Battlefield Vietnam

di Manuel 'MaD' Orrù

Battlefield Vietnam, rappresentando il seguito di uno dei first person shooter più innovativi e divertenti degli ultimi anni, in un settore dove l'innovazione è sempre introdotta col contagocce dagli sviluppatori, era sicuramente atteso con curiosità dagli appassionati; le potenzialità per essere un grande successo ci sono tutte: un nome ormai famoso, un'ambientazione con un grande fascino e uno stile che ha avuto successo.
Vediamo se tutte le aspettative sono state rispettate...

Dopo l'uscita di Vietcong, sembra che gli sviluppatori di sparatutto ad ambientazione storica abbiano trovato una nuova gallina dalle uova d'oro, abbandonando la Seconda Guerra Mondiale, che ormai era stata sviscerata in ogni aspetto da una quantità industriale di titoli e tuffandosi con anima e corpo nell'estremo oriente per descrivere la guerra che negli anni '60 oppose i nord-Vietnamiti, supportati dall'Unione Sovietica al Vietnam del sud, cui si unirono gli Stati Uniti. Come è tradizione per la saga di Battlefield, gli sviluppatori hanno svolto un grande lavoro di ricerca e ricostruzione dello scenario in cui si è svolta l'azione bellica.


In Battlefield Vietnam potremo così utilizzare tutte le armi che all'epoca del conflitto erano in dotazione ai vari eserciti: si va dal famosissimo fucile mitragliatore M16, al fucile di precisione M21, passando per il lanciarazzi LAW e alla mitragliatrice M60, tutti in dotazione agli americani; i vietcong rispondono con armi di fabbricazione russa, primo fra tutti l'onnipresente AK47. Queste diverse tipologie di armi vi saranno date in dotazione a seconda della tipologia di soldato che sceglierete al momento del "respawn": come in passato potrete scegliere fra soldato d'assalto, scout (cecchino), soldato anticarro, geniere ma mancano i medici; in compenso, prima di entrare in gioco potrete scegliere l'aspetto del vostro soldato e una fra le due armi principali che vi verranno proposte.

Appena entrati in gioco potrete notare subito qual è la principale caratteristica di BF Vietnam che lo differenzia da BF1942: l'ambiente di gioco. Infatti, nonostante siano presenti anche alcune locazioni urbane, nella stragrande maggioranza delle mappe di gioco (che ammontano al discreto numero 14) vi troverete ad avere a che fare con la giungla, che può essere un utile mezzo per nascondersi, ma non solo per voi... Le mappe di gioco sono come da tradizione sterminate e, alcune di esse vi faranno venire in mente i numerosi film in cui sono già state descritte le battaglie che adesso la Digital Illusion porta sui nostri monitor, a dimostrazione dell'eccellente lavoro effettuato dagli sviluppatori nella ricostruzione degli ambienti di gioco. Tuttavia, visto che muoversi a piedi in locazioni così ampie potrebbe essere noioso, oltre che poco salutare, vi verranno messi a disposizione un gran numero di veicoli dalle jeep, ai carri armati passando per l'artiglieria pesante. I veicoli più eccitanti da pilotare saranno tuttavia i cacciabombardieri a partire dai celeberrimi F4 Phantom e MIG21 e, novità di BF Vietnam gli elicotteri da combattimento. Alcuni di questi veicoli, come accadeva nella seconda espansione di BF1942 (Secret Weapons of WWII) possono essere utilizzati come punto di respawn mobile, ad esempio per paracadutare i soldati fra le linee nemiche e, con gli elicotteri da trasporto è persino possibile caricare un carro armato da portare in giro per la mappa e utilizzare nelle zone più opportune a seconda delle necessità.