Black Myth: Wukong: Recensione dell'action già record di vendite
Black Myth: Wukong è un action RPG che trae ispirazione dal classico romanzo cinese "Viaggio in Occidente", offrendo combattimenti dinamici e grafiche straordinarie.
C'è sicuramente un prima e un dopo Black Myth Wukong, dato che il titolo Game Science ha posto un chiodo, nel panorama videoludico, intorno al quale tanti altri sviluppatori tenderanno un filo per trarne ispirazione che andrà a sua volta a collegarsi alle future opere, più o meno ispirate, che vedremo nei prossimi anni. From Software conosce bene questa sensazione, ma andiamo a vedere quali sono gli elementi che pongono questo gioco come la ventata d'aria fresca di cui avevamo bisogno.
Quel viaggio in Occidente
L'oggetto della nostra recensione trae ispirazione dal classico romanzo cinese Viaggio in Occidente, di cui tanto abbiamo visto varianti e derivazioni anche e soprattutto nelle tante produzioni giapponesi di manga e anime, una delle più classiche e più note è proprio quella di Dragon Ball. La storia segue le avventure del Predestinato, un guerriero scimmia cresciuto sulle sommità del monte Huaguo. Questo personaggio è chiamato a intraprendere un lungo viaggio con l’obiettivo di collezionare sei reliquie contenenti lo spirito di un guerriero leggendario, così da liberarlo. Il gioco non è una trasposizione fedele del romanzo, ma una sua riscrittura che permette di esplorare nuove sfaccettature della mitologia cinese.
Fin dai primi momenti, il gioco mette in evidenza la sua imponenza visiva e la profondità della narrazione, immergendo il giocatore in un mondo ricco di dettagli e di creature mitologiche. La storia si sviluppa attraverso un prologo sontuoso che narra le fasi finali del Viaggio in Occidente, mostrando un setting paragonabile agli Shonen giapponesi di cui ho fatto cenno sopra. Il protagonista, appartenente alla tribù dei Wukong, parte per un viaggio alla ricerca dell’unico modo per riportare alla vita i resti pietrificati dell'eroe Sun Wukong. Questo viaggio è caratterizzato da una serie di incontri e scontri con creature mitologiche, ognuna delle quali aggiunge un tassello alla "complessa" trama del gioco.
Nonostante ciò, il mio primo pensiero è invece corso alla vendetta di Kratos per debellare il pantheon greco, dato che di primo acchito sembra proprio che tutte le divinità ce l'abbiano con il nostro scimmiotto preferito.
..bastone alla mano..
Come avrete già avuto modo di vedere, tra i vari trailer ed immagini sparse, questo è assolutamente un action RPG - non chiamatelo soulslike per favore - che ha catturato l’attenzione di molti grazie alla sua combinazione di grafica mozzafiato e gameplay coinvolgente. Il gioco, sviluppato da Game Science Studio, utilizza l’Unreal Engine 5, che permette di creare ambientazioni incredibilmente dettagliate e realistiche, con effetti di luce e ombra che rendono ogni scena visivamente spettacolare.
Questa scelta però offre sicuramente il fianco ad una "pesantezza" generale che non è semplice da gestire nei vari contesti hardware dei PC dove è installato il gioco - nel video che trovate di seguito c'è il benchmark con la mia scheda grafica, la RTX 3070 che è ancora dignitosa anche oggi -, nonostante siano già state distribuite alcune patch anche per le schede video.
"Pensante" quindi sì, ma grazie alle opzioni, nonostante un po' di aliasing, il tutto si muove sempre in modo dignitoso e fluido, mostrando quanto sia bella il motore grafico, anche se è giusto segnalare un po' di ingenuità, da parte degli sviluppatori, mostrando continuamente muri invisibili o zone inaccessibili, quando sarebbe bastato costruire un contesto vegetativo-naturale che ne giustificasse gli ostacoli.
Il protagonista si muove agilmente attraverso un mondo vasto e variegato, che spazia da foreste lussureggianti a montagne infuocate. Il movimento nel gioco è piuttosto fluido e dinamico, con l'eroe-scimmia che può saltare, arrampicarsi e trasformarsi in vari animali e oggetti per superare ostacoli e risolvere enigmi. Questo aggiunge una dimensione strategica al gameplay, poiché i giocatori devono scegliere la trasformazione giusta per ogni situazione.
Il combattimento è uno degli aspetti più entusiasmanti del gioco, grazie all'accesso di una vasta gamma di mosse e abilità, combinando attacchi rapidi e potenti con schivate e parate. Ogni scontro richiede riflessi pronti e una buona conoscenza delle abilità del personaggio, poiché i nemici sono vari e spesso molto impegnativi.
Un elemento originale e che forse muterà il contesto videoludico futuro è ad esempio la possibilità di poter cambiare i perk del vostro eroe in qualsiasi momento, così da adattare le caratteristiche dell'eroe alla tipologia di attacchi specifici per un boss, piuttosto di altri nemici o situazioni particolari. Anche l'upgrade del protagonista è legato all'esperienza maturata che non perde nulla alla morte dello stesso, dando sempre una sensazione di piacevole progressione al giocatore stesso.
I boss non mancano di complessità, il gioco è totalmente hardcore, ma francamente il livello di difficoltà è più che adeguato a chiunque riesca a padroneggiare i poteri del proprio "scimmiotto" preferito, molto di più di un "souls", per fare un paragone diretto e questo significa che sia stato fatto un ottimo lavoro di livellamento nel corso di questi quasi quattro anni di sviluppo. Il risultato è un gioco lungo, con qualche sbavatura sul fronte grafico e qualche pecca di bilanciamento con alcuni boss - ma questi sono nei secondari e totalmente risibili -, mentre ciò che porta al panorama videoludico è qualcosa di innovativo, piacevole, profondo e che si sta già autopromuovendo come fenomeno di costume in patria e a macchia d'olio nel resto del mondo.
Versione Testata: PC
Voto
Redazione
Black Myth: Wukong
Black Myth Wukong è l'action che tutti volevano e che si siede prepotentemente nell'olimpo dei giochi che hanno fatto la storia. Lungo, profondo e appagante, con tutti quei difetti inevitabili che lo rendono ancora più affascinante e un acquisto da fare ad occhi chiusi.