Battalion Wars

di Paolo Mulas
Uno sviluppo piuttosto travagliato, costellato da posticipi, cambi di denominazione, ed affidato ad un team dal curriculum non certo sfavillante, non sono delle premesse granché esaltanti per Battalion Wars. Conosciuto precedentemente con il titolo di Advance Wars Under Fire, a sottolineare la correlazione con la serie strategica ritornata prepotentemente in auge grazie a tre ottimi episodi (due per GameboyAdvance ed uno per Ds), il nome è stato poi opportunamente cambiato. Infatti, a parte la comune atmosfera "soft-guerresca", il titolo Kuju ha poco da spartire con i combattimenti a turni e le meccaniche esclusivamente strategiche di Advance Wars, offrendo al giocatore un gameplay votato decisamente all'azione.
Battalion Wars, similmente a quel che accadeva in Freedom Fighters, unisce elementi da sparatutto in terza persona con altri tipicamente strategici. La trama, semplice ma efficace, vede il giocatore nei panni di un novello comandante dell'esercito dell'occidente, impegnato in una dura e logorante guerra contro la fazione orientale (con evidenti richiami sovietici). In ogni missione si avrà a disposizione un piccolo esercito, costituito da unità di diverso tipo (fanteria semplice, marines, artiglieri, lanciafiamme, ecc.), ed anche differenti veicoli come jeep, elicotteri e carri armati.


Il personaggio controllato dal giocatore, assumerà il ruolo di comandante e sarà seguito in tutte le sue azioni da il resto dei commilitoni. Sarà possibile altresì prendere il controllare di qualsiasi soldato, tramite il tasto Z, ed inoltre si potranno impartire dei semplici ordini ad ogni singola unità, ad un intero reparto o a tutto il proprio gruppo. Sarà possibile mandarli all'attacco contro uno specifico obbiettivo, invitarli a seguirci o farli difendere una determinata zona. Il sistema di controllo deputato a tutte queste azioni, non è certo il massimo della comodità, dato che si avvale dello stick C, e soprattutto nelle prime fasi di gioco, o in quelle più concitate, sarà difficile selezionare con rapidità e precisione l'azione da ordinare, fortunatamente, con un po' d'esperienza si riuscirà a padroneggiare con più efficaci risultati quest'ostico sistema. Non sempre sarà opportuno portare con sé l'intero battaglione, difatti ogni missione necessita di una apposita fase di studio, realizzabile attraverso una dettagliata mappa che indicherà la precisa ubicazione dell'esercito nemico. Ecco che in un avamposto controllato da dei soldati armati di bazooka, sarà consigliabile presentarsi senza mezzi pesanti, ma con un paio d'agili elementi della fanteria, d'altra parte contro gli elicotteri sarà opportuno utilizzare i soldati della contraerea e così via, con un sistema di combattimento che vede favorito chi riesce a sfruttar meglio il classico sistema carta-forbici-sasso.

Ma non è nella sola morra cinese che si regge l'esito degli scontri, d'altra parte nella maggior parte delle occasioni saremo noi stessi impegnati in prima persona negli scontri, agganciandoci all'obbiettivo tramite il tasto L, e sarà quindi il nostro tempismo e la nostra precisione a determinare la nostra sopravivenza. Le missioni sono tutte caratterizzate da un buon ritmo, le fasi di stanca sono praticamente assenti e la tensione nel giocatore sempre viva; discreta la varietà di situazioni offerte, grazie anche alla molteplicità degli obbiettivi (liberazione di prigionieri, abbattimento delle postazioni nemiche, conquista del quartiere generale avversario e così via) ed anche alla possibilità di controllare numerosi veicoli, che pur non rispondendo perfettamente alle leggi della fisica e pur adottando un sistema di guida un po' troppo semplicistico, si fanno comunque apprezzare.


Peccato però che l'intelligenza artificiale delle proprie truppe non sia sempre all'altezza; finché saremo impegnati noi stessi in prima persona a dare gli ordini tutto filerà per il verso giusto, i problemi insorgono quando negli scontri a fuoco più concitati non potremo occuparci di ogni singola unità, che lasciate in balia di sé stesse non sempre risponderanno a dovere agli attacchi nemici.

La giocabilità di Battalion Wars, si attesta comunque su livelli decisamente positivi, offrendo al giocatore sempre un adeguato livello di sfida (anche se non manca qualche passaggio un po' troppo difficoltoso), e di coinvolgimento, grazie a delle missioni ben strutturate ed avvincenti. Una volta portata a termine la modalità campagna, che ci intratterrà per circa una dozzina di ore, potremo destreggiarci.....solamente nel tentativo di sbloccare qualche missione extra, prendendo il massimo di valutazione nei livelli già affrontati. Qualche modalità alternativa, specialmente l'introduzione del multiplayer sarebbe stata certamente gradita; da questo punto di vista sembra quasi che il gioco sia stato completato un po' troppo velocemente per ovviare ai troppi ritardi accumulati. Graficamente il titolo si difende bene; l'orizzonte visivo non è troppo esteso ed anche i vari personaggi appaiono un po' poveri nei dettagli, però il design è sicuramente azzeccato, e contribuisce in maniera determinante ad un'atmosfera un po' leggera, lontana dal drammatico realismo dei simulatori bellici e che ben si adatta allo spirito del gioco. Discreto anche il sonoro, con un buon repertorio di brani tutti spiccatamente militareschi e un doppiaggio (in inglese ma sottotitolato in un buon italiano) sicuramente adatto. Pur con degli evidenti limiti nella longevità e nell'intelligenza artificiale, Battalion Wars è comunque un titolo ben realizzato, in grado di appassionare e divertire il giocatore grazie ad una meccanica di gioco semplice ma abbastanza originale, che ben miscela fasi di pianificazione tipiche degli strategici con sezioni decisamente più votate all'azione.