Black & Bruised

La modalità allenamento, poi, è messa apposta per permettere a chiunque di impratichirsi con le tecniche principali: una voce guida ed alcune icone su schermo ci illustreranno come effettuare le mosse partendo da quelle di base, fatte di colpi semplici e di parate, fino ad arrivare alle combo più "complesse". Ed ecco che arriviamo a parlare della modalità più originale, che poi risulta essere il cavallo di battaglia di B&B.

Parliamo della modalità più divertente di tutte per via delle scenette animate di contorno che ci faranno veramente capire cosa sia una "vita da pugile". Ogni lottatore ha, infatti, la sua storia da raccontare, storia ovviamente costellata di pugni e combattimenti. Ogni storia è principalmente divisa in sette capitoli, di cui sei sono realmente giocabili con un incontro (il settimo non è altro che la scena conclusiva). L'ingrediente originale sta nella particolarità di alcune storie (molte di esse sfiorano il ridicolo) e nella peculiarità di alcuni incontri. A volte sarà necessario affrontare un combattimento in una condizione particolare. Per esempio, in un incontro dovremo combattere usando il solo braccio sinistro, perché quello destro è divenuto inutilizzabile a causa delle botte ricevute prima del combattimento stesso, mentre in un altro dovremo proteggerci il viso in ogni modo possibile, a causa del ferro di cavallo lanciatoci in faccia pochi istanti prima dell'incontro. Vi sembrano cose da pazzi? Lo sono. E sono solo alcune delle varianti possibili. Ma ciò che fa la differenza in un gioco di boxe è il sistema di combattimento.

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E purtroppo qui cominciano a venir fuori le prime magagne. Effettuare i primi incontri è, a dire il vero, molto divertente, sia che si tratti di combattere contro la CPU piuttosto che contro un avversario in carne ed ossa. Ma è alla medio/breve distanza che B&B comincia ad abbandonare il giocatore. Quando, apprese finalmente le tecniche di base, si vorrebbe fare il salto di qualità che purtroppo non è invece possibile effettuare. Questo perché il gioco Digital Ficion mostra praticamente tutto ciò che ha da offrire dopo pochi scontri. Il sistema di combattimento è basato più sull'avvicinarsi all'avversario e riempirlo di botte piuttosto che sulle tecniche di boxe vere e proprie. E se non fosse per i bonus presenti, probabilmente tutti gli scontri finirebbero per rassomigliarsi in maniera disarmante. I bonus in effetti meritano una piccola parentesi. Durante il combattimento è sempre visibile un icona tra le barre di energia dei due contendenti. Questa varia ciclicamente durante l'incontro, e rappresenta il power-up che potremo utilizzare se riusciremo a riempire la barra apposita. Questa può essere incrementata riempiendo di botte l'avversario, e più colpi a segno manderemo e più velocemente si riempirà. Una volta piena, ci verrà assegnato il power-up che l'icona mostrava in quel particolare istante, ed ora sta a noi decidere se utilizzarlo immediatamente oppure portarlo al secondo o addirittura al terzo livello continuando a riempire la barra. Questo sistema da sicuramente linfa vitale in più ad un gioco altrimenti destinato a cadere nel limbo prematuramente, ma da sola non basta per scostare B&B dalla schiera dei giochi carini ma non in grado di elevarsi in un qualcosa di più.

Ed è un vero peccato constatando la cura infusa nella realizzazione grafica e sonora. L'aspetto grafico in modo particolare, grazie al buonissimo uso della tecnica del cell shading, da al gioco un aspetto non molto diverso da quello di un cartone animato, nonostante non siano presenti su schermo miliardi di poligoni e nonostante le arene potessero essere curate decisamente meglio (in un gioco del genere ci saremmo aspettati una interazione maggiore con gli elementi del fondale). Alla resa dei conti possiamo rispondere al quesito iniziale dicendo che B&B non farà sicuramente breccia nel cuore di una generazione di giocatori, come hanno fatto alcuni illustri predecessori. Riuscirà sicuramente a divertire, anche se purtroppo per un breve periodo di tempo.

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