Battle Realms
di
Redazione Gamesurf
A dare un ulteriore tocco di carattere al gioco contribuiscono poi i "maestri zen", ovvero i signori della guerra, gli shogun di cui parlavamo sopra di cui ogni clan possiede almeno tre esponenti. I maestri zen influenzano con le loro abilità tutte le truppe che risiedono sotto il loro controllo, quindi, ad esempio, selezionare l'abilità "grido di guerra" sotto l'icona di Kenji fa scoccare a tutti i suoi guerrieri un colpo che é due volte più potente del normale (anche se a spese della loro energia), mentre Issyl, maestro Zen del Loto, può alterare il tempo per far agire con più rapidità i suoi uomini
IL 3D ENTRA NEL MONDO DEGLI STRATEGICI
A dire la verità lo aveva già fatto con Conquest Frontier Wars di Microsoft, ma Battle Realms é il primo che implementa soldati in puro 3D. I maestri zen, gli edifici, i guerrieri e i cavalli sono tutti renderizzati e texturizzati come in uno sparatutto o in un picchiaduro. Il livello di dettaglio, considerando le unità che la CPU deve muovere, é veramente ottimo: i personaggi non sfigurano troppo neanche se confrontati con gli sprite in computer grafica precalcolata degli altri strategici. Naturalmente questa soluzione tecnica rivela tutta la sua efficacia nella gamma delle animazioni che fa muovere tutti i personaggi con maggiore naturalezza e gli conferisce una varietà molto più ampia di comportamenti e attacchi. I nostri guerrieri possono correre, salire sulle torri di osservazione, controllare le loro lame quando sono a riposo e zoppicare quando sono feriti. I contadini raccolgono il riso (e alcuni fili di erba poligonale vengono strappati dal suolo quando i loro strumenti rasentano il terreno) spengono incendi, domano i cavalli e svolgono altre attività difficilmente rappresentabili con la grafica precalcolata
Durante i combattimenti la scena si trasforma nel ring di un picchiaduro 3D elevato a potenza, con spadaccini che usano diversi affondi di spada, lancieri che usano sia la loro arma che colpi d'arti marziali e altre simili animazioni come al solito nobilitate dalla fluidità del motion capture. Anche l'ambientazione é realizzata magnificamente, con texture molto dettagliate che vanno a coprire uno scenario che si articola fra boschi poligonali, colline, burroni, fiumi e vallate (molto rilevanti anche dal punto di vista tattico) anche se piuttosto piccolo nelle dimensioni, nel caso dello story mode. Sia lo scenario che le animazioni trasudano di effetti speciali: le texture delle terreno sono attraversate da un gioco di ombre che simula il passaggio del sole attraverso il filtro della vegetazione mentre di notte effetti particellari dipingono sciami di lucciole
IL 3D ENTRA NEL MONDO DEGLI STRATEGICI
A dire la verità lo aveva già fatto con Conquest Frontier Wars di Microsoft, ma Battle Realms é il primo che implementa soldati in puro 3D. I maestri zen, gli edifici, i guerrieri e i cavalli sono tutti renderizzati e texturizzati come in uno sparatutto o in un picchiaduro. Il livello di dettaglio, considerando le unità che la CPU deve muovere, é veramente ottimo: i personaggi non sfigurano troppo neanche se confrontati con gli sprite in computer grafica precalcolata degli altri strategici. Naturalmente questa soluzione tecnica rivela tutta la sua efficacia nella gamma delle animazioni che fa muovere tutti i personaggi con maggiore naturalezza e gli conferisce una varietà molto più ampia di comportamenti e attacchi. I nostri guerrieri possono correre, salire sulle torri di osservazione, controllare le loro lame quando sono a riposo e zoppicare quando sono feriti. I contadini raccolgono il riso (e alcuni fili di erba poligonale vengono strappati dal suolo quando i loro strumenti rasentano il terreno) spengono incendi, domano i cavalli e svolgono altre attività difficilmente rappresentabili con la grafica precalcolata
Durante i combattimenti la scena si trasforma nel ring di un picchiaduro 3D elevato a potenza, con spadaccini che usano diversi affondi di spada, lancieri che usano sia la loro arma che colpi d'arti marziali e altre simili animazioni come al solito nobilitate dalla fluidità del motion capture. Anche l'ambientazione é realizzata magnificamente, con texture molto dettagliate che vanno a coprire uno scenario che si articola fra boschi poligonali, colline, burroni, fiumi e vallate (molto rilevanti anche dal punto di vista tattico) anche se piuttosto piccolo nelle dimensioni, nel caso dello story mode. Sia lo scenario che le animazioni trasudano di effetti speciali: le texture delle terreno sono attraversate da un gioco di ombre che simula il passaggio del sole attraverso il filtro della vegetazione mentre di notte effetti particellari dipingono sciami di lucciole
Battle Realms
Battle Realms
Battle Realms è un titolo che condensa l'essenza degli strategici in tempo reale in una formula altamente coinvolgente. Ed Del Castillo e i suoi collaboratori hanno saputo caricare di simbolismo e, aggiungerei, di filosofia, ciò che in altri titoli erano solo numeri e statistiche, in questo modo, superando la grandeur di molti strategici imponenti, hanno restituito umanità a questo genere di giochi. Riducendo il numero d'unità gestibili hanno semplificato un modello che rischiava di diventare complicato e stressante. Strategicamente, hanno favorito la qualità sulla quantità e hanno implementato un'interfaccia semplice da gestire. Graficamente Battle Realms si fa vanto di una grafica 3D stracolma di effetti che fa entrare a pieno merito anche gli strategici nel mondo delle tre dimensioni. Tatticamente non è altrettanto innovativo, se si esclude l'alchimia delle unità, ma il particolare gameplay lo rende forse lo strategico più divertente oggi sul mercato. Fatevi un regalo di Natale e compratelo, si astengano solamente coloro che odiano gli strategici!