Batman: Arkham City

di Luca Gambino
L'abbattimento dei nemici, specie se eseguita con una certa varietà di mosse, consente l'acquisizione di preziosi punti esperienza che, a loro volta, potranno essere spesi nella consueta progressione delle caratteristiche del nostro personaggio che potrà, di volta in volta, upgradare le caratteristiche di resistenza o efficacia della tuta, imparare nuove tecniche d'ingaggio o acquisire nuovi gadget tecnologici. Gadgets che, a differenza del primo capitolo saranno presenti già in buon numero nel nostro kit di partenza e che saranno come sempre selezionabili tramite il d-pad, il che spesso e volentieri (almeno su X-box), risulta essere lento e fastidiosamente macchinoso, specialmente quando si devono raggiungere oggetti posti sulla diagonale della croce, che specialmente su Xbox é spesso un'operazione farraginosa, specialmente quando la velocità di reazione diventa una condizione necessaria per la sopravvivenza.

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Ad ogni modo c'é da dire che proprio il sistema molto automatizzato di combattimenti e la quasi impossibilità di morire (anche se precipitate nel vuoto, un sistema alla Prince of Persia vi salverà la vita all'ultimo istante), fanno di Arkham City un titolo sicuramente avvincente ma che il pubblico più esperto dovrebbe iniziare ad un livello di sfida piuttosto alto per non rischiare di andare avanti con il pilota automatico, andando quindi a rovinare un'esperienza di gioco che in alcuni frangenti si é rivelata veramente divertente a appagante.

Appagante per gli occhi é invece la realizzazione tecnica del titolo che se già in Asylum mostrava un comparto estetico veramente ben realizzato. Rocksteady regala in Arkham City una Gotham decadente e corrotta, perennemente avvolta dalla tenebre e popolata da un bestiario che non si discosta di molto da quanto già visto in Asylum. L'utilizzo del Unreal Engine 3, inoltre, garantisce anche un massiccio utilizzo di poligoni ed effetti senza appesantire troppo il motore grafico (che supporta anche la modalità 3D), con il diretto risultato di un frame rate roccioso, ambienti e modelli poligonali dettagliati e texturizzati a dovere e animazioni sempre di ottimo livello (merito più del team artistico, ovviamente) sebbene si debbano registrare ancora fastidiose compenetrazioni poligonali che sebbene non inficino sull'esperienza di gioco, "sporcano" la cosmesi complessiva del gioco. Ottimo invece il doppiaggio in italiano davvero ben caratterizzato in tutti i personaggi primari e non.

More of the same, quindi, ma mai come questa volta é da considerarsi come un difetto. Anzi. Arkham City é da considerarsi come l'apoteosi alla massima potenza di quello che é stato Asylum, con i suoi tantissimi pro e qualche contro. Una vera manna dal cielo per tutti gli appassionati del Cavaliere Nero che possono ritrovare in un unico, vastissimo, ambiente tutti i nemici storici di uno dei personaggi più riusciti e affascinanti del mondo fumettistico e soprattutto uno dei pochi (l'unico ?) che saputo "strappare" l'universo cartaceo proponendosi alla grande in versione digitale. Non indugiate, fatelo vostro.



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