Beach Spikers

di Paolo 'Mr. Ninty' Mulas

Tra un break e l'altro dell'incontro, potremo interagire sul morale della nostra compagna, incitandola, rimproverandola, facendogli i complimenti oppure stando zitti. Imparare a fare l'azione giusta al momento è basilare per migliorare il rapporto di coppia in campo, passando così da una convivenza forzata, ad una partnership d'acciaio.Purtroppo però, una volta terminato il world tour, vengono meno gli stimoli per continuare nel gioco singolo, ed anche le altre modalità per il single contribuiscono poco a tenere alto l'interesse. A sopperire a questa longevità per cosi dire limitata, interviene naturalmente il fattore multiplayer, il divertimento sprigionato da Beach Spikers da il meglio di se proporzionato al numero di giocatori umani; fino in quattro, infatti, sì potrà giocare sia allo sport vero e proprio, sia ai divertenti minigiochi: Beach Flag, Beach Countdown e Beach Point Kick.

Beach flag, non ha praticamente nulla a che fare con la pallavolo e si tratta del noto gioco "Bandierina", al via bisognerà premere ripetutamente A per correre e recuperare velocemente il fazzoletto, niente di nuovo e una formula che ricorda i vecchi giochi sportivi multi evento ma che può comunque ancora divertire. Il secondo minigame, è ispirato sempre ad un giochino ancora in voga in spiaggia, una sorta di palla avvelenata con gavettone finale, alla palla viene applicato una sorta di timer da cui vengono tolti secondi ogni volta che viene colpita.
Infine last but not least, il beach point kick, una sorta di sfida ai rigori però con le schiacciate.

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Tecnicamente il gioco è davvero perfetto: gira costantemente a 60 fps, le ragazze vantano un'ottima modellazione poligonale, le texture sono brillanti e definite. La sabbia possiamo considerarla dinamica, ogni movimento delle giocatrici o del pallone, lascerà, infatti, traccia sul campo da gioco. Bellissimi anche gli stage, ricchissimi di tocchi di classe e ognuno a tema con lo sponsor; il livello della Sega, vanterà, infatti, un gigantesco Sonic, quello Nintendo, tanti gamecube formato maxi, e così via anche per i livelli Coca cola, Pringles e gli altri. Unico piccolo appunto da fare alle telecamere, che essendo dinamiche, seguono quindi il gioco e solo molto di rado perdono qualche colpo non inquadrando perfettamente la porzione di campo.

Per quel che concerne il sonoro, anche esso sì attesta su livelli molto alti. Le musiche sono una sorta di rock giapponese molto orecchiabili che ben si adattano ai vari menù. Gli effetti sonori sono anch'essi di pregevole fattura, e sono numerosi i campionamenti vocali che riguardano le giocatrici, che mandano frasi d'incitamento, di rimprovero e che aiutano nel coinvolgimento del gioco.
Sempre per quel che riguarda il sonoro, cartellino giallo invece per il telecronista, con frasi e commenti davvero troppo ripetitivi. Nonostante le ottime garanzie legate alla qualità dell'arcade e alle referenze degli sviluppatori, rimaneva comunque qualche riserva sulla qualità delle conversione: riserve del tutto sciolte che lanciano Beach Spikers direttamente nell'olimpo dei giochi sportivi del Gamecube, nonché uno dei titoli che meglio sì presta a massacranti sessioni multiplayer.

In ultimo, quale occasione migliore per mandare un saluto ai nostri amici di linkewww.manofuori.itManofuori che hanno appena riassestato il sito ?
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