Black and White: Creature Isle

di Redazione Gamesurf

IL RITORNO DEI GIGANTI (+ o -) BUONI
A distanza di circa nove mesi dall'uscita di Black&White, la LionHead torna alla carica con l'espansione del gioco che era destinato a cambiare il panorama videoludico mondiale e che è poi sprofondato in un mare di critiche e incomprensioni.
Torniamo pertanto a rivestire i larghi e scomodi panni della divinità alla guida dei nostri fedeli e, soprattutto, della nostra sovrannaturale Creatura-Famiglio. Questa volta, la sorte ci ha condotto in un'isola molto particolare, su cui faremo la conoscenza non di altre terribili divinità avversarie ma bensì di numerose e simpatiche Creature.
(Nota: Black&White è un gioco molto particolare, tanto che sarebbe veramente lungo illustrarne le peculiarità in questa sede... per tutti coloro che non dovessero averne mai sentito parlare consiglio di consultare la recensione che noi di GameSurf abbiamo linkehttp://gamesurf.tiscali.it/dynamic/pagina/CHIAVE/blac2950160808100/TIPO_PAGINA/recensionepubblicato a suo tempo.)

LA STORIA DI CREATURE ISLAND
Com'è possibile tutto ciò? Ce lo racconta Rufus, il custode del Dojo nonché prima Creatura (un Leone) che incontreremo. Una volta, tutte le Creature di Creature Island erano seguaci di qualche Dio, ma per un motivo o l'altro (come la decisione del Dio di cambiare Creatura o la sua relegazione nel Vuoto) si sono improvvisamente ritrovati da soli a dover badare a se stessi. Fu il coccodrillo Mercurio a riunirli e ad accoglierli tutti su Creature Island, in modo che potessero aiutarsi reciprocamente e imparassero a sopravvivere senza l'ausilio di una divinità. Fu così che nacque la loro Fratellanza.
Poi, un giorno, i membri della Fratellanza rinvennero una Creatura in fasce di una razza mai vista prima, l'accolsero con loro e le diedero il nome di Eve. Per difendere la piccolina stabilirono che solo i membri della Fratellanza potessero vederla, e che solo dietro il superamento di determinate Prove sarebbe stato possibile, per i nuovi venuti, diventare Confratello.

SCOPO DEL GIOCO, CIOE', DELL'ESPANSIONE
Black&White base era un GodGame principalmente incentrato sulla conquista: è innegabile che lo scopo fondamentale del gioco fosse quello di conquistare i vari villaggi neutrali ed avversari (per quanto determinate situazioni ci portassero a dover superare delle prove completamente diverse). I Sotto-Quest erano tutt'altro che assenti, ma molti di questi potevano essere tranquillamente ignorati senza che lo storyboard ne risentisse eccessivamente.
Su Creature Island le cose sono decisamente differenti: l'assenza di Divinità avversarie rende la sopravvivenza estremamente più semplice, così come la gestione dei vari villaggi, che saranno più propensi a "cavarsela da soli" (d'altronde, prima dell'arrivo dei coloni gli autoctoni non avevano nessun Dio a cui rivolgersi). Di contro, rivestono un'importanza molto più marcata le varie "Prove" a cui noi e (specialmente) la nostra Creatura saremo sottoposti: in pratica lo scopo della storia è quello di superare tutte le Prove fino a giungere all'incontro con la misteriosa Eve.
Non tutte le prove saranno immediatamente disponibili: per "sbloccare" alcune delle le successive sarà necessario conquistare i vari villaggi indipendenti (ed ecco che la conquista riveste ancora un suo, seppur marginale, ruolo), e tutte le altre ci verranno poste mano a mano che le prime verranno superate. Ogni Prova superata verrà segnalata a Rufus nel Dojo, e coinciderà con la possibilità di cambiare la propria Creatura con una della stessa natura di quella che ci ha proposto la Prova (se, ossia, abbiamo vinto una prova propostaci da una Mucca, potremo andare al Dojo per cambiare la nostra creatura con una Mucca).