Blair Witch Volume 2: Legend of Coffin Rock
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A conti fatti la storia non é "brutta", pur se molto prevedibile: l'unico problema é che le necessità narrative della trama prevalgono sul gameplay, che alla fine risulta storpiato nella sua continuità e nell'atmosfera horror. Solo da metà gioco in poi le cutscene diminuiscono e lasciano più spazio all'azione
I vari mostri già descritti sono abbastanza ridicoli e poveri di fantasia: non saranno loro a farvi saltare sulla sedia (un fantasma che si dissolve ai colpi di pistola merita solo derisione e scherno). E' probabile che solo le scene in cui il maligno prende possesso della situazione e delle persone colpiranno gli animi più sensibili
POLLICINO ERA UN EROE
Un altro elemento che influisce negativamente sull'atmosfera é la realizzazione delle locazioni: nulla da dire sui fondali, cupi e ben rappresentativi del bosco, l'unico problema é che bisogna essere a digiuno completo di videogiochi per non riuscire a trovare la strada maestra. Nella foresta di Burkittsville non ci si perde neanche volendo!
Il risultato é che vengono evitate le frustrazioni tipiche di quando non si sa che fare o dove andare, ma l'impressione generale é quella di essere teleguidati al fine di raggiungere il più in fretta possibile la successiva scena animata
Prima di concludere con una riflessione sul gioco nel suo insieme, facciamo una rapida panoramica sulle armi e sugli oggetti a nostra disposizione. Spada, pistola, ascia e croce saranno le nostre principali amiche, e i famosi rametti intrecciati che tanto spaventavano i protagonisti del film sono la benedizione di Lazarus: su di lui hanno poteri taumaturgici. Lungo la strada si raccoglierà qualche oggetto utile per la risoluzione del gioco, ma l'interazione con l'ambiente circostante é ridotta al minimo: la finalità principale di The Legend of Coffin Rock é eliminare il maligno per salvare la bambina
Complessivamente il secondo episodio della trilogia di videogiochi dedicati al mito della strega di Blair é un prodotto medio che é in grado di sollevare un po' di entusiasmo solo nella sequenza finale (che si svolge in una casa abbandonata nel bosco). Coffin Rock é incredibilmente corto e poco articolato, e qualche numero può rendere l'idea: si devono combattere tre tipologie di nemici, due boss poco impegnativi, utilizzare quattro armi e risolvere qualche puzzle da contare senza difficoltà sulle dita di una mano monca.
I vari mostri già descritti sono abbastanza ridicoli e poveri di fantasia: non saranno loro a farvi saltare sulla sedia (un fantasma che si dissolve ai colpi di pistola merita solo derisione e scherno). E' probabile che solo le scene in cui il maligno prende possesso della situazione e delle persone colpiranno gli animi più sensibili
POLLICINO ERA UN EROE
Un altro elemento che influisce negativamente sull'atmosfera é la realizzazione delle locazioni: nulla da dire sui fondali, cupi e ben rappresentativi del bosco, l'unico problema é che bisogna essere a digiuno completo di videogiochi per non riuscire a trovare la strada maestra. Nella foresta di Burkittsville non ci si perde neanche volendo!
Il risultato é che vengono evitate le frustrazioni tipiche di quando non si sa che fare o dove andare, ma l'impressione generale é quella di essere teleguidati al fine di raggiungere il più in fretta possibile la successiva scena animata
Prima di concludere con una riflessione sul gioco nel suo insieme, facciamo una rapida panoramica sulle armi e sugli oggetti a nostra disposizione. Spada, pistola, ascia e croce saranno le nostre principali amiche, e i famosi rametti intrecciati che tanto spaventavano i protagonisti del film sono la benedizione di Lazarus: su di lui hanno poteri taumaturgici. Lungo la strada si raccoglierà qualche oggetto utile per la risoluzione del gioco, ma l'interazione con l'ambiente circostante é ridotta al minimo: la finalità principale di The Legend of Coffin Rock é eliminare il maligno per salvare la bambina
Complessivamente il secondo episodio della trilogia di videogiochi dedicati al mito della strega di Blair é un prodotto medio che é in grado di sollevare un po' di entusiasmo solo nella sequenza finale (che si svolge in una casa abbandonata nel bosco). Coffin Rock é incredibilmente corto e poco articolato, e qualche numero può rendere l'idea: si devono combattere tre tipologie di nemici, due boss poco impegnativi, utilizzare quattro armi e risolvere qualche puzzle da contare senza difficoltà sulle dita di una mano monca.