Battle engine aquila

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DA ARDITO PILOTA AD ABILE COMBATTENTE
In un mondo futuro, Hawk è un pilota di mezzi da corsa capaci di muoversi sia sul terreno sia in aria, come dei piccoli jet: la sua abilità è tale che viene notato da Tatiana. Chi è Tatiana?!? CHI E' TATIANA?!? Tatiana (che non è grassa, ma la citazione era d'obbligo...) è un'ufficiale istruttrice del corpo di difesa nella guerra contro i Muspell, popolazione aliena ed ostile. Così, suo malgrado, Hawk viene prelevato e "persuaso" (più con le buone che con le cattive) ad entrare nell'esercito con l'incarico di Pilota dei nuovissimi mezzi da battaglia Aquila, dei veicoli capaci di camminare sulla nuda terra sottoforma di enormi ragni metallici e di trasformarsi in navicelle a corto raggio per il combattimento aereo.
Allacciate le cinture di sicurezza, caricate le armi, controllate la cloche e preparatevi alla battaglia: decolla il Battle Engine Aquila!

L'IMMANCABILE DIGRESSIONE DEL TAZ :-D
Battle Engine Aquila (BEA) è un simulatore di volo - mezzo terrestre improntato molto sull'arcade e concettualmente estremamente vicino ai giochi Shot'm'Up (in Italiano "Sparatutto") che hanno forse in Space Invaders il vero capostipite. Lo scopo del gioco, comunque sia, risiede nell'assumere il controllo dell'Aquila e di svolgere le missioni che ci vengono via via proposte, confrontandosi contro gli eserciti nemici e cercando di riportare i minori danni possibile. Scartabellando nei cassetti della memoria, sovvengono altri titoli similari nella storia dei videogiochi: il primo simulatore di volo tipicamente Arcade in cui un singolo F14Tomcat dei TopGun era in grado di debellare un'intera flotta di portaerei fu After Burner della SEGA, che spopolò nelle sale giochi di mezzo mondo prima di approdare su Master System e Mega Drive.



Facendo un balzo in avanti nel tempo e limitandosi ai giochi in cui il veicolo era visto con una visuale in soggettiva o semi soggettiva, nonché ignorando i vari simulatori di volo "seri", dobbiamo arrivare sino ad Ace Combat per PSX per ritrovare lo stesso stile di gioco. In tempi più recenti, due titoli si sono rifatti a questa filosofia di gioco: il primo è il bellissimo Gun Metal per XBOX, previsto a breve anche per PC; il secondo è Robotech Battlecry, realizzato in Cell Shading per le tre principali Consolle ed ovviamente ispirato alla serie giapponese di Macross. Soprattutto gli ultimi due titoli ci interessano per parlare di questo nuovo BEA, vuoi per la contemporaneità temporale, vuoi per il fatto che tutti e tre questi giochi hanno in comune il fatto che il mezzo pilotato possa assumere più forme.
Ma basta con le digressioni e torniamo a BEA...

SISTEMA DI GIOCO
Cominciamo col dire che tutta l'interfaccia di gioco è personalizzabile dalle opzioni, e pertanto tutti i comandi descritti devono essere intesi come di default (io li ho cambiati totalmente, ad esempio). Il Pad analogico sinistro serve per la velocità: in forma di Walker indica la direzione verso cui l'Aquila si sposta (avanti, indietro o lateralmente), mentre in forma di Aereo regola la manetta; muovere rapidamente questo Pad sull'asse orizzontale produce una manovra evasiva, sia questa un balzo di lato a terra o un avvitamento in volo. Il Pad destro indica i cambiamenti di direzione, siano essi una curva a terra o una cabrata in volo, e l'inclinazione rispetto all'orizzonte. I tasti L1 ed L2 (indifferentemente) scorrono le armi disponibili (differenti a seconda della forma), mentre i tasti R1 ed R2 (idem) aprono il fuoco: alcune armi sparano a ripetizione, altre possono essere tenute in carica per effetti più devastanti; parimenti, alcune armi consumano munizioni, altre energia azzurra (vedi oltre), altre ancora tendono a surriscaldarsi.
Il tasto Quadrato permette di cambiare forma all'Aquila, mentre il Croce attiva i razzi stabilizzatori indispensabili per non schiantarsi quando si passa dalla forma Aereo alla forma Camminatore ad altezze troppo elevate.

Battle engine aquila
7

Voto

Redazione

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Battle engine aquila

Battle Engine Aquila ripropone il genere dei simulatori di volo Shot'm'Up seguendo la scia di giochi come Gun Metal o Robotech e cercando disperatamente di non apparirne un clone mediante delle sensibili modifiche quali il gran numero e la varietà delle truppe in campo, la visuale in soggettiva, i diversi modelli di Aquila, le limitazioni nelle due modalità di guida eccetera. Il risultato non è eccelso, ma neppure sgradevole: diciamo che nel complesso manca di quel "certo non so ché" che ci permetterebbe ad etichettarlo come "Gran gioco". Ad ogni modo un buon gioco dalla difficoltà massiccia e sicuramente molto lungo.

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