Beat Mania

Beat Mania
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Beat Mania é il gioco che, una manciata di anni fa, ha dato vita a un nuovo genere (forse il primo caso di genere videoludico veramente nuovo da parecchi anni a questa parte) che, tuttora, sbanca le classifiche giapponesi a ogni nuova conversione e ha segnato la parziale rinascita del settore dei coin op, mostrando che, come al solito, l'unico modo per attrarre i ragazzi nelle sale giochi consiste nel proporre loro qualcosa di irriproducibile in un normale salotto. Se la grafica di buona parte delle produzioni da sala é ormai facilmente ricreabile su una qualsiasi delle scatolette infernali prodotte da SEGA, Nintendo e Sony, gli ingombranti sistemi di controllo ideati dai designer della Konami (e non solo da loro) sono tutto un altro paio di maniche. Il successo di coin op in cui ci si poteva improvvisare ballerini, piuttosto che provetti chitarristi, ha segnato, nel bene e nel male, gli ultimi anni del settore, con il fiorire di produzioni anche non strettamente legate all'ambito musicale, in cui il controller dedicato era la vera anima del gioco, dal fucile dei due Silent Scope, ai tirapugni di Punch Mania (un gioco che può vantare addirittura la licenza ufficiale di "Ken il guerriero"), al pallone di World Kicks alle varie canne da pesca assortite. Chiaramente la Konami non poteva evitare di sfruttare fino all'osso questa miniera d'oro e non si é lasciata sfuggire l'occasione di convertire tutto il convertibile sulla console da essa più sopportata (ma ci sono state apparizioni anche su Dreamcast e, pensate un po', Game Boy). Chiaramente il ruolo di apripista l'ha avuto proprio Beat Mania (ma va detto che all'epoca l'unico altro BeMani esistente era Dance Dance Revolution), e la pista l'ha aperta fin troppo bene: successo planetario nonostante l'esistenza della sola versione giapponese e i costi spropositati dovuti al cambio monetario spesso sfavorevole, pubblicazione di ben cinque data disk e conversione per PlayStation (1 e 2) di ogni singolo BeMani uscito in seguito. A questo punto, dopo averci fatto attendere per mesi (l'annuncio ufficiale era stato fatto nel corso dell'edizione 1999 dello SMAU), finalmente la Halifax ha concretizzato la coraggiosa mossa che aveva in programma pubblicando un'edizione PAL di Beat Mania venduta in bundle con un controller ad un prezzo per il quale, in alcuni negozi non si riesce a comprare neanche il gioco (parlo della versione ntsc). Se questo tentativo (e quello della conversione di Samba De Amigo promessa dalla SEGA) andrà a segno sarà inevitabile lo sbarco in forze di tutti i successivi giochi prodotti dalla Konami che si renderanno, finalmente, disponibili a prezzi abbordabili; ma, per ora, pensiamo al presente
Beat Mania
Un fotogramma della presentazione.

Beat Mania
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Beat Mania

Beat Mania è un gioco che si rivolge a un certo tipo di pubblico. Sicuramente non tutti apprezzeranno lo schema di gioco (talmente semplice da sembrare stupido) e, oltretutto, il livello di difficoltà non indifferente e il genere musicale particolarmente settoriale non aiutano in questo senso. A questo bisogna aggiungere che, a parere di chi scrive, stiamo parlando di un BeMani sicuramente divertentissimo, ma semplicemente eclissato dallo splendore di tutte le produzioni successive, se non altro per la scarsa fisicità del tutto (agitarsi su di una tastierina è sicuramente meno esaltante che saltellare sopra ad una pedana o imbracciare una chitarra). In ogni caso è un prodotto molto ben realizzato e divertente che ha il vantaggio d'essere, proprio grazie alla non estrema immediatezza, molto più longevo rispetto ai suoi compari (per non parlare della possibilità di utilizzare lo stesso controller su ben cinque versioni NTSC del gioco). Il prezzo ridotto è poi, al di là di ogni dubbio, una non indifferente componente aggiuntiva. In definitiva Beat Mania è un gioco molto divertente e che, tutto sommato, vale i soldi che costa. Chi non ha mai avuto il coraggio di spendere le cifre esorbitanti richieste dagli importatori ufficiali può ora togliersi lo sfizio in attesa (e nella speranza) dell'arrivo in versione Pal dei veri pezzi da novanta Dance Dance Revolution e Guitar Freaks.

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