Bayonetta 2

di Tommaso Alisonno


Let's Dance Again!



Dopo una lunga attesa, ecco tornare Bayonetta: la “Strega di Umbra” concepita da Hideki Kamiya e Platinum Games, i cui poteri magici sono focalizzati alla rissa contro le creature angeliche e demoniache, vola su Wii U sul suo sequel esclusivo. Personaggio inizialmente assai contestato a causa della smaccata volgarità delle movenze e dell'abbigliamento (il quale, lo ricordiamo, é composto unicamente dai suoi stessi capelli), Bayonetta ha saputo ritagliarsi in brevissimo tempo uno spazio considerevole nel cuore dei fan, sia per la sua natura volutamente “eccessiva”, tanto da renderla una macchietta (un po' come Duke Nukem, per intenderci), sia per un gameplay di base decisamente accattivante.

All'inizio di Bayonetta 2 ritroviamo la bella strega alle prese con le schiere angeliche che, al solito, le danno la caccia, ma stavolta può contare sull'aiuto dell'amica Jeanne. Durante lo scontro, però, Bayonetta perde il controllo dell'evocazione Gomorrah - un evento non imputabile a lei le cui cause saranno chiarite più avanti - la quale causa la morte di Jeanne. Cereza (questo il vero nome della protagonista) dovrà dunque partire per il monte Fimbulventr dove si dice si celino le porte del Paradiso e dell'Inferno: la sua missione é salvare l'anima dell'amica dalla dannazione eterna.



Squadra che vince non si cambia, ma si rafforza



Come abbiamo accennato, uno dei motivi di successo del primo Bayonetta - che su Wii U arriva in contemporanea a questo sequel e che noi abbiamo già Recensito - é stato il battlesystem action. In Bayonetta 2 ritroviamo con piacere il medesimo sistema, basato su tre tasti d'attacco e sul salto. Gli attacchi possono essere relativi alle armi equipaggiate sulle braccia, quelle sulle gambe e alle pistole di default per le raffiche a distanza. Cosa piuttosto interessante, la protagonista avrà a disposizione sin da subito alcune mosse che nel primo gioco si sbloccavano con eventi di trama: parliamo del doppio salto e della trasformazione in pantera, capacità che rendono sin dall'inizio l'esplorazione degli ambienti maggiormente varia.
Provocante, sboccata, allusiva e ammiccante, ma meno di prima


Rimane anche - e non sarebbe potuto essere altrimenti - il tasto della schivata che, se premuto col giusto tempismo, attiva qualche secondo di slow-motion denominato “Sabbat Temporale”. Fatta eccezione per le 4 pistole di default, ora azzurre anziché lilla, la maggior parte delle armi su cui la strega potrà mettere le mani sono assolutamente nuove, e vanno dalla coppia di scimitarre, all'arco, alla falce/shogun, ai fucili lanciafiamme, ad altro ancora - gradito ritorno: la frusta. Come nel primo titolo, le combo a disposizione cambieranno a seconda della combinazione di armi equipaggiate nelle braccia e nelle gambe, ed in ogni caso l'assortimento sarà veramente vasto.

Alle combo “stanadard” si aggiungono inoltre tutte quelle tecniche che, per essere attivate, richiedono prima di riempire totalmente o in parte l'indicatore di “magia”: parliamo per esempio degli “attacchi torturanti”, oppure della “furia di Umbra” - un breve periodo di invulnerabilità in cui infliggere tutto il danno di questo mondo. Altre tecniche potranno essere acquistate al negozio di Rodin per incrementare il proprio arsenale; rimane anche la possibilità di afferrare determinate armi dei nemici e utilizzarle per tempi limitati.



Le Novità



Naturalmente, c'é spazio anche per novità assolute. Come nella versione Wii U del prequel, nel gioco é possibile giocare tramite i comandi touch, picchiettando e scorrendo lo stilo per effettuare attacchi, salti e schivate; il sistema, al pari di quanto visto in Bayonetta “1”, ci é sembrato però raffazzonato e poco incisivo: molto meglio i comandi tradizionali. Nell'ambito del gameplay, Bayonetta avrà nuove capacità che la sosterranno in determinate situazioni: contro alcuni boss estenderà delle ali da corvo che le permettono di muoversi in 3 direzioni, sott'acqua apprenderà la capacità di trasformarsi in serpente marino, in certi frangenti si metterà ai comandi di un robottone alto circa 4 metri con cui massacrare anche gli angeli più robusti.
Ritroviamo con piacere il medesimo battle-system


Saranno presenti anche i costumi alternativi, alcuni legati alle armi equipaggate, altri puramente esettici, altri ancora legati al mondo Nintendo e che forniranno capacità particolari, in maniera analoga a quanto visto nel porting di Bayonetta "1". Non mancheranno altre situazioni “una tantum” che spezzeranno ulteriormente qualsivoglia parvenza di ripetitività che i più pignoli possano intravedere in un gioco già vario e frizzante: Bayonetta “surferà” sulle trombe marine, cavalcherà demoni equini, volerà in livelli shooter e altro ancora. Manca purtroppo “Angel Attack”, il livello extra shooting gallery del primo titolo.

Al di fuori della storia, Platinum Games introduce la modalità “Doppia Apoteosi” studiata per il multiplayer cooperativo ma affrontabile anche in solitario con l'ausilio dell'IA. Si tratta sostanzialmente di una serie di battaglie pre-impostate contro gruppi di nemici da selezionare da un apposito “mazzo”; se uno dei due giocatori muore é game-over, ma per qualche secondo l'alleato può “rigenerarlo” donandogli parte della propria energia. Ogni scontro ha comunque un vincitore, in base alla valutazione ottenuta, e la partita dura 5 scontri. anche possibile “scommettere” Aureole (la valuta di gioco) per avere premi più sostanziosi, ma così facendo si incrementa la difficoltà.



Molto bella e anche ben truccata



Il primo Bayonetta, nel 2010, ha avuto qualche problema di assestamento (soprattutto su PS3): non così per il nuovo capitolo, a cui Platinum Games ha dedicato indubbiamente una cura notevole. Tutti gli ambienti, i modelli, le textures, gli effetti speciali e le animazioni sono di altissimo livello. Il team ha lavorato per cercare di ottenere il frame rate più alto possibile: questo é fisso sopra i 30 fps ma scende di rado sotto i 45 raggiungendo talvolta anche i 60 (la media é intorno ai 50). La risoluzione nativa é 720p ma Wii U opera un ottimo upscaling a 1080p.

La colonna sonora é, al pari del prequel, decisamente ben fatta: certo, si sente un po' la mancanza di “Fly Me to the Moon”, ma tutti gli altri brani proposti sono decisamente adeguati allo stile del personaggio e del gioco. Ottimi anche i doppiaggi, disponibili in Inglese e Giapponese: il gioco é interamente sottotitolato in Italiano.

Tutto molto bello?




vimager2, 3, 4
Dal punto di vista tecnico e del gameplay, dunque, Bayonetta 2 rappresenta un salto evolutivo per il brand: più armi, più mosse, più vasto, più vario, più bello - e non che il primo fosse brutto (anzi...). La trama, che reinterpreta ancora una volta il Paradiso e l'Inferno, come nel primo episodio non si limita agli avvenimenti descritti nell'introduzione ma si evolve in un respiro cosmologico ben più ampio: tutto ruota intorno ad un ragazzino di nome Loki, privo di memoria, che Bayonetta incontrerà ai piedi del monte; Da lì partirù un viaggio che attraverserà Inferno e Paradiso, compresi viaggi nel passato, e non
mancheranno naturalmente graditi ritorni come Rodin, Luka, Enzo ed altri personaggi ancora.

Eppure, in Bayonetta 2 c'é qualcosa che fa difetto rispetto al prequel, e questo “qualcosa” é il carisma. Intendiamoci: la protagonista é ancora provocante, sboccata, allusiva, ammiccante e così via, ma oltre ad esserlo in misura minore presenta adesso anche emozioni e comportamenti più “tradizionali” che vanno a cozzare con il “personaggio” che abbiamo conosciuto. Bayonetta arriva a preoccuparsi, persino affliggersi e disperarsi, emozioni che poco “vestono” il suo stile da “femme fatale a tutti i costi”.

Anche il livello di difficoltà ci é sembrato abbassato, o per meglio dire “traslato”: quello che ora é chiamato “Normale” é paragonabile al “Facile” del primo gioco, con il “Sabbat Temporale” che si attiva con molto più margine, e per avere da subito una sfida consistente occorre buttarsi sul “Difficile”. In sostanza, sembra che PG abbia “abbassato il target” sia nel concept sia nella realizzazione: forse per venire incontro all'utenza Nintendo? Difficile dirlo. Quello che possiamo dire é che, come purtroppo troppo spesso accade, nonostante i progressi tecnici il Sequel non riesce pienamente a trasmettere gli stessi feel del predecessore...

Eppur si muove



A monte di queste ultime considerazioni, da prendere col giusto peso e non come una iper-critica distruttiva, rimangono comunque quelle immediatamente precedenti, ossia il fatto che il gioco sia bello, vasto, vario, ben realizzato e certamente molto divertente. Per superare i vari capitoli in una “Run veloce”, ossia a difficoltà Normale e senza soffermarvi troppo sui segreti, impiegherete probabilmente circa 6 ore, ma per godersi appieno il gioco é bene cercare tutti i “versetti” segreti, gli oggetti nascosti, i portali per Muspelheim (nuova versione di Alfeim) e così via, pratica che può raddoppiare, o più, il tempo di gioco. A questo aggiungete i livelli di difficoltà superiori e la modalità Doppia Apoteosi.

In conclusione, Bayonetta é un buon prodotto che i fan del primo capitolo non mancheranno di apprezzare; chi si fosse perso il titolo del 2010, invece, farebbe bene a recuperare l'edizione che li racchiude entrambi, perché la bella strega di Umbra é un personaggio che non si dimentica facilmente.