Battlefield Bad Company 2 Vietnam
di
Ferdinando Saggese
Il 2010 é stato un anno d'oro per il genere degli sparatutto in prima persona. I giocatori di tutto il mondo hanno prima apprezzato il ritorno in grande stile di serie storiche, come “Medal of Honor”, per dare poi l'assalto ai server di “Call of Duty: Black Ops”, pubblicato da Activision solo un paio di mesi fa. I veri appassionati, però, non hanno mai abbandonato i campi di battaglia digitali sapientemente modellati dal team DICE per “Battlefield Bad Company 2”, titolo non recente, ma ancora giocatissimo, sopratutto online.
La grande cura riposta nella realizzazione delle mappe, il perfetto equilibrio di classi, armi e mezzi, nonché il continuo incoraggiamento a lavorare di squadra, fanno della modalità multigiocatore di questa produzione una droga per chi vive di pane ed headshot. Nell'ultimo periodo, tuttavia, anche i soldati virtuali più tenaci cominciavano a sentire il bisogno di nuovi stimoli e, pur non abbandonando il gioco, chiedevano a gran voce un aggiornamento. Inutile dire che DICE li ha accontentati.
É infatti disponibile da un paio di settimane “Battlefield Bad Company 2: Vietnam”, DLC che aggiunge al gioco originale quattro (in realtà cinque) nuove mappe, un nuovo set di armi e mezzi e tante, tante ore di divertimento in più. Come é facile intuire dal titolo, questo contenuto aggiuntivo é ambientato in vietnam, durante il conflitto che ha visto contrapposti l'esercito statunitense, al piccolo ma ben organizzato esercito della repubblica asiatica. La particolare location, ha quindi richiesto un aggiornamento del motore grafico che muove il gioco, il Frostbite Engine, che é stato impiegato per disegnare lussureggianti foreste, vaste risaie punteggiate da piccoli villaggi e colline interamente bruciate dal napalm.
Le nuove mappe si dividono equamente tra quelle più adatte alla modalità corsa, più strette e ricche di punti facilmente presidiabili, e quelle fatte apposta per la modalità conquista, più ampie ed adatte all'impiego di veicoli. La più interessante e caratteristica é sicuramente “Collina 137”, una mappa che ben si adatta a entrambe le modalità appena citate e che contrappone ad una zona ricca di vegetazione, una collina resa brulla da un bombardamento chimico, dove l'unica l'unico modo per sfuggire ai proiettili nemici é imboccare uno dei cunicoli sotterranei scavati dalla resistenza vietnamita.
Le altre tre mappe rappresentano altrettanti scenari di guerra tipici del conflitto come templi, pianure coltivate e umide risaie. Attualmente é disponibile una quinta mappa, che i giocatori hanno sbloccato raggiungendo in poche settimane la quota di azioni di squadra fissata dal team di sviluppo prima del lancio del DLC. Stiamo parlando di “Operation Hastings”, remake in salsa next gen della celebre mappa implementata qualche anno fa in “Battlefield: Vietnam”. Benché le quattro classi disponibili sin dal day one non siano state ritoccate, l'esperienza di gioco di “Battlefield Bad Company 2: Vietnam” é fortemente condizionata dall'inedito set di armi implementato.
Negli anni del conflitto vietnamita, non erano infatti disponibili le diavolerie tecnologiche pensate da DICE per il titolo originale. Questo contenuto aggiuntivo mette quindi tra le mani dei giocatori pezzi storici come il fucile d'assalto AK47, la mitraglietta leggera UZI ed il mitragliatore pesante RPK, tutti ovviamente sprovvisti di ottica, che con il loro fuoco potente, ma meno preciso, spingono i giocatori a cercare lo scontro ravvicinato, piuttosto che il combattimento a distanza.
Re indiscusso del nuovo set di armi, il lanciafiamme, che con il suo getto permette di liberare in un attimo anche le basi meglio difese. I nuovi mezzi implementati sono quelli realmente impiegati nel conflitto. Tra pesanti carri armati e potenti elicotteri, spicca però il piccolo ape car protagonista di tanti video e screenshot promozionali. Il mezzo ha il vantaggio di essere maneggevole, e quindi impiegabile anche nelle mappe più anguste, e se opportunamente armato, di fungere da arma kamikaze, da scagliare a tutta velocità contro le postazioni nemiche. In conclusione non possiamo non citare la colonna sonora, composta da pezzi rock dell'epoca e ascoltabile sia scorrendo i menù, sia salendo a bordo dei veicoli, che tramite degli altoparlanti esterni la diffonderanno anche nelle vicinanze. Adesso tutti sull'elicottero, con la cavalcata delle valchirie a palla...
La grande cura riposta nella realizzazione delle mappe, il perfetto equilibrio di classi, armi e mezzi, nonché il continuo incoraggiamento a lavorare di squadra, fanno della modalità multigiocatore di questa produzione una droga per chi vive di pane ed headshot. Nell'ultimo periodo, tuttavia, anche i soldati virtuali più tenaci cominciavano a sentire il bisogno di nuovi stimoli e, pur non abbandonando il gioco, chiedevano a gran voce un aggiornamento. Inutile dire che DICE li ha accontentati.
É infatti disponibile da un paio di settimane “Battlefield Bad Company 2: Vietnam”, DLC che aggiunge al gioco originale quattro (in realtà cinque) nuove mappe, un nuovo set di armi e mezzi e tante, tante ore di divertimento in più. Come é facile intuire dal titolo, questo contenuto aggiuntivo é ambientato in vietnam, durante il conflitto che ha visto contrapposti l'esercito statunitense, al piccolo ma ben organizzato esercito della repubblica asiatica. La particolare location, ha quindi richiesto un aggiornamento del motore grafico che muove il gioco, il Frostbite Engine, che é stato impiegato per disegnare lussureggianti foreste, vaste risaie punteggiate da piccoli villaggi e colline interamente bruciate dal napalm.
Le nuove mappe si dividono equamente tra quelle più adatte alla modalità corsa, più strette e ricche di punti facilmente presidiabili, e quelle fatte apposta per la modalità conquista, più ampie ed adatte all'impiego di veicoli. La più interessante e caratteristica é sicuramente “Collina 137”, una mappa che ben si adatta a entrambe le modalità appena citate e che contrappone ad una zona ricca di vegetazione, una collina resa brulla da un bombardamento chimico, dove l'unica l'unico modo per sfuggire ai proiettili nemici é imboccare uno dei cunicoli sotterranei scavati dalla resistenza vietnamita.
Le altre tre mappe rappresentano altrettanti scenari di guerra tipici del conflitto come templi, pianure coltivate e umide risaie. Attualmente é disponibile una quinta mappa, che i giocatori hanno sbloccato raggiungendo in poche settimane la quota di azioni di squadra fissata dal team di sviluppo prima del lancio del DLC. Stiamo parlando di “Operation Hastings”, remake in salsa next gen della celebre mappa implementata qualche anno fa in “Battlefield: Vietnam”. Benché le quattro classi disponibili sin dal day one non siano state ritoccate, l'esperienza di gioco di “Battlefield Bad Company 2: Vietnam” é fortemente condizionata dall'inedito set di armi implementato.
Negli anni del conflitto vietnamita, non erano infatti disponibili le diavolerie tecnologiche pensate da DICE per il titolo originale. Questo contenuto aggiuntivo mette quindi tra le mani dei giocatori pezzi storici come il fucile d'assalto AK47, la mitraglietta leggera UZI ed il mitragliatore pesante RPK, tutti ovviamente sprovvisti di ottica, che con il loro fuoco potente, ma meno preciso, spingono i giocatori a cercare lo scontro ravvicinato, piuttosto che il combattimento a distanza.
Re indiscusso del nuovo set di armi, il lanciafiamme, che con il suo getto permette di liberare in un attimo anche le basi meglio difese. I nuovi mezzi implementati sono quelli realmente impiegati nel conflitto. Tra pesanti carri armati e potenti elicotteri, spicca però il piccolo ape car protagonista di tanti video e screenshot promozionali. Il mezzo ha il vantaggio di essere maneggevole, e quindi impiegabile anche nelle mappe più anguste, e se opportunamente armato, di fungere da arma kamikaze, da scagliare a tutta velocità contro le postazioni nemiche. In conclusione non possiamo non citare la colonna sonora, composta da pezzi rock dell'epoca e ascoltabile sia scorrendo i menù, sia salendo a bordo dei veicoli, che tramite degli altoparlanti esterni la diffonderanno anche nelle vicinanze. Adesso tutti sull'elicottero, con la cavalcata delle valchirie a palla...
Battlefield Bad Company 2 Vietnam
8.5
Voto
Redazione
Battlefield Bad Company 2 Vietnam
Gran bel pezzo di DLC questo "Battlefield Bad Company 2: Vietnam". I ragzzi di DICE hanno ascoltato i giocatori e propongono mappe, veicoli e mezzi, veramente alternativi a quelli del titolo originale. Non ci troviamo quindi di fronte ad un "more of the same" studiato per spillare altri soldini ai giocatori, ma alla rinascita di un titolo che sembrava aver dato tutto, anche se tanto. Unico appunto, il prezzo, che poteva essere leggermente inferiore, ma stiamo davvero guardando il pelo nell'uovo. Consigliato a tutti!