Beyond Contact, un mondo alieno da salvare – Recensione PC

Survival, fantascienza e un mondo extraterrestre da portare in salvo. La nostra recensione di Beyond Contact

Beyond Contact un mondo alieno da salvare  Recensione PC

Quante volte ci siamo seduti col naso all’insù, immaginando pianeti e civiltà aliene aldilà del nostro -apparentemente- disabitato sistema solare? A mio avviso, numerose volte, compresi anche quei quattro, o cinque, trip ispirati da cinema, serie tv e videogiochi, medium di intrattenimento che spesso affidano la propria narrazione a ciò che può esserci là fuori. 

Numerosi autori hanno disegnato e immaginato molteplici razze aliene diverse, ognuna in qualche modo protagonista nel proprio mondo, o in quello di altri. Storie pronte a farci unire i puntini di un lungo viaggio nello spazio profondo, una di quelle avventure da almeno 79 episodi (e non è un numero a caso) in cui lo scopo è quello di arrivare spavaldamente là dove nessun uomo è mai giunto prima.

Beyond Contact sembra far suo questo concetto, infilandosi quella maglietta da cosplayer che non vuole nascondere la propria appartenenza a un filone che sembra estratto a piene mani dall’opera di Gene Roddenberry, tant’è che anche qui troviamo un Corpo Spaziale pronto a esplorare la galassia, catalogando e instaurando rapporti con un sacco di civiltà aliene.

Beyond Contact, un mondo alieno da salvare – Recensione PC

Beyond Contact – Il pianeta Ketern sull’orlo del disastro

Catalogare, catalogare. Non è forse un caso che la protagonista di questa avventura sviluppata da Playcorp Studios sia Quinn Hicks, una scienziata che passa il suo tempo a classificare ogni forma di vita animale o vegetale, con quel suo scanner che farebbe impallidire anche il più tecnologico dei Pokédex in circolazione.

Inizia con un disastro la nostra avventura, quando un segnale di disturbo dal pianeta Ketern finisce per attirarci nella sua orbita, a quanto pare deteriorata da un misterioso fenomeno naturale, capace di compromettere i parametri gravitazionali del planetoide, che finisce per diventare quasi un buco nero pronto a risucchiarci al suo interno, facendoci letteralmente precipitare sul suo suolo.

Quinn sembra essere l’unica sopravvissuta allo schianto, sebbene procedendo con il tutorial scopriremo che viene accompagnata da una forma di vita tecnologica chiamata C.A.R.L., essenzialmente una IA pronta a guidarci, offrendoci videoludicamente parlando anche un contraltare ai dialoghi e alle situazioni che affronteremo, che non sempre prevederanno una qualche interazione con altri esseri senzienti.

Ketern appare inizialmente come un pianeta disabitato, sebbene per certi versi assomigli alla nostra amata Terra, vista la presenza di un buon numero di specie tutte diverse: per la maggiore regnano degli insettoidi, che appaiono anche come popolazione autoctona locale, quelli che conosceremo con il nome di Brakyloniani, mentre le piante e i minerali seguono la logica terrestre, suddividendosi a seconda dei frutti che produrranno una volta raccolti.

Lo scopo della missione è quello di salvare il salvabile, cercando contestualmente di sopravvivere alle difficoltà emerse nel frattempo, in quello che è il più classico dei survival game con meccaniche di raccolta e costruzione. Beyond Contact in questo senso non rinnova in alcun modo la formula largamente utilizzata dai suoi concorrenti, apparendo in questo senso un pochino piatto nell’esposizione, in alcuni casi persino incapace di voler osare nell’aggiungere qualcosa di nuovo.

Beyond Contact, un mondo alieno da salvare – Recensione PC

Beyond Contact – Mangia, Costruisci, Combatti … e se vuoi ama!

Atterrati sul pianeta Ketern impariamo subito i rudimenti alle spalle del gameplay scelto dagli sviluppatori, il quale come al solito cerca di rispettare i canoni di riferimento, come predetto senza cercare in alcun modo di uscire da binari già visti in precedenza in produzioni appartenenti allo stesso genere.

Quinn può scansionare gli oggetti per comprenderne in parte l’utilizzo: è possibile trovare del cibo, spesso da cucinare se non si vuole rischiare l’influenza intestinale, mentre le piante spesso forniscono materiale da costruzione, sulle fasi iniziali assolutamente necessario per craftare gli oggetti di maggior utilizzo. Andando avanti le cose si complicano, questo perché Quinn deve non solo implementare le sue conoscenze, grazie a un sistema davvero lineare che poggia interamente sul reperimento di tre valute fondamentali, quali Conoscenza Organica, Conoscenza Mineraria e Conoscenza dei Cristalli.

Ma deve anche cercare di sopravvivere alle difficoltà, spesso menando le mani con strumenti di fortuna contro la fauna locale, sempre pronta a infastidirci senza ritegno. La maggior parte degli animali tendono a essere aggressivi, motivo che spesso ci spingerà a combattere, seguendo però un sistema di colpi davvero elementale, capace di risultare sfidante solo quando ci si ritrova ad affrontare più di un nemico per volta.

In mezzo a questo tira e molla la narrazione cerca di fare da collante, senza però riuscire ad entusiasmare più del dovuto: oltre alla cutscene iniziale, confezionata con un filmato in stile fumettistico, non compaiono infatti altri elementi narrativi d’impatto, e ogni passaggio o completamento delle missioni viene semplicemente gestito tramite quattro dialoghi in croce.

Beyond Contact, un mondo alieno da salvare – Recensione PC

Giocando dopo diverse ore a Beyond Contact ci si accorge che la maggior parte del tempo, purtroppo, lo si è passato a raccogliere risorse, facendo avanti e indietro verso la base di fortuna che avremo costruito (e sarete costretti a farlo, garantito), questo perché l’inventario non è generoso e per sbloccare le tecnologie di storage avanzate serviranno tempo e risorse, che non potrete trovare in quattro e quattr’otto.

A questo aggiungete un sistema di trasporto non proprio veloce, andrete sempre a piedi oppure potrete teletrasportarvi tra un posto e l’altro mediante dei pilastri, o una tecnologia apposita più avanti, ma nel mondo procedurale auto generato ogni partita finite per trovarli separati tra loro, insomma un po’ inutili quando vi serve di fare avanti e indietro, tant’è che personalmente la scelta migliore è stata quella di costruire una base proprio a ridosso di essi.

Ogni pilastro serve a rigenerarsi senza perdere le risorse, ma non appena finirete le pietre, beh, vi toccherà fare avanti e indietro per recuperare la vostra roba. Il che è una tragedia, soprattutto in un mondo che fa di tutto per ammazzarvi, tra la fauna incazzosa e i biomi che a volte sono pure peggio, per colpa di condizioni atmosferiche e pericoli annessi, come freddo estremo, radiazioni e molto altro ancora.

Per fortuna Beyond Contact cerca di scalare la difficoltà lasciando scegliere al giocatore tre vie, che cambiano essenzialmente presenza dei nemici nella mappa, nonché effetti della fame o calo dell’ossigeno. È importante farvi notare, comunque, che anche scegliendo la difficoltà più semplice, il gioco di Playcorp Studios non è comunque da prendere sottogamba, fattore che vi spingerà sempre a scegliere un approccio oculato, gestendo persino le abilità che si sbloccheranno durante il level up.

Simpatica inoltre la possibilità di scegliere tra tre diversi personaggi, sbloccabili dopo poco giocando, che offriranno un approccio diverso a seconda del vostro stile di gioco: oltre a Quinn, la più equilibrata diciamo, potremo giocare nei panni di un uomo lucertola molto efficacie nel combattimento corpo a corpo, oppure nei panni di un ingegnere molto abile nel costruire la propria base.

Beyond Contact – Stilisticamente gradevole

Tecnicamente parlando ci troviamo davanti a un prodotto modesto, che nella sua fascia di prezzo propone comunque una gradevole grafica 3D d’effetto, molto colorata e anche piuttosto precisa, soprattutto a livello di texture ed effetti visivi. Certo, non saremo di fronte al miracolo sulla 34esima strada, pertanto la maggior parte degli effetti particellari non saranno chissà quanto sensazionali, ma si lasciano guardare e anzi, non determinano alcun tipo di malus nel complesso di questa disamina, anche perché garantiscono un’esperienza fluida e senza alcun tipo di intoppo.

Le diverse modalità garantiscono un’evasione dalla campagna in singolo, sebbene quella che risulti più divertente sia come al solito la cooperativa, pensata certamente col fine di condividere i risultati di costruzione più velocemente, essendo al contempo più efficaci sul campo di combattimento. 

Se dovessimo trovare un tallone d’Achille per la produzione, in materia di tecnicismi, ci troveremo giusto a spendere quattro parole negative per il comparto audio, un po’ monotono e incapace di conferire il giusto pathos alle diverse situazioni riscontrate durante la campagna. Doppiaggio in lingua inglese sufficiente, ed è da sottolineare la presenza della completa localizzazione in lingua italiana, un plauso soprattutto quando si tratta di leggere la descrizione degli oggetti.

Beyond Contact

Versione Testata: PC

7

Voto

Redazione

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Beyond Contact

Beyond Contact non cerca in alcun modo di rinnovare la formula dei titoli sul generis, restando essenzialmente ancorato a tutti gli stilemi già visti. Purtroppo, la storia non riesce a risultare particolarmente avvincente, un punto a sfavore in una produzione che comunque è alla fine piuttosto abbordabile, vista anche la fascia di prezzo con cui viene proposta sul marketplace di Steam. Insomma, bene ma non benissimo, il potenziale c’è tutto ma sembra non sia stato sfruttato a dovere.

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