BlazBlue: Calamity Trigger

BlazBlue Calamity Trigger
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Impiega quasi un anno il seguito spirituale di Guilty Gear ad arrivare sul suolo europeo dopo la sua release nella terra del Sol Levante avvenuta la scorsa estate. Eppure, il lavoro di ARC System Works, benché appartenente alla tutt'altro che folta schiera dei beat'em up 2D (attualmente parlando) risulta un boccone più che ghiotto per gli amanti dei picchia-picchia, un must buy capace di posizionarsi ai vertici della categoria senza grosse difficoltà. Benché in tal senso menzionare l'esistenza di un certo Street Fighter IV sia doveroso, i paragoni più appropriati e diretti risultano certamente quelli con la serie Guilty Gear, con cui questo BlazBlue: Calamity Trigger condivide ben più che l'impostazione di base.



A scanso di equivoci, ci troviamo di fronte a un picchiaduro 2D che nulla fa per innovare, quanto per affinare una tradizione che va avanti da oramai svariate decadi a vicende alterne. In BlazBlue si annida un lavoro certosino che raggiunge ogni particolare, dal roster dei personaggi agli stage di gioco, mostrando ovviamente il meglio di sé in un sistema di combattimento profondo che richiede pratica e dedizione degne di un aspirante samurai, ma allo stesso tempo lascia uno spiraglio d'accessibilità perfino ai novizi. Il cast della versione Xbox 360 vanta un numero totale di combattenti non troppo esaltante, d'altro canto i dodici presenti si fanno apprezzare sia per stile (anche se le reminiscenze da Guilty Gear sono evidenti), sia per l'ottimo bilanciamento, che li pone sullo stesso piano ed evita la presenza di personaggi di seconda fascia in quanto a capacità di menar ceffoni (o quantomeno rintracciabili solo da chi padroneggerà il gioco ad altissimi livelli).

Chi scrive é un sostenitore della tesi che nei picchiaduro trama, storia e quant'altro siano elementi accessori. Per chi é convinto del contrario, é proprio sotto questo aspetto che il prodotto di ARC System Works trova qualche intoppo, proponendo una trama al più insensata, e uno Story Mode non proprio perfetto nella sua impostazione di base. Il resto é gioia e gaudio per gli amanti del genere. I comandi di base prevedono il triplice attacco (colpo debole, medio e forte), il Drive (una sorta di specialità, unica per ogni personaggio), prese, Burst, Cancel, mosse speciali varie effettuando combinazioni di tasti e la supermossa finale con cui ammazzare in un sol colpo all'ultimo round.



Inutile dire che sul campo di battaglia le possibilità d'offesa siano innumerevoli, tanto per dire che un singolo personaggio di BlazBlue vanta un campionario di mosse che supera la sommatoria delle mosse di svariati personaggi di uno Street Fighter IV preso a caso. Cambia la filosofia, certo, ma BlazBlue é un titolo che benché tenti di rendersi accessibile anche ai neofiti (per esempio offrendo la possibilità di utilizzare la levetta destra come scorciatoia per le mosse speciali) richiede pazienza e parecchio tempo per essere padroneggiato a dovere. Tanto che nelle prime partite potrebbe addirittura risultare stressante la velocità di gioco e i continui scambi di schiaffi per aria, doppi salti mortali e mosse varie, specie per chi mai si é cimentato con un Guilty Gear a caso, di cui questo BlazBlue può essere considerato non solo un seguace spirituale, ma soprattutto un evoluzione.

Detto che il numero totale di personaggi non farà gridare al miracolo, va preso atto dell'ottimo lavoro in fase di differenziazione. Ogni personaggio propone specifiche abilità che lo rendono unico, e ciò é annoverabile tra gli aspetti più interessanti della produzione. Tra il prelevare energia al nemico infliggendo danno, controllare una marionetta, variare il corso del vento o congelare il nemico, la varietà é indubbiamente di casa. Anche dal punto di vista delle modalità, dove oltre al già citato Story Mode compaiono i classici Arcade, l'allenamento per far pratica, lo Score Attack, gallerie per gli extra sbloccabili e quant'altro. Ovviamente si chiude parlando del multiplayer, dove il lavoro dei programmatori si può certamente definire encomiabile e privo di sbavatura alcuna, con sommo piacere degli hardcore gamer che potranno cimentarsi online senza limitazioni di sorta. Senza contare poi l'infinità di opzioni presenti, l'ottima interfaccia e la possibilità di salvare i replay.

Benché 2D al giorno d'oggi sia un termine poco digeribile da una buona fascia di utenti, BlazBlue: Calamity Trigger é certamente uno spettacolo dal punto di vista grafico. Eccellenti risultano le animazioni dei personaggi (realizzati in perfetto stile manga), ma saranno gli ambienti (stavolta in treddì) a lasciarvi letteralmente basiti, con un altissimo numero di elementi a schermo su vi fermerete e poserete l'occhio. Ottimo anche il reparto audio, con musiche rock a tema e un doppiaggio perfetto, presente in doppia lingua (giapponese o inglese).

ARC System Works omaggia la categoria dei beat'em up in 2D tirando fuori una piccola perla, un nuovo esponente d'altissima caratura, dove tutte le componenti in gioco risultano all'altezza. Per molti, ma non per tutti, benché strizzi l'occhio ai novizi, richiederà certamente pratica e dedizione per essere padroneggiato a dovere. Il profondo sistema di combattimento farà la felicità degli hardcore gamer e di chi da tempo in cerca di un picchiaduro d'alto livello, specie per cimentarsi online.



BlazBlue: Calamity Trigger
8.5

Voto

Redazione

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BlazBlue: Calamity Trigger

ARC System Works omaggia la categoria dei beat'em up in 2D tirando fuori una piccola perla, un nuovo esponente d'altissima caratura, dove tutte le componenti in gioco risultano all'altezza. Per molti, ma non per tutti, benché strizzi l'occhio ai novizi, richiederà certamente pratica e dedizione per essere padroneggiato a dovere. Il profondo sistema di combattimento farà la felicità degli hardcore gamer e di chi da tempo in cerca di un picchiaduro d'alto livello, specie per cimentarsi online.