Battle engine aquila
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Quando vi incontrate con un amico potrete optare per tre modalità di gioco Split-Screen: Cooperativa, Battaglia e Arena. Nel primo casi i giocatori sono alleati e combattono insieme in uno scenario simile a quelli del gioco in Single; nel secondo caso, sono schierati uno contro l'altro e sono supportati entrambi da un esercito; nel terzo caso sono uno contro l'altro in un ambiente neutrale, nel senso che le truppe e le postazioni presenti apriranno indistintamente il fuoco sull'uno o sull'altro.
REALIZZAZIONE TECNICA
La realizzazione grafica di BEA è abbastanza buona: anche se le mappe non sono particolarmente grandi, sono comunque realizzate piuttosto dettagliatamente, anche se forse qualcosa di più si sarebbe potuto fare per quanto concerne lo scalare delle textures e dei modelli, visto che le unità nemiche diventano irriconoscibili già a medie distanze. Il punto di forza del motore sono il dettaglio dei singoli modelli ed il numero degli stessi che si trova in gioco contemporaneamente: fa sempre il suo bell'effetto sparare una raffica laser su un gruppo di soldati e vederli morire a dieci a dieci. Il tutto contornato da ottimi effetti speciali (esplosioni, laser, missili, ecc), anche se il sistema di ombre è praticamente assente. Una menzione e un richiamo speciali merita il modello dell'Aquila: la realizzazione e l'animazione sono infatti veramente splendide... peccato che ve ne possiate accorgere solo in MultiPlayer perché non è possibile giocare in terza persona.
A proposito del MultiPlayer, c'è da dire che il motore gestisce senza nessun rallentamento e con una limitatissima perdita di definizione lo Split-Screen, e che anche a metà schermo il gioco mantiene invariata la sua giocabilità: veramente un ottimo lavoro da questo punto di vista.
La colonna sonora è di sicuro impatto, ed ha un taglio frenetico ed al tempo spesso militareggiante che ben si accosta con la natura del gioco. Gli effetti sonori sono altrettanto ben realizzati, compresi i doppiaggi in multi linguaggio, perlomeno per quanto concerne i messaggi durante le missioni.
Pessime, invece, le animazioni: i modelli umani sono veramente brutti e deformi, e i dialoghi sono doppiati, perlomeno in Italiano, con pochissima cura... basti pensare che Tatiana (CHI E' TAT... Ok, la smetto! :-P), che è di origini sovietiche, parla come una bolscevica che abbia studiato l'Italiano a Bologna, mentre le battute di Hawk sembrano quasi registrate un paio di mesi dopo le altre, tanta è la differenza di intonazione.
GIOCABILITA' E LONGEVITA'
Nonostante i controlli di gioco siano alla fin fine piuttosto limitati, il prenderne pienamente possesso non è così immediato come sembrerebbe: agli inizi ci si confonde parecchio tra i due analogici e spesse volte si tenta di sparare con il tasto della trasformazione (con risultati ovviamente fetenti). In aiuto a questo problema arriva la possibilità di personalizzare i comandi, e facendo qualche prova anche solo nello scenario di addestramento si riesce alla fine a raggiungere una situazione di pieno controllo.
Scesi in campo nelle missioni vere e proprie, c'è da dire che la difficoltà si attesta sin dall'inizio a livelli elevati, decisamente elevati... forse eccessivamente elevati, visto che non è automatico neppure il superamento della missione di addestramento, per non parlare delle prime missioni operative. Conseguire gli obbiettivi secondari è veramente un'impresa ardua, e ottenere la valutazione A per sbloccare missioni aggiuntive è roba da lasciare gli occhi incollati al televisore.
A peggiorare la cosa ci sono le limitazioni del veicolo, vale a dire la limitatezza tattica a terra e la scarsa autonomia in volo, che a volte ci fanno sembrare l'Aquila poco più di un carrozzone smarmittato senza servosterzo: basta atterrare nel punto sbagliato, magari per colpa dell'energia azzurra terminata, per essere blastati senza pietà.
Però il gioco è divertente... si, quando riuscite a fare quello che volete, la soddisfazione e il divertimento sono tanti, e rigiocare vecchie missioni ritrovandole più semplici della prima volta è veramente una liberazione: avete finalmente la sensazione di essere degli eroi della terra e dell'aria.
La longevità è veramente grossa: se entrate nello spirito del gioco, la difficoltà delle missioni, la quantità delle stesse e lo stimolo di sbloccare quelle aggiuntive vi terrà sicuramente appiccicati alla PS2 per parecchie ore.
CONCLUSIONI
Stavo per esprimere un giudizio molto affrettato su Battle Engine Aquila: i primi problemi di giocabilità e la difficoltà veramente alta mi stavano sconcertando e scoraggiando. Fortunatamente ho perseverato nel gioco e mi sono reso conto che si tratta di una sfida lunga e massiccia, ma soprattutto coinvolgente. C'è poco da fare: BAE è un gioco da prendere di petto, dedicargli il suo tempo e prepararsi a ricevere numerose mazzate, ma quando i risultati arrivano sono veramente appaganti.
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