Blair Witch Volume 3: Elly Kedward
di
Redazione Gamesurf
A quanto pare, alla Take2 piace fare le cose all'incontrario, perlomeno cronologicamente parlando, ed essendo questo il terzo (e presumibilmente ultimo) episodio di una serie dedicata al film "The Balir Witch Project" non sarebbe corretto non fare un piccolo riassunto dei capitoli precedenti.
Il primo episodio, intitolato "Rustin Parr", vede Doc Holliday, una mezza cacciatrice di mostri - mezza ricercatrice - mezza giornalista (in pratica una protagonista e mezza), membro dell'agenzia "SpookHouse" per la quale lavora anche lo "Straniero" (ricordate? Il protagonista di "Nocturne"...), impegnata a scoprire se i crimini di cui lo scorbutico abitante di Burkitsville (Rustin Parr, appunto...) siano o meno stati compiuti su ordine di quell'entità nota come "la Strega di Blair". L'azione si svolge verso i primi anni '40, pertanto circa una cinquantina d'anni prima degli eventi narrati nel film.
Il secondo episodio, "Coffin Rock", ci riporta indietro nel tempo al 1886 e ci fa conoscere Lazarus, il protagonista, che ha perduto inspiegabilmente la memoria, ma che decide ugualmente di avventurarsi nella foresta di Burkitsville alla ricerca della piccola Robin, che insieme alla sua nonna lo hanno soccorso dopo averlo trovato ferito tra gli alberi.
Man mano che va avanti nell'avventura, Lazarus recupera un pezzo alla volta le memorie della sua vita, svoltasi vent'anni addietro. Da notare due particolari: il primo è che la piccola Robin compare, vecchia e supposta matta, anche nel primo episodio; il secondo è che la vicenda ruota intorno alla roccia di "Coffin Rock", dove saranno poi trovati i resti di cinque uomini sventrati ed orrendamente mutilati.
E veniamo così al terzo episodio, che forse dovremmo chiamare "Primo", dato che ci catapulta indietro nel tempo fino al 1786. Il nostro eroe è stavolta il Cacciatore di Streghe Jonathan Prye, un uomo colto ed esperto ma che ha recentemente perduto la fede in Dio ed in se stesso e pertanto, anziché recarsi a Baltimora a fare il pastore di anime come richiestogli, preferisce partire per la cittadina di Blair (il nome non è ancora stato cambiato in Burkitsville) ad indagare su sospette attività sabbatiche.
Giunto a Blair, Prye scopre immediatamente che, in seguito alla condanna all'esilio della supposta strega Elly Kedward, i bambini della città hanno cominciato a sparire uno dopo l'altro, e i pacifici (ma superstiziosi) abitanti stanno fuggendo per evitare l'ira dell'oramai rinominata "Strega di Blair".
In città sono rimasti solo Padre Goodfellow (il Pastore Protestante), il Sindaco e due carcerati: un vecchio ubriacone e la giovane e bella Elizabeth Styler, accusata di stregoneria e di essere seguace della Kedward.
Le indagini di Prye, però, non si limiteranno all'esplorazione della roccia di "Coffin Rock" e della casa della Kedward: grazie alla guida dello sciamano pellerossa Asgaya Gigagei scoprirà che, in realtà, la supposta Strega di Blair non è che la punta di un iceberg ben più grosso che fa capo nientemeno che al demone del male Hecaitomix. Ma non vorrei rovinarvi oltre la sorpresa...
LA PRIMA IMPRESSIONE
Superato un primo momento di estrema perplessità relativo all'installazione (pur di far stare tutti i file necessari in un solo CD, quelli della Take2 hanno pensato bene di comprimerli col risultato che l'installazione dura un'eternità...), ci si trova davanti ad un prodotto presentato in maniera eccellente: sacrificando le movenze dei volti e delle bocche, i programmatori hanno curato maggiormente la fluidità del gioco e l'interattività con l'ambiente circostante.
Blair Witch Volume 3: Elly Kedward
7
Voto
Redazione
Blair Witch Volume 3: Elly Kedward
Considerando che il primo episodio di "Blair Witch" non era niente di più che un Data-Disc per "Nocturne" e che il secondo è stato accusato di essere poco più e molto meno di un film interattivo, non posso fare a meno di tessere le lodi di questo terzo episodio. Se siete appassionati dell'atmosfera gotica o, comunque, di qualcosa che si avvicini alla mitologia pellerossa, troverete in questo "Elly Kedward Tale" pane per i vostri denti. Peccato che l'estrema semplicità con cui si riesce ad andare avanti non possa fare altro che insultare i giocatori più incalliti: sarebbe bastato aggiungere una mezza dozzina di Dungeon o altri ambienti sotterranei con qualche enigma più complesso (in un secondo CD, che al giorno d'oggi è lo standard) per ottenere un prodotto decisamente più appetibile. Comunque, non bisogna dimenticare che è un gioco studiato per essere venduto a prezzo ridotto, e che dunque non pretende di instaurarsi all'apice delle Top Ten.
A chi consigliarlo, perciò? Sicuramente ai giocatori alle prime armi, in modo che possano farsi le ossa prima di passare ad esperienze più impegnative. Ottimo anche per chi fosse rimasto deluso dai primi due episodi, ma non fatevi eccessive illusioni: il prodotto è migliore, ma con la concorrenza odierna è decisamente inferiore a "Nocturne". Infine, consigliato a chi non voglia perderci troppo tempo, dato che con impegno minimo lo si porta a termine in un week-end.
A chi consigliarlo, perciò? Sicuramente ai giocatori alle prime armi, in modo che possano farsi le ossa prima di passare ad esperienze più impegnative. Ottimo anche per chi fosse rimasto deluso dai primi due episodi, ma non fatevi eccessive illusioni: il prodotto è migliore, ma con la concorrenza odierna è decisamente inferiore a "Nocturne". Infine, consigliato a chi non voglia perderci troppo tempo, dato che con impegno minimo lo si porta a termine in un week-end.