Black & Bruised

di Gabriele 'Knife' Idda

Premettendo che.

Black & Bruised sbarca su un mercato difficile, ma armato in modo appropriato per conquistarlo. Mentre il popolo dei picchiaduro richiede a gran voce Soul Calibur 2, un gioco di pugilato sui generis si presenta su un segmento di mercato ormai stagnante, ma, forte di novità interessanti e trovate divertenti, non mostra del timore reverenziale nei confronti di nomi ben più grossi. Black & Bruised si presenta ai giocatori con uno stile grafico di chiara ispirazione fumettistica, improntato sulla parodia e sull'ironia, ma non per questo meno curato di quello dei suoi concorrenti. I personaggi più caratteristici sono Holly Vixen, la rossa prosperosa e vestita di pelle, El Luchador, un messicano decisamente poco coraggioso, l'immancabile asiatica (presenza obbligata in un picchiaduro) e l'irlandese Mickey McFist, il cui trifoglio tatuato non lascia dubbi sulla sua nazionalità. Tutti realizzati in uno stile cartoon accattivante e divertente.
Il mix d'ironia e accuratezza grafica sono le armi che lo staff della Digital Fiction ha sfoderato per attirare giocatori che, ultimamente, chiedono più divertimento che realismo. Si potrebbe definirlo quasi un vero e proprio cartoon, se non fosse per la perizia e la strategia che durante la lotta il gioco richiede.



Anche l'occhio vuole la sua parte, insieme all'udito.

Molti sostengono che il merito del successo in un titolo del genere si può attribuire percentualmente in questo modo: 60% al carisma dei personaggi e 40% alla giocabilità.
Se queste percentuali dovessero essere esatte, la maggior parte del lavoro degli sviluppatori si può dire conclusa con successo, visto l'accattivante aspetto grafico e le assurde storie personali con cui i personaggi sono stati caratterizzati e realizzati. Abbandonato totalmente il realismo, il giocatore si trova davanti ad una svariata gamma di rielaborazioni delle tradizionali figure dei picchiaduro e di diversi cliché cinematografici, sapientemente miscelati ai classici stereotipi di tutto il mondo. L'aspetto tecnico colpisce tanto quanto l'aspetto estetico, capace di offrire, dopo le lunghe serie di montanti e diretti, una notevole deformazione facciale del personaggio, sempre di stampo fumettistico, in proporzione alla quantità e genere di colpi portati dall'avversario, con tanto d'ecchimosi violacee e occhi pesti, particolare che accresce la voglia di gonfiare come una zampogna, letteralmente, il vostro avversario. Persino gli sfondi, pur essendo bidimensionali, appaiono curati, in tema coi vari personaggi e divertenti.

Vera ciliegina sulla torta della grafica sono i filmati di presentazione dei vari personaggi, in particolare nella modalità "Vita da pugile", dove le storie personali del protagonista di turno prenderanno corpo di pari passo al gioco; divertenti, accurati e ben diretti, rendono meglio le caratterizzazioni dei vari personaggi senza dimenticare mai il lato ironico del gioco. Il premio della giuria è stato assegnato ai filmati di Holley Vixen, per essere decisamente i migliori e più divertenti. Un gioco del genere non poteva prescindere da un audio in tema: brani di chiara ispirazione classica, adatti alla situazione e al personaggio, e mai noiosi, con un altissimo grado di comicità studiato per caratterizzare ancora meglio le caratteristiche stereotipate del personaggio. Effetti sonori ben campionati e vari, con un ottimo tempismo, impreziosiscono le atmosfere create dai filmati e dagli incontri.