Bioscopia

di Redazione Gamesurf

Bioscopia è sicuramente catalogabile come un'avventura classica basata sul "punta e clicca". Il giocatore verrà posto in una prospettiva in prima persona e si muoverà attraverso una serie di schermate sostanzialmente statiche, solo con qualche piccola animazione, in cui dovrà raccogliere oggetti e risolvere enigmi. Lo scopo finale sarà quello di ritrovare il ricercatore che anni prima aveva bloccato i robot e capire cose è successo veramente nella base. L'interfaccia di gioco è decisamente semplice: avremo un puntatore a freccia che si trasformerà, a seconda delle operazioni possibili, in una mano aperta quando sarà possibile interagire con l'oggetto puntato (ad esempio per usarlo), in una mano che indica qualora potremo andare in una certa direzione. Avremo poi un piccolo inventario da cui prelevare gli oggetti, in relazione a questi non troveremo mai nulla di inutile, quindi tutto ciò che entra nell'inventario prima o poi servirà per qualcosa. Da questo punto di vista ci troviamo dunque al cospetto di un titolo molto simile al vecchio "La Leggenda del Profeta e dell'Assassino". Una particolarità di questa avventura è che il giocatore non si troverà mai ad interagire davvero con altri personaggi; certo, qualche volta, troveremo i famosi robot che però resteranno totalmente innocui. Diciamo subito che la realizzazione grafica degli ambienti, pur contenendo, come detto, pochissimi elementi animati, riesce ad essere di notevole impatto e atmosfera; la base abbandonata della prima parte, ad esempio, da un fantastico senso di desolazione e smarrimento. Anche l'audio di grande qualità contribuisce non poco al generale clima di suspance che aleggia nel gioco. Comunque non amiamo tantissimo questi titoli basati su una filosofia che punta tutto sull'impatto visivo riducendo praticamente a zero la vitalità degli ambienti. Bisogna inoltre notare che, nonostante questi elementi, il titolo risulta, a tratti, poco scorrevole in quanto la parte "avventurosa" non pare sviluppata benissimo: molto spesso si tende a vagare tra una schermata e l'altra passando il puntatore un po' dappertutto per capire cosa si può raccogliere... in altre parole non vi è nessun elemento che in qualche modo attiri l'attenzione sugli oggetti-chiave; ci è capitato nelle primissime fasi di gioco di doverci studiare a fondo ogni scena sino ad individuare uno scorcio di tombino nel quale si poteva entrare per proseguire. Questo avviene anche perché non vi sono, al contrario di molte altre avventure, delle didascalie che compaiono al passaggio del mouse sopra un elemento con cui si può interagire. In tali situazioni poi non aiuta di certo il sistema di selezione abbastanza impreciso. Notiamo inoltre che manca completamente un'opzione "osserva" per capire meglio l'uso degli oggetti. Comunque il sistema degli enigmi è abbastanza logico, anche se forse in alcuni casi potrebbe risultare troppo semplice per gli avventurieri più incalliti e tenaci.
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