Beach Volleyball
di
Redazione Gamesurf
Il mercato é fatto di nicchie. O meglio: il mercato dei videogame é un'enorme "alveare" di piccoli settori in cui diverse schiere di appassionati si ritagliano un territorio personale in cui vengono collezionati i prodotti che rientrano in una determinata categoria. Qualche volta, queste nicchie allargano a dismisura i loro confini fino a diventare, esse stesse, un mercato-nel-mercato, com'é il caso recente dei Giochi di Ruolo nipponici (senza il boom di Final Fantasy VII, quanti GdR giapponesi avremmo visto in Europa?) e dei simulatori di skateboard. Il riferimento malcelato a Tony Hawk's Pro Skater 2 ci serve a tornare nell'ambito del gioco Infogrames, che é quello dei titoli ispirati agli sport alternativi o comunque praticati da una ristretta schiera di aficionados. Il suo essere "specifico" e pensato per una particolare fascia di utenza, fa di Beach Volley un titolo da prendere con le pinze e da valutare prima di tutto per la sua fedeltà (o mancanza di fedeltà) allo sport riprodotto
ANATOMIA (3D) DI UNO SPORT
Lasciamo da parte le regole essenziali del beach volley, dato che se state leggendo questa recensione probabilmente i casi sono due: primo, siete appassionati dello sport omonimo; secondo, conoscete un minimo la pallavolo da ritenervi abbastanza competenti della materia trattata. In realtà, la struttura di gioco del famoso sport da spiaggia é simile, manco a farlo apposta, al suo fratello maggiore praticato da sei individui per squadra (contro i due qui presenti) e non introduce novità di particolare rilievo se non nell'originale, e massacrante, terreno di gioco utilizzato dagli atleti. Sotto questo punto di vista, possiamo già dire che il lavoro degli sviluppatori sia stato più che soddisfacente, dato che la superficie sabbiosa del titolo Infogrames appare credibile e abbastanza realistica da non sembrare la tipica palestra riempita con una texture marrone (e gli sbuffi di polvere alzati dai giocatori stanno lì a ricordare quanto sia dura correre su una spiaggia vera)
ANATOMIA (3D) DI UNO SPORT
Lasciamo da parte le regole essenziali del beach volley, dato che se state leggendo questa recensione probabilmente i casi sono due: primo, siete appassionati dello sport omonimo; secondo, conoscete un minimo la pallavolo da ritenervi abbastanza competenti della materia trattata. In realtà, la struttura di gioco del famoso sport da spiaggia é simile, manco a farlo apposta, al suo fratello maggiore praticato da sei individui per squadra (contro i due qui presenti) e non introduce novità di particolare rilievo se non nell'originale, e massacrante, terreno di gioco utilizzato dagli atleti. Sotto questo punto di vista, possiamo già dire che il lavoro degli sviluppatori sia stato più che soddisfacente, dato che la superficie sabbiosa del titolo Infogrames appare credibile e abbastanza realistica da non sembrare la tipica palestra riempita con una texture marrone (e gli sbuffi di polvere alzati dai giocatori stanno lì a ricordare quanto sia dura correre su una spiaggia vera)
Beach Volleyball
Beach Volleyball
Lo sport della pallavolo è sicuramente una delle attività meno adatte a essere trasportate in un videogioco, come dimostrano i pochissimi tentativi fatti in questo campo durante gli anni passati. Dal canto suo, Beach Volleyball prova a inserire alcune componenti arcade in quella che resta una meccanica di gioco classica, semplificando i controlli e dando un'impronta "televisiva" allo sport omonimo. A conti fatti, le buone idee dei Carapace Studios si scontrano inevitabilmente con evidenti carenze tecniche, quali la fluidità insoddisfacente e il metodo di controllo troppo condizionato dalla CPU (giocando ci si sente, infatti, in totale balia della Psx). A poco servono le considerazioni sui limiti della PlayStation, quando basta guardare al passato recente per trovare ottime uscite sportive in quasi tutte le categorie. Beach Volleyball è quindi un'occasione mancata, e un tentativo abbastanza modesto di dare alla pallavolo un rappresentante videoludico degno di questo nome.