Black & White
di
Redazione Gamesurf
L'ULTIMA PAROLA
Dare un giudizio definitivo su un gioco di questo genere è veramente difficile. Prima della sua uscita ha avuto tantissimo hype, che lo aveva consacrato già il titolo del secolo per PC ancora prima della sua uscita. Erano state fatte promesse talmente imponenti che ci si chiedeva fin dall'inizio come Lionhead avrebbe potuto mantenerle. Eppure, Black & White sotto molti aspetti dimostra di avere tutte le radici per reggere il grosso albero che Molyneux aveva dipinto nella sua mente, anche se raggiungere quella perfezione immaginata era cosa quasi impossibile per chiunque. E' proprio per questo che certi bug, certe mancanze, certi problemi evidenziati bruciano ancora di più
Ci si può chiedere perché, per esempio, con l'attenzione mostrata per ogni minimo aspetto della Land of Eden, alla fine ci si ritrovi con solo cinque livelli, per quanto ciascuno di essi duri abbastanza. Ci si può chiedere perché le risorse non siano bilanciate proprio perfettamente, mentre abbiano trovato spazio aspetti un po' più futili (ma sempre notevoli). Ci si può chiedere perché siano rimasti certi bug e perché alcune cose non siano state implementate (come il campo da calcio, che beffardamente persino alcuni help all'interno del gioco ci ricordano che si può costruire), se proprio per questi motivi l'uscita del gioco era stata rimandata a quest'anno. Ci si può chiedere perché il multiplayer, per quanto intrigante, abbia solo una modalità e tre livelli e non tutto il ben di Dio promesso
Tuttavia, anche solo guardando il gioco, non si può assolutamente non riconoscere che l'impalcatura è realmente incredibile. Le fondamenta per fare ciò che Molyneux si era prefisso erano veramente solide ed è forte l'impressione che il gioco abbia subito un'improvvisa accelerazione nel suo naturale sviluppo che non gli ha permesso di sbocciare come invece avrebbe dovuto. E' un gioco che coinvolge, che in certi momenti estasia, in grado di sorprendere in ogni momento. Un gioco che, per quanto abbia i suoi difetti, non può mancare nell'archivio e nell'esperienza di nessun giocatore, perché il rapporto soddisfazione/spesa pende largamente dal lato della soddisfazione
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Si può anche dire che questo gioco ha un grande futuro davanti. E' stata creata apposta una società per portare avanti il progetto, per farlo evolvere e farlo fiorire come Molyneux aveva immaginato, c'è già alle sue spalle una comunità pulsante e sono previste espansioni e novità a grande ritmo. Insomma, l'uscita ufficiale per Black & White, a differenza di altri giochi, potrebbe non coincidere con un punto di arrivo. Anzi, forse è un inizio... l'inizio di un altro grande sogno di Peter Molyneux.
Dare un giudizio definitivo su un gioco di questo genere è veramente difficile. Prima della sua uscita ha avuto tantissimo hype, che lo aveva consacrato già il titolo del secolo per PC ancora prima della sua uscita. Erano state fatte promesse talmente imponenti che ci si chiedeva fin dall'inizio come Lionhead avrebbe potuto mantenerle. Eppure, Black & White sotto molti aspetti dimostra di avere tutte le radici per reggere il grosso albero che Molyneux aveva dipinto nella sua mente, anche se raggiungere quella perfezione immaginata era cosa quasi impossibile per chiunque. E' proprio per questo che certi bug, certe mancanze, certi problemi evidenziati bruciano ancora di più
Ci si può chiedere perché, per esempio, con l'attenzione mostrata per ogni minimo aspetto della Land of Eden, alla fine ci si ritrovi con solo cinque livelli, per quanto ciascuno di essi duri abbastanza. Ci si può chiedere perché le risorse non siano bilanciate proprio perfettamente, mentre abbiano trovato spazio aspetti un po' più futili (ma sempre notevoli). Ci si può chiedere perché siano rimasti certi bug e perché alcune cose non siano state implementate (come il campo da calcio, che beffardamente persino alcuni help all'interno del gioco ci ricordano che si può costruire), se proprio per questi motivi l'uscita del gioco era stata rimandata a quest'anno. Ci si può chiedere perché il multiplayer, per quanto intrigante, abbia solo una modalità e tre livelli e non tutto il ben di Dio promesso
Tuttavia, anche solo guardando il gioco, non si può assolutamente non riconoscere che l'impalcatura è realmente incredibile. Le fondamenta per fare ciò che Molyneux si era prefisso erano veramente solide ed è forte l'impressione che il gioco abbia subito un'improvvisa accelerazione nel suo naturale sviluppo che non gli ha permesso di sbocciare come invece avrebbe dovuto. E' un gioco che coinvolge, che in certi momenti estasia, in grado di sorprendere in ogni momento. Un gioco che, per quanto abbia i suoi difetti, non può mancare nell'archivio e nell'esperienza di nessun giocatore, perché il rapporto soddisfazione/spesa pende largamente dal lato della soddisfazione
Si può anche dire che questo gioco ha un grande futuro davanti. E' stata creata apposta una società per portare avanti il progetto, per farlo evolvere e farlo fiorire come Molyneux aveva immaginato, c'è già alle sue spalle una comunità pulsante e sono previste espansioni e novità a grande ritmo. Insomma, l'uscita ufficiale per Black & White, a differenza di altri giochi, potrebbe non coincidere con un punto di arrivo. Anzi, forse è un inizio... l'inizio di un altro grande sogno di Peter Molyneux.
Black & White
8
Voto
Redazione
Black & White
Black & White è sicuramente un gioco che vale assolutamente la pena giocare, ma che forse... allo stato attuale non si sente il bisogno di rigiocare. Gli aspetti positivi sono molti, e al suo interno ci sono idee geniali a iosa. In più tanti piccoli tocchi di classe e tante curiosità lo rendono piacevole da scoprire. Il motore che sta alle sue spalle è certamente un grande esempio di programmazione: grafica incredibile, fisica di gioco realistica, grande fluidità. La libertà di poter agire sia dal lato del bene, che compiendo indicibili cattiverie, è una caratteristica che lo rende unico, così come la sua capacità di rispecchiare l'allineamento del giocatore cambiando certi aspetti del gioco stesso. Unica è anche la possibilità che offre di gestire ed allevare la creatura, portando il giocatore a svolgere un vero è proprio ruolo di educatore che dà veramente grandi soddisfazioni quando si possono "toccare" con mano gli effetti. Su questa impalcatura, che vale molto per quello che potrebbe offrire, però si regge una copertura che al momento non è eccezionale. I cinque livelli presenti in singolo non permettono al gioco di esprimere tutte le sue reali potenzialità (per la lentezza e la ripetitività di certe situazioni e alcuni problemi di bilanciamento delle risorse), la modalità schermaglia al momento ha solo tre livelli, il multiplayer per quanto potenzialmente ricco di interesse si appoggia su quegli stessi livelli e per ora offre la sola modalità "partita intera" che per essere giocata richiede un certo impegno. E' rimasto qualche fastidioso bug e, probabilmente per motivi di tempo, non sono state abilitate alcune delle caratteristiche che Molyneux & Company avevano promesso, e che saranno implementate solo in seguito. Arriverà la patch, arriveranno degli aggiornamenti che integreranno nuove caratteristiche, arriverà molto probabilmente un'intera espansione. Insomma, è un gioco che bisogna certamente provare, contemplare e gustare nella sua interezza, ma bisogna essere consci che potrebbe dare ben di più di quello (già molto comunque, non fraintendiamoci) che offre al momento, e siamo convinti che sicuramente potrà farlo.