Battlefield 1

di Roberto Vicario

Un multiplayer di livello



Esaurito il discorso riguardante il singolo giocatore, é giusto passare a quella che é stata la variante più sbalorditiva dell'intero pacchetto: il multigiocatore. In questo senso ci troviamo davanti non solo al miglior prodotto DICE degli ultimi anni, ma ad una delle componenti multiplayer più coinvolgente degli ultimi anni.

Come sempre le classi tra cui scegliere saranno quattro e ognuna avrà il suo ruolo chiave all'interno della disputa. Lo scout, il medico, l'assaltatore e il cecchino sono classi uniche ma allo stesso tempo personalizzabili sia in termini di bocche da fuoco da utilizzare, sia per quanto riguarda le skin che si troveranno all'interno speciali casse di guerra.

Il titolo offre come da tradizione alcune tra le modalità più riuscite della serie, alcune che prevedono la presenza di mezzi di trasporto, altre invece più contenute e legate al semplice sconto tra fanti. Tra queste varianti ritroviamo nomi come "dominio" o "conquista". La prima che prevede la cattura e il mantenimento di alcune bandiera senza mezzi, la seconda, uguale nelle dinamiche, ma su mappe più ampie e con mezzi di trasporto a nostra disposizione.



A queste due si aggiunge poi l'ancor più classico "team deathmatch" in cui due squadre si scontreranno sino all'ultima uccisione che regalerà la vittoria ad una delle due fazioni. Altro gradito ritorno é la modalità "rush" (Corsa qui da noi), variante che abbiamo già imparato a conoscere in passato e che qui ritorna sotto forma di telegrafi da conquistare. Man mano che questi verranno catturati, avremo dalla nostra dei bonus sia come attaccanti che come difensori. La novità più importante tra queste modalità é però “piccioni di guerra”. In questa variante ci verrà chiesto di impossessarci di piccioni viaggiatori - proprio come succedeva nella Prima Guerra Mondiale - per spedire successivamente degli ordini che dal campo vengono mandati al QG. Una modalità divertente e dinamica, che si é rivelata un ottimo compromesso tra corsa e le altre voci presenti all'interno della scelta offerta.

Dove però il gioco offre un grado di divertimento e di impegno assoluto é in “operazioni” che, a differenza delle altre nominate sino ad ora, ha una voce del menù completamente dedicata a lei. Spiegata in poche righe, si tratta di una modalità simile a "rush" ma decisamente più su vasta scala, fino ad un massimo di 64 giocatori. Fazioni che si danno battaglia all'interno di svariate mappe, collegate tra loro da una voce narrante che man mano esplica gli obiettivi da conquistare, e il motivo del perché sono così strategici. Un variante che pur non riproducendo fedelmente l'evoluzione della guerra, ne riprende lo spirito e la tragicità in più di un'aspetto, a partite dalla quantità di persone e mezzi presenti su schermo, a cui si aggiungono i battaglioni di supporto dotati di Zeppelin, corazzati e altro ancora.

proprio in “operazioni” che vengono esaltate le mappe e la totale libertà di azione che Battlefield 1 ha da offrire. Il level design é tra i migliori visti in un titolo multigiocatore in cui la conformazione della mappa, unita alla sua distruttibilità e totale libertà d'approccio, offre un grado di coinvolgimento totale ed appagante. Scorci e ambientazioni come “Monte Grappa” - mappa ambientata sulle Dolomiti - o quella nelle francesi foreste delle Argonne offre un impatto devastante, che raramente abbiamo ammirato in altri prodotti di questo genere.



Battlefield 1, al netto di alcuni compromessi fatti dagli sviluppatori che potrebbero far storcere il naso ai puristi più integerrimi (leggasi friendly fire inattivo), offre un gameplay che esalta il gioco di squadra, ma che soprattutto pur non riproducendo in maniera fedele le dinamiche di questi scontri storici, ne ripropone la tragicità, la vastità e il caos totale. Senza indugiare oltre, possiamo affermare con assoluta certezza che Battlefield 1 offre una delle migliori componenti online degli ultimi anni...che diventa ancora più appagante se affrontata con il giusto team e con il corretto dialogo tra commilitoni.

Trincee in alta definizione
Gran parte del fascino che questo Battlefield 1 riesce ad emanare é ovviamente merito anche del comparto tecnico del gioco. Sfruttando l'ormai solido e onnipresente Frostbite, gli sviluppatori svedesi hanno creato un comparto visivo di assoluto impatto, con addirittura le versioni console che, facendo i dovuti paragoni del caso, non sfigurano troppo in confronto a quella PC.

Giocato su Xbox One il gioco gira fluidissimo a 60 fps, con pochissime incertezze nelle situazioni più complicate. La qualità delle texture, sia per quanto riguarda i modelli dei soldati che l'ambiente di gioco é di altissimo livello, tanto da non far rimpiangere una risoluzione che su Xbox One é fissata a 720p (su PS4 sta invece a 900p); inoltre, grazie ad un gestione del profondità di campo e degli effetti particellari praticamente ottima, Battlefield 1 ci regala alcuni tra gli scorsi più belli visti su questa generazione. Davvero un grandissimo lavoro.

Non bisogna poi dimenticare il pieno supporto che frostbite riesce a dare alla distruttibilità dell'ambiente. Ogni singolo elemento di gioco potrà infatti essere distrutto, aggiungendo così ulteriore variabilità agli approcci di gioco che vi abbiamo raccontato qualche riga sopra.

Stesso discorso per quanto riguarda la componente audio con una serie di campionature, soprattutto per quanto riguarda le armi, davvero incredibile e coinvolgente, spinta ulteriormente da un supporto totale al surround. Discreto invece il doppiaggio in lingua italiana, con qualche voce riuscita, ed altre un po meno. In generale comunque ci si attesta su livelli più che discreti.