Blair Witch Volume 3: Elly Kedward

di Redazione Gamesurf

GIOCABILITA' E LONGEVITA'
L'interfaccia è immediata, completamente personalizzabile e adeguata al gioco: sono stati presi i punti migliori delle precedenti esperienze, come il "voltati di scatto" o la possibilità di affiancare la lanterna con armi da impugnare con una mano.
La parola che sempre più ferocemente chiede di essere urlata mentre si prosegue nell'avventura, però, è "FACILE!!!": infatti i combattimenti con i mostri erranti possono essere evitati nel 90% dei casi (a meno che non vogliate soffermarvi a fare il pieno di munizioni o boccette di Energia e Mana che i cadaveri abbandoneranno), e comunque fa più paura sentir sfrigolare la bambola Voodoo (che userete come segnalatore di pericoli) piuttosto che vedere gli zombie alzarsi in piedi ed avvicinarvisi claudicanti (dove sono finiti i Cerberi che sfondavano abbaiando le vetrate di "Resident Evil"?). Gli enigmi si risolvono sempre in "Usa / Oggetto Giusto / Nel / Posto Indicatoti" oppure "Dai / Oggetto Richiesto / A / Richiedente". Persino i sei Boss intermedi sono estremamente semplici da sconfiggere, ad eccezione del Demone finale, il quale, almeno lui, vi darà parecchio filo da torcere. Inoltre, ancora una volta come nei precedenti episodi, nel bosco di Blair, che dovrete attraversare in lungo e in largo, non ci si perde nemmeno a farlo apposta.
L'intera esperienza si conclude pertanto con facilità in tre o quattro giorni, a seconda del tempo che vi dedicherete (io, personalmente, sono giunto al Boss finale in un solo giorno...), e per quanto sia molto coinvolgente e spinga il giocatore ad andare avanti (in parole povere, ci si diverte parecchio), difficilmente vi porterà a rigiocarlo da capo.



GIUDIZIO GLOBALE
Considerando che il primo episodio di "Blair Witch" non era niente di più che un Data-Disc per "Nocturne" e che il secondo è stato accusato di essere poco più e molto meno di un film interattivo, non posso fare a meno di tessere le lodi di questo terzo episodio. Se siete appassionati dell'atmosfera gotica o, comunque, di qualcosa che si avvicini alla mitologia pellerossa, troverete in questo "Elly Kedward Tale" pane per i vostri denti. Peccato che l'estrema semplicità con cui si riesce ad andare avanti non possa fare altro che deludere, in alcuni casi, i giocatori più incalliti: sarebbe bastato aggiungere una mezza dozzina di Dungeon o altri ambienti sotterranei con qualche enigma più complesso (in un secondo CD, che al giorno d'oggi è lo standard) per ottenere un prodotto decisamente più appetibile.
A chi consigliarlo, perciò? Sicuramente a tutti, ma in particolar modo ai giocatori alle prime armi, in modo che possano farsi le ossa prima di passare ad esperienze più impegnative. Ottimo anche per chi fosse rimasto deluso dai primi due episodi: il prodotto è migliorato sicuramente, ma con la concorrenza odierna è decisamente inferiore a "Nocturne".

GRAFICA
Sono stati curati meravigliosamente i modelli dei personaggi e la grafica degli sfondi, per quanto il bosco di Blair risulti a lungo andare ripetitivo (fortunatamente l'esplorazione dei due Piani paralleli dello Spirito e del Demone danno una ventata di originalità all'esperienza). Molti problemi di Bad-Clipping sono stati risolti, ma ciò nonostante Prye s'infila talvolta in posti dove poi non riesce più ad uscire (e dovete ricaricare il gioco...). Ciò che, invece, è stato tralasciato di curare sono gli effetti speciali: fiamme e fulmini fanno semplicemente PENA: ho visto di meglio in giochi di 4 anni fa. Sufficienti gli effetti di luci ed ombre.

SONORO
Questo aspetto del gioco è pienamente soddisfacente: le musiche contribuiscono a creare l'atmosfera di pathos e terrore molto meglio degli eventi in se, e i doppiaggi in lingua originale sono stati eseguiti da persone competenti e non ci sono spiacevoli inconvenienti di "voci che spariscono" come nel secondo episodio della serie. Anche gli effetti sonori fanno il loro dovere.

TAZ