Bionic Commando Rearmed 2

di Fabio Fundoni
Braccio riarmato
Capcom é sempre attenta ai suoi vecchi brand, e, quando riportò alla luce il mitico Bionic Commando nella versione Rearmed per canali di vendita digitale, molti gridarono al miracolo. Logicamente, dopo l'ottimo risultato, non poteva mancare un secondo capitolo per questa avventura, puntualmente arrivato sul Marketplace di Xbox 360 e sul PSN di PlayStation 3. Tutto quindi a seguire il classico iter del mercato dei sequel? Non proprio, a partire dal team di sviluppo impegnato in questo nuovo lavoro. Se prima c'erano i Grin in cabina di regia, adesso tocca ai Fatshark a cui, é però d'obbligo segnalarlo, é comunque arrivato aiuto da parte di alcuni membri del team svedese, chiuso definitivamente nel 2009.



Naturalmente siamo sempre nel campo dei platform in due dimensioni e, ancora più ovviamente, ci troviamo nuovamente nei panni di Nathan Spencer, soldato della FSA, istituzione che vede il suo corpo armato dotato di un efficiente (e pericoloso) braccio bionico. Questa volta si atterra nell'isola tropicale di Papagaya che, indovinate un po', é comandata da un sanguinoso dittatore, il generale Sabio. Come nel più classico dei videogame (o come nel più trash dei film anni '80, fate voi), Sabio é pronto ad attaccare l'occidente con le sue mortali armi, motivo per cui sarà un piccolissimo commando di soldati bionici a cercare di fermare i suoi folli piani... mai che si opti per un esercito ben armato!

Si arriva quindi a Papagaya con una pistola e il nostro bel braccio meccanico, pronti ad affrontare una sequenza di livelli che ci vedranno costretti a combattere l'esercito di Sabio sfruttando la nostra potenza di fuoco, l'astuzia e, soprattutto, il caro vecchio arto bionico. Il braccio ha diverse utilità, che vanno dall'annullare l'attacco nemico, come uno scudo, al raccogliere oggetti lontani in modo da non esporci troppo, ma trova il suo massimo utilizzo quando si tratta di mobilità. Potremo appenderci a tantissime superfici sfruttandone le qualità di allungamento, così da salire in zone sopraelevate o, perché no, dondolarsi per lanciarsi verso piattaforme altrimenti irraggiungibili. Logicamente potremo trovare anche altri bonus in giro per i livelli, come nuove armi e abilità speciali, sia legate all'attacco che alla difesa.

Novità nel vecchio stile
La principale novità che riguarda il gameplay é quella del salto. Se in passato il nostro eroe aveva i piedi ben piantati a terra e per muoversi verso l'altro non poteva fare altro che utilizzare i suoi poteri bionici, ora Nathan é un grado di saltare per aumentare la propria propensione verso lo spazio verticale. Dopo qualche partita appare abbastanza chiaro che non si tratta di una innovazione epocale, ma di un qualcosa che tende a rendere un po' più facile l'impresa che dovremo compiere, utile persino a scavalcare i colpi sparati dai nostri avversari. Il gameplay ci vede quindi impegnati a raggiungere la fine di ogni stage cercando di sconfiggere i nostri nemici e recuperare quanto di più utile alla nostra missione. Un bell'impegno!




Sin dalle prime battute é abbastanza chiaro che l'impresa sarà ardua, non tanto per le capacità dei nostri antagonisti, dotati di intelligenza artificiale abbastanza carente e pattern facilmente comprensibili, quanto per l'intrinseca difficoltà di utilizzare a dovere quanto messo a nostra disposizione. Saltare e aggrapparsi nel punto esatto che avremo scelto sarà abbastanza complicato, mandandoci troppo spesso a finire in qualche fossato o in pasto ad un soldato di Sabio, con relativo “game over”. Un buon motivo per imprecare, non c'é che dire, e ne avremo sicuramente degli altri, legati principalmente al design scelto per la creazione delle ambientazioni.

Se le ispirazione per gli ambienti ricreati non sono da buttare (ma nemmeno da elogiare a scena aperta), la gestione della visuale e la posizione delle piattaforme é particolarmente più problematica. Più di una volta vi troverete a dover compiere salti senza poter vedere la zona di atterraggio, cosa non troppo piacevole. Inutile dire che, anche qui, andrete a perdere qualche preziosa vita senza averne realmente la colpa. E dire che la possibilità di “scannerizzare” gli oggetti con un apposito tasto per vederne le funzionalità poteva essere la giusta base per dare al titolo un tasso di sfida elevato ma “onesto”. Perdere in questa maniera é, invece, semplicemente una scocciatura.

Un braccio aerografato
Dal punto di vista tecnico il titolo si lascia comunque apprezzare, a fronte di un comparto grafico di buona qualità, sebbene non al top. Troppo poco si sente il tempo passato dal precedente episodio, sebbene alcune migliorie siano palesi. Buone le animazioni, in primis del protagonista, mentre le ambientazioni risultano non deprecabili, ma poco ispirate. Stessa situazione per il sonoro, dove la musica accavalla momenti estremamente piacevoli, chiaramente ispirati alle produzioni ad 8 bit, a passaggi meno sopportabili, dove a farla da padrone sono melodie più “discotecare”, francamente accantonabili. Insomma, tecnicamente non vi é nulla di eccelso, ma nemmeno un panorama da rigettare al completo.

Notizie migliori arrivano invece per quel che riguarda la longevità, grazie a tanti livelli da giocare per riuscire a ribaltare il governo di Sabio. Ogni volta che terminerete un'area con successo, potrete sempre decidere di rigiocarla in modo da avere un risultato migliore e scovare i vari segreti sparsi dagli sviluppatori, così da migliorare le vostre prestazioni di volta in volta. Inoltre, a margine della trama principale, sono disponibili anche le Stanze Sfida, una sequela di mini-livelli da portare a termine nel minor tempo possibile sfruttando ogni vostra capacità. Alcune di queste sono adatte a funzionare da tutorial per prendere confidenza con le vostre armi, altre rappresentano una vera e propria prova d'abilità per dimostrare di essere i migliori. Menzione anche per la modalità in cooperativa, che potrà vedervi sfidare l'esercito del malvagio dittatore in coppia con un amico. La possibilità si rivela molto divertente, peccato solo che si tratti di un'opzione sfruttabile unicamente in locale, quindi con i due giocatori seduti davanti alla stessa console. Peccato, si, perché potersi far aiutare da un amico anche tramite internet sarebbe stato un asso nella manica molto utile per le fortune del nostro Nathan.

Doveroso poi ricordare che la versione PlayStation 3 del gioco vede applicato un DRM estremamente invasivo e scomodo: per giocare a Bionic Commando Rearmed 2 dovrete per forza avere la console perennemente collegata al PSN, con il titolo che non funzionerà qualora vi trovaste offline. Insomma, salvo future patch da parte di Capcom, gli acquirenti del gioco in versione Sony dovranno essere ben sicuri di poter rimanere sempre online, pena l'inutilità del prodotto. Questo é dunque il tassello finale (insieme al prezzo di circa 15 €) che ci porta a giudicare il ritorno di questa gloriosa saga come un mezzo passo falso, non certo spazzatura ludica, ma un titolo inferiore al proprio predecessore. Il gameplay, punto di forza del passato, é ora tallone d'Achille. Consigliato solo a coloro che amano tanto il brand da volerne giocare qualsiasi capitolo.