Bayonetta

Bayonetta
“É la domanda il nostro chiodo fisso, Neo. É la domanda che ti ha spinto fin qui. E tu la conosci, come la conoscevo io”

Parafrasando un celebre dialogo tratto dal film “Matrix”, la risposta al nostro chiodo fisso é praticamente scontata: Bayonetta é a tutti gli effetti la risposta femminile a Devil May Cry. Ed a nostro avviso non poteva essere altrimenti, visto che il responsabile dello sviluppo del gioco firmato Platinum Games é lo stesso Hideki Kamiya che diede i natali al primo Dante di sponda Capcom.
Per quanto i continui richiami a Devil May Cry appaiano fin troppo evidenti (lo stesso Kamiya ha ribadito più volte che uno dei motivi scatenanti del suo abbandono alla Capcom e della successiva nascita della “Strega” é stato proprio l'impossibilità di sviluppare il brand DMC a proprio piacimento), Bayonetta ha ad ogni modo il pregio di immettere nuova linfa vitale al genere degli action game, riuscendo alfine a competere proprio a Devil May Cry il titolo di miglior esponente del genere. Ma andiamo con ordine.




Vita da Strega
Bayonetta non fa altro che riproporre il classico scontro fra il bene ed il male, sebbene rivisto nell'ottica già adottata con successo in tutta la saga di Dante ed in cui anche l'oscurità deve fare la propria parte.
In questo caso specifico, la luce dei Saggi di Lumen rischia di fatto di prendere il sopravvento sull'oscurità delle Streghe di Umbra, e distruggere così quell'equilibrio che consente ai due mondi ed a quello del Caos (ovvero quello degli umani) di vivere in maniera più o meno armoniosa.
In mezzo a tutto questo si inserisce ovviamente la storia della provocante Bayonetta, una strega priva della memoria destata da un sonno di 500 anni, chiamata a ripristinare l'equilibrio fra la Luce ed il Buio ed a salvaguardare così la sopravvivenza stessa del mondo del Caos (a tal proposito ottima l'idea di rappresentare i suoi abitanti in versione eterea proprio per rimarcare il netto stacco fra il mondo soprannaturale e quello terreno, in grado di vivere su piani praticamente paralleli) a cui la stessa protagonista appare in qualche modo legata.

Angel May Cry
Come già ampiamente accennato in sede introduttiva, parlare di Bayonetta senza citare Devil May Cry é praticamente impossibile. I punti in comune fra i due titoli sono infatti troppi per passare inosservati, specie poi considerando anche la presenza di achivement ironici del calibro di “Angel May Cry” chiaramente ispirati al Dante di sponda Capcom. L'ironia e la sventatezza dei due protagonisti, le capacità soprannaturali di entrambi (da un lato la trasformazione demoniaca di Dante, dall'altro la trasmutazione della chioma e della tuta simil-lattex della strega), la struttura dei livelli, la presenza di aree di combattimento chiuse da barriere mistiche eliminabili previa la sconfitta di tutti i nemici ivi rinchiusi, e perfino gli special stage nascosti (utili per accumulare il denaro necessario per l'acquisto di armi, potenziamenti ed accessori di varia natura tramite il bar di Rodin) sono solo alcuni degli elementi riconducibili ad entrambi i titoli, fattori che a nostro avviso non sono però sufficienti per relegare il titolo di Platinum Games al ruolo di mero clone dell'action game di casa Capcom.

I libri che troverete nel vostro percorso faranno luce su alcuni retroscena della trama
I libri che troverete nel vostro percorso faranno luce su alcuni retroscena della trama
La sessione sulla moto é una delle meglio riuscite di tutto il gioco.
La sessione sulla moto é una delle meglio riuscite di tutto il gioco.
Non mancherà occasione di incontrare alcuni personaggi non giocanti che vivono in un differente piano della realtà.
Non mancherà occasione di incontrare alcuni personaggi non giocanti che vivono in un differente piano della realtà.

Bayonetta ha infatti una ragion d'essere tutta sua, vuoi per la forte presenza scenica della sua protagonista e per l'introduzione di intelligenti varianti al tema (leggasi maggiore interazione dei fondali, introduzione del quick time event) vuoi sopratutto per la scelta di affidarsi ad un system combo unico nel suo genere, in grado di elevare all'ennesima potenza la frenesia e la stessa qualità visiva di ogni singolo scontro.
Più profondo di quanto non possa sembrare ad una primo, fugace sguardo, il sistema di combattimento ideato dai Platinum Games prevede di fatto l'uso di quattro diversi pulsanti di azione (uno per l'uso delle quattro pistole o dell'arma principale, uno per il pugno, uno per il calcio ed uno per il salto) e di un quinto destinato alla schivata, che oltre a svolgere un compito prettamente difensivo consente di attivare (in particolari condizioni) la contromossa “Sabbat Temporale”, in grado di rallentare il tempo e la velocità dei nemici.

Bayonetta
8.5

Voto

Redazione

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Bayonetta

Nella sua prima apparizione, Bayonetta ha il merito di posizionarsi immediatamente nel gotha del genere action, riuscendo nell'intento di contendere proprio a Devil May Cry il ruolo di maggior esponente del genere in virtù di una protagonista senz'ombra di dubbio fuori dagli schemi, un sistema di gioco superbo, ed un combat system forse unico nel suo genere. Probabilmente non siamo ai livelli dell'ultimo DMC, ma certamente siamo al di sopra di tutti gli altri capitoli della saga.

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