoghi in Italiano sono ottimamente recitati e, se da una parte troviamo una certa ridondanza nel campionamento dei sound-fx, é altrettanto vero che le musiche sono di alto livello, così come la localizzazione nel nostro idioma, dei menù e dei sottotitoli.
Prima di chiudere, desideriamo criticare una volta di più il ridicolo sistema di salvataggio a checkpoint, il quale non solo impedisce di scegliere quando smettere di giocare, ma anche e soprattutto ci impedisce di rivivere alcuni livelli particolarmente interessanti, come quello del già citato Spaventapasseri. In definitiva, Batman Arkham Asylum é sicuramente il miglior videogame mai uscito con protagonista l'Uomo Pipistrello ed é anche uno dei giochi più interessanti presenti oggi sul mercato; lasciarselo scappare, dovrebbe essere un reato punibile con la detenzione nell'Arkham Asylum. A buon intenditor...!