Big Mutha 2: Truck Me Harder

di Andrea Casetti
Tempi duri per Ma Jackson: dopo aver concesso in eredità al figlio più meritevole la conduzione della propria azienda di autocarri, si sarebbe aspettata un lungo periodo di pensione durante il quale godersi i quattrini guadagnati nel corso di una vita di pellegrinaggi. Invece le indagini del fisco hanno evidenziato degli illeciti nella sua conduzione dell'azienda, fissandole un poco invidiabile appuntamento: un processo durante il quale spiegare cosa è effettivamente successo.
Ovviamente sono poche le speranze di cavarsela (essendo stata colta praticamente in flagrante), quindi toccherà a voi togliere dai guai la burbera imprenditrice con l'unico metodo possibile: corrompere i vari membri della giuria.


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Autovelox remunerativi
La struttura del gioco è piuttosto semplice: nei panni di uno dei figli della vecchia Ma dovrete condurre il vostro bestione a n-ruote ai vari magazzini delle città facenti parte della mappa, decidere quale merce acquistare (sulla base delle quotazioni locali delle varie mercanzie), quindi portare a destinazione la merce per rivenderla. Durante i viaggi dovrete anche vedervela con tutta una serie di pericoli (che tenteranno di sottrarvi parte degli scatoloni trasportati) e avrete varie opportunità di aggiudicarvi bonus, come ad esempio arrivare a destinazione in tempo, parcheggiare il vostro bisonte senza causare danni, passare davanti all'autovelox a velocità folle, distruggere qualunque auto si trovi sul vostro cammino eccetera. In questo modo i programmatori hanno evitato ai giocatori meno esperti in economia aziendale premature chiusure dei battenti dell'azienda.
Tra un viaggio e l'altro, inoltre, potrete intraprendere missioni particolari (a bordo di auto, ambulanze...) che donano un po' di varietà in più al gioco, ma non più di tanto.

Tra un borgo e l'altro
Tuttavia il primo limite del gioco è evidente dopo i primi viaggi: ovviamente, per guadagnare denaro, dovrete acquistare le mercanzie laddove costano meno, per rivenderle nei luoghi dove la loro valutazione sarà più alta. Vi accorgerete ben presto, tuttavia, che esiste un'accoppiata di merci-locazioni che massimizza il profitto, imponendovi di fatto di compiere gran parte dei vostri viaggi tra due luoghi soltanto. Per veder cambiare lo scenario vi toccherà aspettare l'esaurimento delle scorte di tali prodotti, il che avverrà molto lentamente.
Ignorando questo primo limite, è comunque evidente l'imbarazzante ristrettezza delle ambientazioni: è vero che essa è composta da una dozzina di città, ma va detto che ciascun agglomerato di case si compone di un'unica strada percorribile (a parte sporadiche scorciatoie), senza alcuna possibilità di interazione. Per farla breve, le missioni da camionista viste in GTA San Andreas offrono un'esperienza di guida decisamente superiore.


Funambolismi surreali
Nemmeno il modello di guida riesce a convincere: il camion si comporta talvolta in modo indecifrabile, magari resistendo nella sua folle corsa a un urto frontale con un altro mezzo pesante, per poi finire in una sorta di testa-coda a causa di un urto meno grave con un'autovettura. Ma i limiti più evidenti li hanno mostrati gli altri veicoli che potrete condurre: percorrendo una strada sterrata a bordo di un camioncino con cassone, è capitato di vederlo in innaturale equilibrio su due ruote laterali, facendo perdere preziosissimo tempo per portare a termine la missione (che nella fattispecie consisteva nel recuperare una ventina di fusti di birra).
Non poteva mancare, ovviamente, l'up-grade del vostro tir, nella fattispecie operabile con nuove vesti cromatiche, un riparo anteriore, differenti tipi di rimorchio (per trasportare merci dissimili) e l'ormai immancabile protossido di azoto (avanti di questo passo ce lo propineranno pure sulle F1!).

L'italiano, questo sconosciuto
Tecnicamente Big Mutha Trucker 2 non impressiona particolarmente: le ambientazioni sono piacevoli a vedersi, anche se non mancano vistosi fenomeni di pop-up. Il sonoro fa il suo dovere ma, come troppo spesso accade negli ultimi tempi, i dialoghi sono interamente in inglese, tristemente accompagnati dai soliti sottotitoli in italiano. Ultimamente è sempre più frequente la "dimenticanza" degli sviluppatori di tradurre anche le voci in lingua nostrana, impedendoci così di assaporare interamente il carisma dei singoli personaggi.
In conclusione questo Big Mutha 2 riprende quanto visto nel suo predecessore, confermandone gli aspetti principali e introducendo marginali aggiunte a un gameplay che, invece, avrebbe bisogno di una rifondazione: la ripetitività dell'azione, la monotonia della guida di un camion e l'assenza di veri e propri stimoli vi invoglieranno ad abbandonare presto un titolo capace di divertire nelle sole fasi iniziali. Ad aggravare uno scenario piuttosto deludente è l'incapacità di reggere il confronto con le missioni camionista di GTA san Andreas, che nell'ottica del prodotto Rockstar rappresentano poco più di un minigioco.